Capitolo 10

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Erano passate due settimane, è sua sorella continuava ininterrottamente a fargli domande sulla "Ragazza misteriosa".
Daniel si era rifiutato di parlare.
Perché poi cosa c'era da dire?
"L'ho conosciuta, abbiamo mangiato gelato e poi è tornata in California, le ho lasciato il numero ma tanto quasi sicuramente non ci vedremo mai più"

Si immaginava già Sam che gli rubava il telefono per scrivere a Reyna cose strane.
Una volta lo aveva fatto.
Si ricordava ancora l'imbarazzo dopo aver letto il messaggio che la sua sorella diciannovenne (maggiore di due anni) aveva mandato alla ragazza che stava frequentando allora:

Mis piasonos les rapes es Raperonzolos.

No no. Non glielo avrebbe mai detto.

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400

Reyna si asciugò il sudore dalla fronte.
400 flessioni in un'ora.
Le facevano male le braccia.
Ed era tutta sudaticcia.
Bleah.
Ci voleva proprio una doccia.

Entrando nel piccolo appartamento riservato a lei in quanto pretore e, appoggiato al letto c'era il suo telefono.
Nero e lucente.
Oramai erano passate due settimane e l'aggeggio le sussurrava "chiamalo" ogni volta che lo prendeva in mano.
Aveva sorriso più volte con quel ragazzo biondo in pochi giorni che con suo padre in un infanzia intera.
Scosse la testa, non era il momento di pensare certe cose.
In realtà, non era mai il momento.

Entrò nel bagno, si sciacquò velocemente e, con un asciugamano in mano si diresse alle terme.
Un bel pò di vapore l'avrebbe aiutata a cancellare i fin troppo numerosi film mentali che le annebbiavano il cervello.

)N.d.A.(
Bonsoir!
Mi scuso prima di tutto per il ritardo e per il capitolo corto e non molto interessante.
Poi vorrei avviarvi che ho dei problemi con la mail, quindi non posso rispondere ai messaggi.
(Scusa cthedemigod)

330 letture?
WAT?
GRAZIE!

 Di Come Reyna sì rifece una vita sentimentale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora