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"e poi nel 1943..." disse la professoressa Won, era una donna alta di più o meno 30 anni, era mezza cinese, ed era molto gentile, nonostante odiassi la sua materia. Storia.

Avevo una fame pazzesca, tra pochi minuti sarebbe suonata la campanella che ci spediva a pranzo.

"Bene ragazzi, ricordatevi di portare l'autorizzazione per la gita. Oggi è il 10 di dicembre, quindi tra cinque giorni si parte, saremo di ritorno il 23, e da lì cominceranno le vacanze di natale. Chi non porta l'autorizzazione non potrà partire. Quindi mi raccomando" disse la prof. poco prima che suonasse la campanella.

Scappai fuori dalla classe e mi avviai verso la mensa, però Chanel mi prese per un braccio e mi tirò dentro lo sgabuzzino dei bidelli.

"Ma che fai? Sei forse impazzita?" Dissi ridendo.

"Haley, è successa una cosa terribile!" Disse lei serissima.

"Cioè?"

"Guarda questo!".

Mi porse la pagina di un giornale.

"Ma com'è successo? Queste cose non le sapeva nessuno!" Dissi leggendo l'articolo.

C'era scritto tutto quello che Cameron mi aveva confessato il giorno prima.

"Non lo so Hal, Nash mi ha detto che Cameron sta davvero male! È successo qualcosa con la sua famiglia, sua madre non gli vuole parlare per ciò che ha fatto, devi andare da lui."

La guardai per un secondo poi corsi fuori da scuola fino a casa di Cameron.

Arrivai davanti al suo portoncino, ma quando stavo per suonare lo vidi al parchetto che stava in fondo alla via.

Arrivai davanti a lui, era in lacrime.
Stava sull'altalena, mi inginocchiai davanti a lui, ci guardammo.

"Mi dispiace Cam..."

"Mi odia, mia madre mi odia Hal, non vuole più vedermi...".

Stava piangendo come un piccolo bambino indifeso.
Ed era proprio quello che sembrava, bambino no di certo, solo indifeso.

Si alzò ed andò a sedersi su una panchina, io lo seguì.

Si sedette sulla panchina ed io rimasi in piedi davanti a lui.

Lui non piangeva in quel momento, le lacrime uscivano senza il suo permesso dai suoi occhi tristi e stanchi.

"Non sai chi potrebbe essere stato?"

"No... cioè, io pensavo a qualcuno che ieri ci ha seguiti...ma non so chi sia" disse.

Non sapevo che fare, cioè lui era lì, in lacrime davanti a me.
Non l'ho avevo mai visto così triste, non l'ho avevo mai visto triste.

Volevo fare in modo di fermare quelle lacrime, e di prendere un po' della sua tristezza per alleggerirlo.

Mi misi sulle sue gambe, gli alzai il viso poi Lo guardai negli occhi.

Gli diedi un bacio sulla guancia dove stava scivolando una lacrima.

Diede un bacio sull'altra guancia dove stava scivolando un'altra lacrima.

L'ho guardai ancora dritto negli occhi, poi lo baciai  delicatamente sulle labbra, dove sentì cascare un'altra lacrima.

Lui stava fermo, immobile.
Io gli lasciavo piccoli baci sulle labbra.

Spostai la mia mano sulla sua guancia, per catturare tutte le piccole lacrime che stavano continuando a cadere senza il suo permesso.

Fece un respiro profondo,prese poi il mio visto tra le mani e fece in modo che le nostra labbra si unissero come se non dovessero mai più staccarsi.

"Cameron...".

Dissi allontanandomi un po' dalle sue labbra.

"Si sistemerà qualsiasi cosa okay? Come posso farcela io, puoi farcela anche tu. Sei forte. C'è la faremo. saremo solo noi." Dissi guardandolo negli occhi.

"Solo noi".

VI SPIEGO UNA COSA!
I capitoli ultimamente sono privi di inventiva e non molto lunghi.

Ma è tutto calcoleto, il libro avrà un finale insolito, succederanno tante cose più avanti, quindi questi capitoli sto cercando di farli leggeri.

Vi dico solo una cosa: PREPARATEVI AL PEGGIO!

PS. Tenete a mente questo "solo noi" sarà importante durante la storia.

Bye...




I NEED YOU||CameronDallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora