Matt
Dovrei rimettermi a camminare, dirigermi verso l'albergo per tornare al terzo tempo a salutare i miei amici, così da poter rientrare nel mio appartamento per buttarmi finalmente nel letto – ancora vestito – concludendo la serata come ho già fatto altre volte. Tuttavia non riesco a muovermi, continuo a rimanere impalato, gli occhi fissi sulla porta di casa di Danielle, dove lei è appena entrata dopo essersi voltata un'ultima volta sorridendo.
Mi passo una mano fra i capelli al pensiero di quanto lei fosse bella stasera, con il suo abito rosso, i capelli raccolti e il trucco leggero. Ripenso automaticamente a tutti gli sguardi e i gesti che ha compiuto mentre le dicevo – con le parole più immediate e, probabilmente, insignificanti che conosco – quello che sento per lei; mi sono accorto che ha sussultato impercettibilmente, che la presa sulla mia mano si è fatta più serrata, che le sue spalle si sono irrigidite. Per me tutti questi sono stati segnali sufficienti a farmi capire che Danni aveva intuito ciò che stavo per dirle e che, al contempo, desiderava che lo facessi.
Faccio un lungo respiro e mi sembra di sentire ancora il profumo della ragazza, mischiato dolcemente all'odore di Cardiff. Ho fatto il possibile per memorizzarlo mentre saliva delicatamente dai suoi capelli quando il suo corpo era vicino al mio. Così come ho fatto il possibile per assaporare fino in fondo il gusto custodito sulla sua bocca. Sento un leggero fremito percorrermi al pensiero del bacio scambiato con Danni, a quel contatto lieve che lei non ha esitato a ricambiare, schiudendo le labbra affinché il suo respiro potesse incontrare il mio. Ho percepito perfettamente i suoi muscoli che si rilassavano mentre facevo scorrere la mia mano lungo la linea sinuosa del suo collo, fino a raggiungere i suoi capelli. E lo sguardo che ci siamo scambiati appena ci siamo separati è stata la conferma che nulla è rovinato, ma che tutto può solo migliorare.
Io e Danni abbiamo appena iniziato una relazione. Dovremo affrontare l'argomento a quattr'occhi, chiarire determinate cose, ma non penso che dopo stasera tutto resterà come i giorni precedenti. Non posso desiderare altro. Da quando l'ho conosciuta fino a oggi sono passati quasi tre mesi, non è molto tempo, ne sono consapevole, eppure non mi sembra di avere mai preso una decisione sbagliata che la riguardasse in tutti questi giorni in cui ho avuto a che fare con lei. Danni è una ragazza semplice, indipendente e intelligente, un mix letale e problematico per chiunque sia alla ricerca di una donna che lo assecondi e basta. Invece non è ciò che cerco io, quello che speravo di trovare in una ragazza è la capacità di essere continuamente in grado di stimolarmi, sotto qualsiasi punto di vista. Sono sempre stato un amante del confronto e del dialogo e non c'è niente che mi attiri di più in una ragazza che la prospettiva di avere a che fare con qualcuna che non ti stanca mai, che troverà sempre un modo o l'altro per aiutare a far passare il tempo. Dev'essere stato questo ad attirarmi fin da subito in Danielle. Fin da quel primo terzo tempo in cui lei è rimasta con me mentre aspettavamo il ritorno di Jamie. Ho capito che con lei ci sarebbe sempre stato qualcosa di cui parlare, per tale motivo l'ho invitata a bere qualcosa solo pochi giorni dopo. Con il passare del tempo le nostre conversazioni, per quanto brevi nei semplici rientri a casa, sono diventate qualcosa di talmente piacevole che mi sentivo sempre più a mio agio. Con Danni potevo – e posso – essere semplicemente Matt, il ventiseienne che ama giocare a rugby e guardare serie tv, e non Matthew Evans, il capitano gallese. Non so se sa quanto questo ha significato per me. Ripensare a lei, al nostro legame che si rafforzava fino a sfociare in ciò che è successo stasera, mi fa battere il cuore come a un ragazzino. Non riesco a smettere di sorridere, sono certo che Paul capirà da solo quanto è appena accaduto, gli basterà guardarmi in faccia.
Mi incammino per tornare al terzo tempo, dopo aver frenato a forza il mio corpo dall'impulso di suonare il campanello di casa di Danielle per chiederle di stare ancora un po' con me. Strada facendo ripenso alla giornata di oggi, alla partita, al Millennium Stadium, ai tifosi che ci hanno sostenuto fino alla fine, credendo profondamente nelle nostre capacità. Mi torna alla mente il clima negli spogliatoi e il mio stato d'animo che, ora, ricordo a malapena. Ripenso anche al terzo tempo, a tutto quello che è successo, finendo inevitabilmente con il tornare con i pensieri a Danni. Devo ancora abituarmi all'idea che ora potrò vederla ogni volta che voglio, che potrò sentirla appena ne avrò bisogno, che potrò andare a trovarla senza un vero motivo, solo per stare con lei; ci metto sempre un paio di giorni ad adattarmi alle novità che subentrano nella mia vita.
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Cenerentola non lucidava palloni da rugby
RomanceMatthew Evans - il principe della situazione - è un celebre giocatore di rugby riconosciuto a livello internazionale. Danielle Philips - la Cenerentola di turno - è una delle donne di servizio dello stadio in cui lui gioca insieme alla sua squadra. ...