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Capitolo dedicato ad ElianaFraccica
Cameron guarda Jason con occhi di fuoco. In giro di un secondo mi ritrovo a terra. La testa mi pulsa, la stretta di Jason era fortissima. Stavolta non la passa liscia.
Cameron si è già lanciato su di lui e lo sta picchiando con talmente tanta cattiveria da farmi spaventare.
Noto che nel retro dei pantaloni di Cameron spunta la sua pistola. Mi alzo da terra e la prendo. Cameron non si accorge neanche che gli ho sfilato la pistola dai pantaloni, talmente è arrabbiato.
"Cameron togliti" il mio urlo riecheggia per tutto il parcheggio e quelle poche persone che sono arrivata da poco si congelano sul posto quando mi vedono con la pistola puntata su Jason.
"Cameron!" Urlo per la seconda volta e lui finalmente si alza e di toglie.
Mi squadra e impallidisce quando mi vede con la sua pistola in mano. Cameron sa che in passato ho ucciso altre gente ma non è più capitato da quando sto con lui.
Ricordo ancora la prima persona che ho ammazzato. Sasha Smith. La bulla della scuola. Mi ha fatto passare anni di inferno. Tempo fa ho detto a Cameron che odiavo essere chiamata "puttana" per una storia stupidissima ma la realtà la storia è un'altra e non la racconterò mai a nessuno. È una promessa che ho fatto a Hope e non la tradirò. Sasha fin da piccola ci ha definite delle "puttane" perché preferivamo avere amici maschi. Io e Hope ci bastavamo l'una per l'altra e non volevamo altre in torno perché era tutte bambine che pensavano solo a loro stesse. Con i maschi stavamo bene e ci divertivamo di più. Quando avevamo 14 anni, Sasha ha scoperto che Hope di era fidanzata con Connor e una sera l'ha picchiata fino a farle perdere conoscenza. Quando si è svegliata mi ha raccontato tutto e del fatto che loro continuavano a ripeterle che era una puttana e che non avrebbe mai trovato il vero amore. Ogni volta che sento la parola "puttana" uscire dalle labbra di qualcuno la associo a quel giorno, a tutto quello che mi ha raccontato Hope ed al fatto che le puttane non trovano mai il vero amore.
Mi risveglio dai miei pensieri. Jason è peggio di Sasha. Molto peggio. Mi ha rapita ed ora mi ha sbattuto a terra. Deve morire.
Premo il grilletto senza pensarci due volte. Dritto al cuore. Il silenzio è tombale. Nessuno fiata. Jason è in una pozza di sangue.
Mi avvicino a lui e vedo che sta esalando i suoi ultimi respiri.
"Ci vediamo al tuo funerale" lo derido.
Le persone ormai si sono dileguate. Cameron mi guarda sbalordito.
"Hai appena ucciso una persona"
"Si, e sai benissimo che non è la prima."
"Non farlo mai più"
"Cameron questa è la mia vita ed anche la tua."
"Lo avrei ucciso io."
"Non ho bisogno che tu mi faccia da babysitter, so badare a me stessa. Sono nel giro da molto più tempo di te." La sua mascella scatta quando il lo supero ed inizio a camminare.
Inizio a camminare senza guardarmi alle spalle. So che Cameron mi sta seguendo. Lo sento imprecare ad ogni passo che faccio.
Arriviamo dai nostri amici e prima ci sorridono poi quando notano i nostri volti infuriati ci guardano accigliati.
Senza dirgli nulla mi metto seduta sul retro del pick up di Matt. Jessica sembra più infuriata di me. Viva i ragazzi! Molly ci raggiunge e si mette in piedi di fronte a noi due.
"Perché siete tutti arrabbiati stasera?" Domanda agitata.
"Ho ucciso Jason" la bocca di Molly di spalanca. Non oso girarmi per vedere la reazione di Jessica.
"Cosa? Come? Quando?" La voce di Molly è altissima.
Sbuffo infastidita.
"Lascatemi in pace." Scendo dal pick up e torno al parcheggio.
"Principessa!" Derek. Mi volto e salto in braccio a mio fratello.
"Ho saputo di Jason" mi accarezza dolcemente la schiena.
"Sei venuto anche tu a farmi la predica?" Abbaio e scendo.
"No, hai fatto bene ad ammazzare Jason" uno che mi capisce.
"Sei l'unico che mi capisce" dico lisciandomi i vestiti.
"Anche gli altri lo hanno capito. Devono solo assimilare la cosa. Ricordati che non tutti realizziamo le cose subito" ma è davvero mio fratello?
"Ma ti senti bene?" Domando squadrandolo.
"Si, perché?" Sembra leggermente confuso.
"Perché non sei mai stato così saggio in vita tua" Derek scoppia in una sonora risata ed io lo seguo a ruota.
"Che ci fai qui tutta sola?"
"Sono venuta a prendere la macchina, tra poco ho una corsa"
"Posso venire in macchina con te?" In teoria dovrebbe venirci Cameron, ma abbiamo litigato quindi.
"Certo! Sali" gli indico con il braccio la macchina e lui sorride salendo. È un sacco di tempo che Derek non fa una corsa insieme a me e devo ammettere che questo un pochino mi agita.
Saliamo sulla macchina e torniamo alla pista. Cameron mi guarda di traverso. Andasse al diavolo.
"Fottiti" gli mimo con le labbra.
"Fottimi" mima lui ed io alzo gli occhi al cielo.
Una graziosa ragazza con un bikini di mette al centro della pista e fa ondeggiare i fianchi e si leva un secondo prima che la pistola segni il via.
Parto subito e resto un po' indietro per non perdere potenza all'ultimo. Percorro ogni curva con calma e dolcezza. All'ultimo giro cambio tattica ed inizio ad accellerare. Una macchina superata. Due, tre. Manca l'ultima. Testa a testa fino agli ultimi dieci metri dove lo batto senza esitazioni. Quando supero la linea del traguardo un coro di urli mi accogli e dall'alto cala uno striscione.

"E' ora che facciamo i seri dai,
qua passa il tempo e tu non passi mai,
moriamo insieme come Bonnie e Clyde"
-Cameron

U

n sorriso da ebete si forma sulle mie labbra leggendo questa meravigliosa frase. Ogni singola parola incisa sullo striscione con la bomboletta ha un significato importante.

Mi volto per vedere dov'è Cameron e scoppio a piangere quando lo trovo inginocchiato davanti a me.

Ciaoo🎀

-8 alla fine💓

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