3. Squeeze, standard magici e scommesse pericolose.

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Erano passati diversi giorni dall'inizio delle lezioni, e tutto sembrava procedere senza troppi intoppi o problemi.

La tavolata dei Grifondoro quella mattina era abbastanza affollata, piena di ragazzi intenti ad ingozzarsi, ridere o copiare in fretta i compiti dimenticati, e c'era chi poi riusciva a fare le tre cose insieme.

"Provate ad indovinare a chi mi sto riferendo... Se avete pensato a Camila, mi spiace, avete sbagliato."

-Ti ho mai detto che amo questo banchetto alla follia?!-

-Si DJ, più o meno questa sarà la centocinquantesima volta che me lo chiedi... Solo oggi si intende.-

-Scusa, allora non ti renderò più partecipe del mio spassionato amore verso il cibo!-

Così dicendo Dinah incrociò le braccia e mettendo il muso si voltò dalla parte opposta.

-Su lo sai che senza le tue spassionate dichiarazioni amorose il cibo potrebbe intristirsi fino a morirne.-

La polinesiana fece qualche saltello sulla panca per poi sorridere come una bambina soddisfatta e fiera all'amica che la guardava con dolcezza.

-Va bene allora continuerò, ma solo perché tu hai insistito.-

-Ahahahahahahahah. Non avevo dubbi al riguardo. E ora finisci di copiare o mi riprendo la pergamena.-

-Non oseresti.-

-Vogliamo scommettere?-

Evidentemente lo sguardo della cubana convinse DJ a non tentare la fortuna.

-No, no ora finisco.-

Poco dopo, infatti, Camila si ritrovò a ricevere indietro il proprio compito e a seguire l'altra per i corridoi che le avrebbero portate nell'aula di astronomia, situata nell'omonima torre al terz'ultimo piano.

-Per quanto questa materia mi affascini, temo che arrivare all'aula mi ucciderà prima di averla potuta comprendere davvero appieno.-

-Smettila di lamentarti Mila e guarda il lato positivo.-

-Il lato positivo, e quale sarebbe?-

-Beh almeno ti muovi un po', visto che passeresti tutta la tua vita seduta a leggere.-

-E cosa ci sarebbe di male.-

-Nulla, a parte il fatto che non ti alzeresti nemmeno per i bisogni primari come mangiare, e mangiare, Karla Camila Cabello, è vitale.-

-Smettila di prendermi in giro.-

-Ma lo sai che è il mio sport preferito.-

-Certo che lo so, ma non il mio.-

-E tu cosa centreresti scusa?-

-Ah ci rinuncio.-

-Dai non arrabbiarti.-

Così dicendo Dinah saltò sulle spalle dell'amica per poi abbracciarla forte.

"Squeeze, chi può intendere intenda."

L'aula di astronomia, dalla forma circolare, era molto ampia e spaziosa; le pareti erano ricoperte da diverse mappe stellari ed era stato riprodotto un modello in scala del sistema solare che levitava sulle teste degli studenti; normalmente i banchi non erano presenti, ma a quanto pareva quello non sarebbe stato un giorno normale.

"Ovviamente normale per gli standard di una scuola di magia, perché sinceramente se avessi dei mini pianeti che mi fluttuano sulla testa io, personalmente, lo troverei abbastanza anormale, ma chissà sarò io."

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