Non me lo sarei mai aspettato

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Mi ero già informato sulla capienza del locale dove saremmo andati ma non me lo aspetto di certo così grande. L'intensità di una discoteca vuota è indescrivibile. Finn molto probabilmente si è accorto che ero immobile.
<<muoviti Matt, guarda tuo fratello come si diverte !>> non passa molto tempo prima che il locale si riempi, diventato addirittura troppo piccolo per tutti noi << si , stavo ammirando quello che avete fatto per noi. Finn sei il migliore>> gli sorrido <<non servono ringraziamenti, ora bisogna solo divertirsi a più non posso!>> esclama per poi allontanarsi da me e scomparire tra la folla. Non mi faccio ripetere due volte quella frase e comincio a ballare scatenandomi solo che dopo due ore passate in questo modo, mi scoccio e mi avvicino al bancone per bere qualcosa di diverso dal solito. Finisco il mio "Sex on the beach" e passo al secondo , al terzo , quarto e quinto . Okay ora sto esagerando ma è una sensazione bellissima quella di ballare mezzi ubriachi sotto le luci psichedeliche! Il mio subconscio me ne rimprovera , non avrei dovuto bere così tanto mala situazione peggiora nel momento in cui Richard mostra ad alcuni miei amici la bustina che ha in tasca piena di " farina " e di "origano" <<ragazzi venite con me e ci dividiamo la mia dose quotidiana >>Vorrei rimproverarlo ma l'alcool mi ha già offuscato la mente così decido di provare anch'io quello che stanno provando gli altri. È la prima volta che lo faccio, mio fratello vede che mi tremano le mani << Matthew, tutto bene ? non dirlo a mamma mi raccomando>> Mamma, cazzo la stavo proprio per deludere , non avrei mai dovuto nemmeno pensare di fare una cosa simile. Forse per l'agitazione o forse per il troppo alcool mi sono sentito male, molto male tanto che tutto intorno a me si è spento , non riuscivo a muovermi ma sono sicuramente caduto , ricordo vagamente tante urla preoccupate e poi più nulla. Mi sono svegliato e di fronte a me avevo tutti i miei famigliari , ero in una stanza diversa, probabilmente quella di un ospedale dato che sentivo un ago perforarmi la vena del braccio sinistro, chissà cosa sarà successo! Cerco di scavare nella mia mente nonostante questo tremendo mal di testa e riesco a ricordare delle piccole scenette che si susseguono nel mio cervello senza una precisa sequenza logica. Mi sembra tutto come nei film! Ora mi ricordo, mio fratello, la DROGA, io che stavo per provarci, le gambe tremolanti e poi il vuoto più totale . Dovevo assolutamente parlargli, ' dose quotidiana' mio fratello si drogava e io non lo sapevo, come avrei potuto aiutarlo (?). No! no, tutto questo non andava assolutamente bene. <<mamma ti ripeto che ha solo un po' bevuto , papà non sta per morire diamine ! non sono mica io a dover badare a lui, è cresciuto !>> La voce era quella di Richard, lui era nella stanza e con lui anche mamma e papà , che ennesima figura di merda. <<mamma>> ho detto per attirare l'attenzione facendo capire a tutti i presenti che esistevo e che mi ero svegliato. << MATTHEW SEI COMPLETAMENTE PAZZO! TI RENDI CONTO DEL FATTO CHE CI HAI FATTO PRENDERE UN INFARTO!>> mio padre non ha di certo esitato due volte a rispondere alla mia chiamata. <<amore come stai, sei tutto pallido in faccia, ma guardati>> di certo mamma e cento volte più calma << non è successo nulla tranquilli, capita di sentirsi male>> . << SENTIRSI MALE ?! MA SE TU HAI SFIORATO IL COMA ETILICO>> come si azzarda a giudicare ciò che ho fatto io dopo aver saputo che era un tossicodipendente. Volevo starmi zitto, giuro ma io gli voglio un bene immenso e non voglio che prima o poi qualcosa se lo porti via. Non sono riuscito a contenermi , non potevo contenermi. <<TU INVECE RISCHI LA VITA, OGNI GIORNO>>. Le mie parole hanno colpito nel sennò , l'ho lasciato in silenzio e i volti dei miei non erano da meno. <<che intendi Matt>> quelle parole di mio padre nascondevano timore e preoccupazione per il loro figlio <<nulla , ma sarebbe mio desiderio che voi usciste un attimo fuori per poter scambiare quattro chiacchiere con il mio gemellino >> mamma ha subito capito che si doveva trattare di qualcosa di serio e si è preoccupata subito di uscire dalla porta della mia stanza trascinando dietro di lei papà. 

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