Capitolo 14

33 2 0
                                    


Mi svegliai con una sensazione di pressione sul fianco

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi svegliai con una sensazione di pressione sul fianco. Sussultai quando, toccando la fonte del fastidio, mi imbattei nella pelle di Lorenzo. Poi mi ricordai della notte precedente. Sorrisi.

Cercai di uscire dall'abbraccio, ma lui si strinse a me nel sonno.

Sbuffai ridendo piano, per non svegliarlo, ma quando sentii il suo corpo scosso da una risata che tentava di soffocare, gli diedi un piccolo schiaffetto sul braccio.

"Scemo!" gli dissi ridendo ad alta voce.

Lui si alzò sul gomito, sempre tenendomi stretta e mi disse: " Buongiorno principessa".

Non mi lasciai condizionare dal suo tono dolce e tentai di rimanere seria.

"Dai togliti!" gli dissi, ma lui, con un luccichio negli occhi, mi fece rotolare sotto di lui e mi schiacciò contro il materasso.

"Lore!" gli gridai da sotto di lui. Sentii il suo petto sussultare per le risate.

"Dai che dobbiamo andare a lezione!" dissi. Lui si mise a ridere e mi disse:

"Mi dispiace dirtelo, o forse no, ma oggi è domenica".

"Allora devo fare i compiti!" ribattei.

"Secchioona" mi canzonò.

Cercai di spingerlo via, allora lui mi prese i polsi e me li portò sopra alla testa.

"Strano, ho una sensazione fortissima di deja-vu!" disse Lorenzo, ridendo.

"Fottiti" gli dissi.

"Fottimi" mi rispose. Sogghignai e misi in pratica un mese di corso di autodifesa. Sollevai il bacino e le gambe verso di lui e lo buttai giù dal letto.

"Ma sei scema?" mi gridò dal pavimento. Io feci sbucare la testa dal letto e gli dissi candidamente: "Ma tu non ti toglievi...".

Cercò di guardarmi male, ma non ci riuscì e rotolò per terra ridendo. Non ce la feci a non unirmi a lui.

Lo vidi girare la testa verso il letto di Chloe e andare verso di esso. Allungò la mano e tirò fuori un biglietto. Mentre lo stava per leggere glielo strappai di mano. Conoscendola avrebbe potuto scrivere l'impensabile. Feci un sorriso di scuse a Lorenzo e mi lanciai nella lettura. La scrittura era quella elegante e curata di Chloe, che lei definiva orribile ma che io adoravo.

Sospettando il vostro impellente  desiderio di fare attività fisica (ed escludendo che non mi andava di sentire il letto della mia migliore amica cigolare), vi ho lasciati soli. Siete liberi di fare ciò che volete, sfogare ogni vostro profondo desiderio animalesco, ma vi raccomando di non lasciare residui in giro, sono piuttosto schizzinosa su queste cose.

Nel caso mi cercaste, sono da Andy.

Hehehehe Chloe, che cosa vai a fare con Andy? Hehehehehe.

PS: senti coso, sì tu, coso, essere dotato di uccello, vedi di trattarla come Nonna Betta tratta le sue porcellane al castello. O ti appendo al muro per quella fierezza che ti porti tra le gambe.

Oh santo cielo, Chloe!

Emma, cara Emma, usa le protezioni. Ti voglio bene.

A te no, coso.

Con affetto, Chloe Helena.

Mi schiaffai una mano in faccia e risi. 

Chloe... non cambierai mai.

Puntai lo sguardo su Lorenzo, che mi scrutava interrogativo. Io arrossii, pensando alla sua faccia se l'avesse letto. Mi misi a ridere e sembravo un'isterica.

"Okay..." fece Lorenzo divertito dal mio attacco di ridarella. I suoi occhi erano luminosi e splendidi.

Mi fermai di colpo e lo ammirai, sorridendo leggermente. Quanto è bello? pensai.

Lui mi guardò e potevo quasi specchiarmi nei suoi occhi. 

Rimanemmo così per non so quanto tempo, ma a me sembrò tanto infinito quanto breve. Il mio cuore palpitava ad un ritmo vertiginoso, sentivo di non riuscire più a contenere le mie emozioni.

Saltai giù dal letto e gli andai vicino. Lo sentii trattenere il fiato e sorrisi maliziosa.

"Che c'è Lore?" gli chiesi, tracciando circonferenze invisibili sul suo petto nudo con un dito. Lui ghignò e si avvicinò a me, mettendomi una mano sul fianco, mentre con l'altra mi spostò un ciuffo di capelli dietro l'orecchio. I nostri visi erano a pochi centimetri l'uno dall'altro, respiravamo la stessa aria.

Gli guardai il viso, imprimendolo bene nella mia memoria, poi chiusi gli occhi e mi appoggiai a lui, inspirando il suo profumo. Sospirai contro di lui, in una sensazione di estasi e pace assoluta. Lui mi strinse a sé, in un abbraccio talmente forte e delicato che mi sentii protetta da tutto. Come se tra le sue braccia io fossi sempre al sicuro, serena.

Mi scostai un po' da lui e gli dissi, guardandolo negli occhi: "Non lasciarmi Lorenzo..."

Lui mi diede un bacio sulla fronte e mi disse, premendo la bocca sui miei capelli: "Mai, Emma. Lo prometto".


Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 27, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

La Rosa BluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora