CAPITOLO 1

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4 anni dopo

«Lucas Robert Hemmings muovi quel bel culetto che ti ritrovi e scendi dal letto!» urlo e lui si alza di scatto, inciampando nelle coperte e finendo col sedere sul pavimento

«Sono sveglio, sono sveglio» dice con voce roca e sbadigliando

«Buongiorno principessa» lo scherzo e mi metto a ridere

«Bella smettila di chiamarmi cosí! Stai passando troppo tempo con Michael per i miei gusti» mette il broncio e mi guarda con occhi stanchi e noto che le sue iridi sono più chiare del solito.

«Nah» rido

«Bella ma sono le otto! Non potevi svegliarmi prima!» esclama, non si è accorto che è sabato e non si va a scuola

«Luke» lo richiamo

«Sul serio Bella, che diamine ti passa per la mente!» esclama nuovamente

«Lukey» lo richiamo per la seconda volta e lo vedo mettersi una maglietta al contrario e dei pantaloni.

«Merda, non posso prendere un'altra nota» si lamenta

«Principessa» è la terza volta che lo richiamo

«Che c'è?!» incredibile mi ha risposto

«Punto primo: ti ho chiamato principessa e mi hai risposto» dico e mi morsico il labbro per cercare di trattenere una risata

«Oh, sta zitta» alza gli occhi al cielo e mi avvicino a lui, notando un certo rossore sulle guance

«Punto secondo: hai messo la maglietta al contrario» metto l'indice sul suo petto

«Hey, ho ancora sonno» si stropiccia gli occhi

«Punto terzo» inizio allontanandomi da lui

«Oggi è sabato» continuo cercando di non ridere

«Sabato» ripete. Sul serio non c'è ancora arrivato?

«Come sabato? » esclama. Ora la lampadina sembra essersi accesa.

«E osi svegliarmi alle otto di sabato?» chiede guardandomi con uno sguardo che dice 'corri o ti uccido'

Ah, no.
L'ha detto davvero.

«Volevo farti uno scherzo» rido e inizio a correre, ma non faccio in tempo a raggiungere la porta che due mani mi prendono i fianchi e mi fanno girare, spingendomi verso il letto.
In poco tempo le sue dita mi solleticano i fianchi e inizio a ridere e a dimenarmi come una pazza isterica.

«La prossima volta impari a non svegliarmi così presto» dice e io continuo a ridere

«Luke, smettila!» alzo il tono della mia voce di qualche ottava

«Ti prego» urlo di nuovo e poco dopo mi trovo con il cuore che batte a mille a causa del solletico e le lacrime agli occhi.

«Idiota» sussurro, sia per evitare di farmi sentire, che per il fatto di aver urlato fino a qualche secondo fa

«Ti ho sentito Bella» sussurra anche lui e inizia a ridere mostrando le sue adorabili fossette e io, non resistendo, metto un dito sulle sue guance toccandole.

«Non ho saputo resistere, scusa» rido. Diamine vorrei avere anche io le fossette come lui. Le amo.

«So di essere irresistibile» dice con tono altezzoso

«Modesto il ragazzo»

«So di esserlo» mi fa l'occhiolino seguito da una linguaccia che io ricambio.
Si avvicina leggermente a me e si sporge ancora di più quando poggio le mie mani sul suo petto per tenerlo lontano, ma alla fine le sue labbra baciano il mio naso e sorrido come un'ebete per quel suo piccolo gesto.

Amnesia •Luke Hemmings•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora