CAPITOLO 4

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Il rumore della sveglia mi altera ogni mattina, vorrei distruggerla.
Il suono diventa sempre più forte finchè non cessa completamente.

«Bella» sento Luke sussurrare ma non mi muovo, ho ancora sonno

«Bella» mi richiama di nuovo e stropiccio gli occhi per poi aprirli

«Buongiorno principessa» mi scherza e ride, ma in qualche modo quel soprannome mi ha fatto venire i brividi lungo la spina dorsale

«Non chiamarmi cosí, Lucas» dico per poi stiracchiarmi e cercando di farmi passare quegli strani brividi

«Come vuoi, però ora voglio un buongiorno speciale» dice

«Buongiorno mio pinguino» dico lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia

«Questo si che è un buongiorno speciale» ammette e ricambia dandomi un piccolo bacio sulla guancia. E in qualche modo anche questo piccolo gesto mi fa venire i brividi alla schiena.

«Vado a cambiarmi, non voglio fare tardi a scuola» dico, cercando di far passare, di nuovo, quei brividi ma prima che potessi muovermi Luke mi prende da dietro, abbracciandomi

«Dai, resta ancora qui. Solo altri cinque minuti» mi supplica facendomi il labbruccio e di fronte a quella scena dolcissima mi sciolgo. Non posso dirgli di no.

«Va bene Lukey. Ma solo cinque minuti» dico ricambiando l'abbraccio

«Mi bastano» sussurra e un'altra volta cala il silenzio

«Ragazzi muov... Oh, scusatemi» Ashton entra all'improvviso nella stanza. È la seconda volta che qualcuno vede me e Luke abbracciati. Insomma non sono una che mostra facilmente i suoi sentimenti davanti a tutti e quando gli altri mi vedono mi ritrovo nell'imbarazzo più totale.

«Non scusarti Ash» dico, staccandomi dall'abbraccio

«Vedi di non metterci tanto, non voglio arrivare tardi» mi rivolgo verso Luke e mi alzo dal letto e dirigendomi verso la porta, uscendo imbarazzata dalla porta.
Una volta entrata nella mia camera tiro un sospiro di sollievo, non so perché mi dia tanto fastidio mostrare i miei sentimenti agli altri, non sono mai stata una ragazza da baci e abbracci. Forse è per il mio passato, per non aver passato la mia vita con i miei genitori ma con i miei nonni, che erano molto severi con me.

Faccio un respiro profondo cercando di calmarmi e vado verso il mio armadio scegliendo i vestiti da mettermi a scuola: jeans neri e una maglietta a maniche corte color panna.
Lego i miei capelli formando uno chignon abbastanza disordinato e infine mi metto il mascara.

Guardo l'ora sul cellulare e mi rendo conto che manca un quarto d'ora all'inizio delle lezioni.

Infilo velocemente le mie vans nere, prendo la cartella
e il cellulare ed esco dalla mia camera per poi scendere velocemente dalle scale.

«Per fortuna mi hai detto che non volevi arrivare tardi» mi rinfaccia Luke

«È tutta colpa tua, sappilo» ribatto secca e prendo una brioches finendola di mangiare in poco tempo

«Andiamo, muoviti» dico a Luke tirandolo per un braccio

«Come ci arriviamo a scuola in tempo? Mancano dieci minuti!» sbotto

«Andiamo in macchina, semplice» mi sorride e mi gaurda come per dire "non ci avevi pensato vero?" e mi fa alzare gli occhi al cielo

«Muoviamoci» gli tiro un leggero pungo sulla spalla e saliamo in macchina.

Per tutto il tragitto guardo fuori dal finestrino continuando a pensare a Logan. È incredibile di come quel ragazzo sia riuscito a farmi impazzire, è stato un colpo di fulmine. Credevo che fosse una semplice cotta ma è da quasi un anno che continuo a pensarlo, a sognarlo, ad immaginare a come sarebbe un nostro bacio e cosí mi sono resa conto che lo amo.

Amnesia •Luke Hemmings•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora