9-la sconfitta del male

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Mi scuso per i due mesi di assenza ma ho avuto molti impegni che mi hanno portato via molto tempo.
Appena arriva deaton fa mettere me e Lydia seduti sul letto, posiziona Scott vicino a noi. Sento le sue unghie attaccarsi al mio collo, mi giro e guardo Lydia ma lei non si muove di un centimetro, rimane ferma.
-Scott, quando vuoi.-dice deaton.
Le unghie premono sempre di più, un dolore pazzesco mi invade il collo. Non vedo più, tutto nero, anzi, il nero sono le pedine davanti a me, sono in una specie di sogno surreale, quel dannato mostro è davanti a me e muove una pedina, vorrei scappare ma non riesco, qualcosa mi invita a restare. Alzò lo sguardo ma lui non ricambia, Scott e Lydia dovrebbero essere da qualche parte nella mia testa ma non riesco a vederli, ma dove saranno?
Ho un flash, Lydia in un corridoio pieno di palloncini, dietro di lei c'è il demone ma é anche davanti a me, un altro flash e vedo Scott insieme ad Allison. Ho capito, ho capito il suo giochetto, vuole distrarli per potermi controllare ancora. Vuole distruggerli, vuole disorientarli nella mia stessa testa e io non posso accettarlo. Le pedine si stanno muovendo, io le fermo ma loro continuano a muoversi, le mie mosse sono già decise e io non posso fare nulla. Sento un ruggito, ma un ruggito piano e debole, credo sia Scott. Provo a girarmi ma non ci riesco. Un altro ruggito invade le mie orecchie, un brivido mi sblocca le braccia, un movimento improvviso mi porta a lanciare per terra la tavola da gioco con le pedine. Mi giro e guardo Scott e Lydia. Vedo di nuovo tutto nero.
Sento odore di vecchio, qualcosa mi copre la faccia. Qualcuno mi sta tenendo le braccia e qualcun'altro mi sta levando le bende che ho sul volto. Vedo Scott, il suo viso, mi guarda ed io lo guardo, la porta sbatte e vedo qualcuno che esce di corsa.
-no!-urla Scott ma è troppo tardi.
Ritorna arreso verso di me, io sono sempre seduto, lui si poggia sulle ginocchia ed io lo guardo intensamente, lo abbraccio forte.
-grazie amico mio.- gli dico.
Continuo ad abbracciarlo, mi sento al sicuro con lui, dopotutto è il mio Alfa. Mi alzo e vado verso Lydia, lei retrocede. Forse non sa se sono davvero io. Deaton mi porta da Melissa e lei mi esamina per vedere se sono davvero un umano. Dopo cinque minuti mi guarda e mi sorride, mi alzo e insieme a Scott e a lydia vado fuori, nel cortile dell'ospedale per vedere se "l'altro me " se ne è andato. Io e Lydia ci fermiamo arresi ma Scott invece continua a camminare, continua a cercare senza fermarsi.
-Scott, non c'è.-gli dico.
-deve esserci.-mi risponde.
Mi avvicino a lui e lo guardo, lo guardo e lo abbraccio di nuovo.
-ascoltami, hai fatto tutto il possibile, siamo tutti con te ma adesso tu ci servi sveglio e pieno di forze, non sprecarle tutte ora per questo, ho bisogno di sentirti vicino.-
-si.-
Ritorniamo in ospedale ma appena entriamo la madre di Scott ci dice che ci accompagnerà lei a casa. Per sicurezza io vado a casa di Scott, invece Lydia ritornerà a casa sua. Appena arrivo a casa mi butto sulla poltrona e mi addormento.
È mattina e Scott è seduto sulla poltrona, io sono sul letto. Ho un amico straordinario.
Qualcuno bussa alla porta, Scott la apre e vede Lydia ed il padre di allison.
-so dove si trova il demone.-dice Lydia.
Insieme a lei saliamo in macchina e andiamo in un posto abbandonato, o almeno così sembra.
-sei sicura che sia questo?-le chiedo.
-sicurissima.-
Entro per primo dopotutto è colpa mia se sono tutti in pericolo. Il demone è davanti a me ed è girato di spalle. Scott avanza e poco prima di tirate un pugno al mostro, questo con un palo di ferro lo trafigge e lui finisce a terra.
-no!- dico, quel coso ha ferito Scott e non so se riuscirà a guarire da una ferita come quella.
Corro verso di lui ma il demone si mette tra noi, comincio a prenderlo a pugni ma sembra che a lui non facciano nulla, mi blocca la mano e la rovescia fino a farmi cadere. Ho la mano rotta e mi fa molto male. Argent inizia a colpire il mostro con la pistola mentre io provo ad andare verso Scott. Mi giro e vedo Lydia in un angolo, sembra terrorizzata. Il demone rinuncia al padre di allison e si dirige verso Lydia.
-Lydia! Urla!- le dico.
Lei ci prova ma non ci riesce, appena quel coso si avvicina a lei fino ad arrivare a meno di venti centimetri lei apre la bocca e un rumore pazzesco mistordisce le orecchie. Il demone retrocede e gli esplode la testa in un mucchio di sabbia dorata. Vado verso Scott. Lo guardo e inizio a piangere. Lui si alza la maglia e mi fa vedere che la ferita sta già guarendodel tutto, gli tiro un pugno.
-mi hai fatto morire di paura, stronzetto.-
Lydia sembra tranquilla. Ora sa controllare le sue grida. È davvero finita credo.
-secondo voi è finita?- domando.
-credo proprio di si.-risponde argent.


Grazie per la lettura.

~ Stydia~ Amo Lydia Ma Sono Un MostroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora