My Girl

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La ragazza tornò a casa con il cuore in gola.
Troppe cose da affrontare.
Suo fratello, e anche Saul. Come l'avrebbe dovuto definire? L'aveva chiamata "La sua ragazza", ma Renee aveva ancora tanti dubbi.
Era sicura che anche lui avesse problemi con l'alcol e forse con la droga. Infondo, non lo conosceva come sosteneva. Vogliamo parlare poi della sua reazione alla gelosia? Le sarebbe stato infedele tutte le altre volte?
Lei sentiva di amarlo ma la fedeltà era al primo posto in un rapporto.
Aveva troppo interrogativi per la testa.
Perfino la scuola e il suo lavoro iniziavano a pesarle. Si sedette e inziò a scrivere il suo saggio breve. Doveva essere pronto per domani. Il tema del saggio? La droga e la tossicodipendenza.
Buttò la sua penna sul foglio:"Ma questo è un fottuto scherzo. "
Si mise una mano sulla fronte e corse al piano di sopra.
Questa volta bussò alla porta di Jim e solo dopo aver sentito un "avanti" entrò.
Si assicurò che sua madre stesse dormendo nella sua stanza prima di entrare.
Jim le sorrise:"Renee, scusami per tutto, i-io non so cosa mi sia preso. Ho buttato tutta la roba che avevo, controlla."
La ragazza le carezzò i capelli:"Jim, io non posso perderti, promettimi di comportarti bene, se è la musica quello che ti interessa, ti prometto di darti tutto l'appoggio che ti serve ma basta con quella merda. Promettimelo."
Il biondo la prese per i fianchi e la strinse forte al petto:"Te lo prometto."
Quando si staccarono la guardò di sottecchi e la ragazza lo colpì con una cucinata ridendo:"Avanti, spara, dimmi quello che vuoi dirmi!"
"E così sei la ragazza di Slash dei Guns N'Roses, eh? Ma come è possibile, si avanti sei mia sorella e quindi sei bellissima ma come è possibile?"
Renee lo guardò male:"Tu sei bellissimo perché sei mio fratello!" Detto questo gli diede un buffetto scherzosamente e inziò a raccontargli la storia.
Alla fine Jim esclamò:"W-o-w, così tu non sapevi nemmeno chi fosse, cazzo Renee, magari avessero tutti le tue botte di culo! Avrei preferito mia sorella con Kurt Cobain però oppure con Axl, quello è un pazzo!"
Renee lo zittì:"Io non sto con lui per la sua carriera da rockettaro, l'ho conosciuto come ragazzo qualunque e rimarrà così e poi... siamo troppo diversi."
Jim sospirò:"La diversità non è un male. Comunque avresti potuto farti presentare Kurt."
Renee sbuffò:"Se fossi gay penserei che hai preso una bella cotta per questo Kurt eh! Vediamo se Slash riesce a presentartelo allora!"
Jim rise:"Kurt parla del dolore, ci capisce tutti! Ehi ma vuoi usare la fama di Slash per farmi conoscere Cobain?"
La ragazza fece spallucce scherzosamente:"Vai a dormire ora, domani abbiamo scuola entrambi."
Tornò a scrivere il suo saggio e appena ebbe finto crollò in un sonno profondo, dopo tutto quella era stata davvero una giornata stressante.
Saul accordò prima la sua Les Paul e poi la sua Gibson. Non riusciva a smettere di pensare alla bionda. Quella sera non si era nemmeno unito ai suoi amici che come sempre si stavano strafacendo in salotto.
Lui era rimasto chiuso nella sua stanza.
Provava a mantenere le promesse fatte a Renee. Niente alcol, niente droghe e rimanere fedele.
Si sentivano anche i gridolini e i gemiti di qualche puttanella rimorchiata da Axl ma il riccio fu impassibile.
Avrebbe dimostrato a Renee quanto ci teneva.
Si chiuse dentro la stanza e riniziò a suonare, pensava a Renee e strimpellava la sua vecchia Les Paul.
Il mattino seguente Renee si svegliò presto e inziò a preparare la colazione per tutti. Fece tutto con fretta, doveva prepararsi per la scuola.
Indossò una maglia nera con lo scollo a V, un paio di Levi's a vita alta, la sua giacca di pelle scamosciata e gli stivaletti del medesimo colore. Si truccò leggermente le labbra e gli occhi.
Salutò con un bacio al volo sua madre e suo fratello e inziò ad incamminarsi con il suo zaino verso la sua scuola.
Passò a prendere Rochelle nel tragitto.
Le spiegò tutta la situazione e la mora le consigliò di non complicarsi ulteriormente la vita.
Entrarono nella classe di filosofia e seguirono la lezione. Renee era rapita da quella materia e sopratutto dalla bravura del suo giovane insegnante.
Il Professor Morrison nonostante la giovane età era di una grandissima personalità. La bionda con lui aveva intrapreso i discorsi più profondi, ovviamente dandogli tutto il rispetto che merita un docente e un adulto, nonostante fosse solo più grande di poco di lei.
Prese appunti e si mostrò molto interessata, rivolgendo domande di tanto in tanto.
Nel frattempo nell'incasinato appartamento della rock band, mentre tutti smaltivano la sbornia della notte passata, Saul, per la prima volta sobrio, decise di agire.
Avrebbe dimostrato a Renee di tenerci sul serio.
Decise di darsi una bella ripulita e tirarsi al lucido.
Fece una doccia molto lunga e curò i suoi ricci accuratamente.
Si rase la barba e mise la sua colonia preferita, quella per le occasioni speciali. Asciugò i suoi riccioli neri e si improfumò a dovere.
Decise di indossare i suoi skinny neri, una maglia dei Rolling Stones e il suo immancabile chiodo nero. Rimaneva pur sempre il solito rockettaro.
Uscì dalla sua stanza quasi in punta di piedi.
Prese le chiavi della macchina e aprì la sua decappotabile rossa.
Decise di prendere dei fiori per Renee e si diresse verso il fioraio più vicino.
Quando li ebbe presi guidò fino a casa della ragazza e attraversò il porticato.
Suonò alla porta e gli venne ad aprire una donna sulla cinquantina, si schiarì la voce e gentilmente chiese:"Mi scusi per il disturbo signora, Renee è in casa?"
La donna lo guardò con attenzione:"No ragazzo, la mia Renee è a scuola, posso sapere chi la cerca?"
Il riccio sorrise:"Un amico, stia tranquilla signora ho le migliori intenzioni."
La donna si ammorbidì e lo salutò.
Slash riprese a guidare e decise di andare a prendere la sua bionda a scuola. Erano le 12.30 quindi era sicuro che presto la bionda sarebbe uscita da lì.
Renee preparò il suo zaino e aspettò che tutti uscissero dall'aula per chiedere delle informazioni al professor Morrison su un libro che stava leggendo.
"Signorina Suran sono contenta le sia piaciuto il libro che le avevo consigliato."
Continuarono a parlare della parità dei sessi, della psicologia e altro fino all'uscita. Renee adorava parlare con una mente tanto aperta e rimase imbambolata ad ascoltare i suoi discorsi, ad apprezzare il modo calmo di parlare, una mente tanto sottile e intelligente.
Saul guardò la scena da lontano e una morsa gli prese al petto.
Si avvicinò quasi senza pensarci.
Renee lo guardò e gli sorrise. Ricambiò a stento e la salutò:"Renee..."
Il professor Morrison gli porse la mano:"Piacere di conoscerla sono il professor Morrison, lei è?"
Saul gli strinse la mano rigorosamente quasi a fargli male:"Il ragazzo di Renee."
La ragazza sorrise imbarazzata e Morrison aggiunse:"Wow, non l'avrei mai detto, comunque lei è fortunato.
Non si trovano ragazze così intelligenti, educate e anche così belle facilmente."
Renee cercò di ringraziare ma Saul la interruppe:"No, signor Morrison, io so benissimo di essere la persona più fortunata al mondo ad averla accanto, però mi scusi, ora vorrei andare."
Il professore annuì e la ragazza lo salutò.
Il riccio la prese per mano e senza salutare la scortò in macchina.
La ragazza lo fermò:"Come mai mi sei venuta a prendere qui?Ah e prima sei stato molto scortese."
Il riccio rispose senza pensare:"Ti dà fastidio? Eri troppo occupata a parlare con quel professorino?"
Renee lo guardò malissimo:"Come non detto, ovviamente non hai capito quello che volevo dirti." E fece per aprire la portiera.
Saul la bloccò:"S-scusa...sto rovinando tutto."
Fece un grande respiro e continuò:"Vedi, volevo uscire con te, comportarmi bene, volevo che fossimo una.."
La ragazza lo guardò con i suoi occhioni verdi:"Una cosa, Saul?"
Il riccio abbassò lo sguardo quasi vergognandosi:"...Una coppia normale."
La bionda gli prese la mano e la baciò:"Lo apprezzo così tanto, ci consideri una coppia?"
Il chitarrista si scostò i capelli dal volto rivelando i suoi occhi neri.
"Si, insomma, voglio esserlo, se tu lo vuoi, ovviamente."
Renee lo guardò:"Saul, non nego di volerlo, ma alcune cose devono cambiare."
Il riccio le mise una mano sulla coscia:"Ti prometto Renee Suran che lo farò, dovessi distruggermi lo farò.
Tu sei una mia prima volta. Avrò avuto centinaia di donne ma mai una come te."
La bionda lo guardò amorevolmente e strinse la mano a quella del moro:"Dove mi porta Signor Hudson?"
Saul mostrò uno dei suoi sorrisi più belli e spontanei:"Sorpresa, Signorina Suran."
La bionda si tolse la giacca senza malizia. In macchina faceva davvero caldo. Sarà stata l'atmosfera.
Il chitarrista si girò e si accostò con l'auto.
La ragazza lo guardò interrogativa.
Il moro si morse un labbro guardando la scollatura:"Mh Renee, se continui a provocarmi mi distoglierai dalla guida."
Renee non capiva:"Provocarti? Io?"
Il ragazzo ammiccò alla scollatura e la ragazza istintivamente si coprì con la giacca:"Maniaco che non sei altro!"
Slash scoppiò in una risata così bella che contagiò la bionda.
Finirono molto vicini e incrociarono i loro sguardi. Il chitarrista unì le labbra a quelle timide della ragazza.
Lasciò caldi baci pieni di passione e lussuria. Renee lo ricambiò teneramente e il moro intrecciò la lingua alla sua approfondendo quello che era iniziato come un casto bacio.
Finì sul sedile della ragazza.
Non si staccò da lei per un attimo e inziò a torturarle il collo. La ragazza emise gemiti strozzati.
La sua bocca vogliosa sul collo della bionda.
Si staccò per guardarla e riprese a baciarla, scese con le mani e li posò sui fianchi della ragazza:"Sei mia, Renee, solo mia."
Renee scostò la montagna di ricci del ragazzo per guardarlo meglio:"Saul, e come potrei mai essere di qualcun altro?"
A quelle parola il ragazzo non resistette. La strinse così forte da soffocarla e vagò con le mani sul corpo formoso della ragazza che si irriggidì quando sentì la mano del chitarrista sul suo interno coscia:"Saul, io sono, ecco..vergine."
Il ragazzo si staccò immediatamente:"Scusa sono stato un coglione. Davvero Renee perdonami. Non mi era mai capitato. Tutte le mie ragazze sono state esperte, non l'avevo valutato."
La bionda ci rimase quasi male e disse con voce strozzata:"Saul, S-scusami se non sono come aspettavi, mi dispiace."
Slash pensò che avere Renee al suo fianco fosse una fortuna e sapere che nessuno prima l'aveva mai toccata lo faceva sentire ancora più fiero.
Le alzò la testa e le chiese:"Dove sei stata per tutto questo tempo? Cazzo Renee, non mi dispiace che tu lo sia, anzi! Sono sicuro che gli uomini ti si saranno buttati addosso, come è possibile!"
La ragazza abbassò lo sguardo:"Mai nessuno che io volessi."
Il chitarrista provò tenerezza nei confronti di una ragazza così pudica, il suo esatto contrario. "Rispetterò te Renee Suran, i tuoi tempi, fosse l'ultima cosa che faccio."
"Le sue dita gelide sfioravano quella mano ustionante che tanto desiderava.
Esitò un attimo prima di coglierla, ma pensò che avrebbe preferito distruggersi per stringere il suo corpo ed arrivare magari al suo cuore, piuttosto che vivere, se così si poteva dire, senza mai averlo conosciuto.
Al contatto conobbe un dolore disarmante. Quegli occhi infuocati erano i soli a motivare l'allucinante tortura.
La stringeva tra le braccia e nonostante si stesse annullando si chiese come fosse possibile che un angelo trovasse il suo vero paradiso nell'abbraccio di un demone.
La ragazza lo sapeva, solo nelle braccia di quel demone si sarebbe sentita completa. Baciò il suo demone tentatore.
Il riccio la ricambiò:"Tu sei una mia prima volta, e non parlo di sesso ma sentimenti. Permettimi di essere la tua prima volta in tutto Renee Suran, prometto di tenerti al sicuro da tutto e tutti."
La ragazza si limitò a stringerlo più forte:"Saul, voglio che tu lo sia, ma ora senti il mio stomaco, brontola. Sfama la tua donna."
Il riccio rise forte e rimise in moto la macchina.
Arrivarono in una tavola calda molto accogliente e familiare.
Slash le aprì la portiera e la prese per mano.
Quel locale, di poche pretese ma molto curato e ordinato suscitava nella ragazza tepore e dolcezza.
Attraversarono un giardinetto mano nella mano finché non arrivarono all'entrata.
Si accomodarono in un tavolino per due.
Un cameriere gli andò in contro:"Posso esservi utile?"
Il chitarrista chiese una bistecca al sangue con patate e fagiolini. Niente alcolici, solo acqua.
L'uomo si riferì alla ragazza e chiese:"A te cosa porto, bella?"
Saul lo fulminò con gli occhi.
La ragazza gli prese la mano.
"Mh, prendo un'insalata e del pollo."
"Sei sicura di non volere nient'altro?" Chiese il cameriere ammiccando.
Il riccio fece per alzarsi in piedi e la ragazza lo trattenne:"Sei sicuro di non voler essere gonfiato di botte, man?"
Il cameriere girò i tacchi.
Renee lo rilassò:"Saul calma, non è successo niente. Non puoi reagire sempre così."
Il ragazzo le strinse la mano:"Scusa piccola, ma sai quanto è difficile per me."
La bionda gli baciò la mano:"Apprezzo tutti i tuoi sforzi."
Parlarono del più e del meno e della condizione del fratello della ragazza.
Slash la interruppe:"Lo aiuterò, ho in mente qualcosa."

#Spazioautrice
Heii
Scusate davvero per l'attesa!
Avevo il blocco dello scrittore ma finalmente mi sono sbloccata!
Allora, Renee e Slash sembrano aver ritrovato la loro stabilità, quanto durerà?
Slash continuerà a comportarsi bene?
Un imprevisto li scombussolerà un po' ma non voglio dirvi niente.
Mi scuso ancora dell'assenza e spero di poter aggiornare il più presto possibile.
Grazie a tutti voi.
Sarei grata se lasciaste la stellina e un commento. Tutto quello che vi passa per la testa.
Anche le critiche, le accetto di buon grado.
A presto!💜
P.s. per questo capitolo ho scelto la canzone dei Kiss "I was made for loving you"

"I hate everybody...but you!"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora