Cap. 1

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Era una bella giornata di sole e io con la mia famiglia, mamma Marilyn, papà Alfred e mia sorella minore Liliana, stavamo lasciando la nostra casa per trasferirci da zia Mildred rimasta da poco vedova, in quel momento era sola e non aveva nessun altro oltre a noi, nelle sue condizioni aveva bisogno di qualcuno della famiglia accanto, ci sarebbe dovuta andare solamente mia madre ma zia ha una casa molto grade e così ha insistito per ospitarci tutti, dovevamo restare con lei per sei mesi almeno, mia madre doveva aiutarla col parto e poi a prendersi cura del bambino, si, zia Mildred era incinta e suo marito era morto, povera donna in quel momento aveva assolutamente bisogno del nostro supporto.
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Una volta arrivati davanti alla porta della sua casa, che è il doppio della nostra, papà aveva bussato alla porta di legno, che poco dopo era stata aperta rivelando il grazioso viso di zia e il suo pancione, orami al quinto mese di gravidanza, i suoi capelli di un color ramato raccolti in uno chignon e i suoi occhi di un verde oliva, bellissimi,

"Zia Mildred!" urlò subito Lily andandole incontro e abbracciandola forte,

"Ciao piccola Liliana! Che bello rivederti!" disse zia accarezzandole la piccola schiena,

"E tu? Come sei cresciuta Katie! Sei diventata una signorina ormai!" continuò, in effetti nell'ultimo mese avevo avuto le mie prime mestruazioni ed ero diventata un po' più alta, in risposta le feci un grande sorriso,

"Mary! Sorella mia come sono felice di vederti!" Disse poi abbracciando mia madre,

"Anche io! Vedrai ce la farai ne sono convinta sei una donna forte lo so" disse mia madre confortandola,

"Alfred è bello rivederti e sono lieta di avere qui anche voi, so quanto è importante il vostro lavoro" disse ancora staccandosi da sua sorella e sorridendo a mio padre,

"Milly, per la famiglia questo ed altro non ti preoccupare, ora, entriamo in casa" rispose mio padre accarezzandole la schiena,

"Si, certo entrate pure" entrammo e zia ci mostrò le nostre stanze una per me e mia sorella e un'altra per i nostri genitori, appena entrata nella stanza aiutai mia sorella a sistemare le sue cose e poi sistemai le mie, non che avessimo tanto.
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Il sole iniziava ad abbassarsi,

"Ora scendiamo e andiamo ad aiutare mamma e zia a preparare la cena" dissi prendendo in braccio mia sorella facendola girare per poi riposarla a terra sapevo che le piaceva un mondo quando lo facevo,

"Siiii, andiamooo!!!" disse lei, oh la mia sorellina così solare e vivace, senza pensieri, era lei che rallegrava ogni situazione con il suo dolce sorriso e di sicuro avrebbe tirato su di morale zia Mildred, scendemmo le scale arrivando in cucina,

"Eccovi ragazze! Katie tu aiutami a tagliare le verdure, Lily prepara la tavola tesoro" ci ordinò mamma e così iniziai a tagliare le verdure mentre Lily a preparare la tavola, quando fu tutto pronto ci sedemmo a tavola e iniziammo a mangiare.

"Allora Milly, come è successo?" chiese mio padre dopo aver terminato di mangiare, riferendosi ovviamente alla morte di Jonah, questa mattina era arrivato il vicino di zia a cavallo per dirci della sua morte lasciandoci tutti increduli, insomma era sempre stato un uomo in salute, non disse altro solo che zia ora aveva bisogno di noi, così partimmo,

"Il suo corpo è stato trovato questa mattina, era uscito per prendere della legna in piena notte, pur essendo pericoloso, per tenerci al caldo dato che il fuoco nel camino si stava affievolendo, avrebbe dovuto metterci poco, quando invece non lo vidi più tornare indietro, sentii che gli era successo qualcosa ma non potevo andare fuori o la bestia avrebbe preso anche me"disse zia Mildred.

"Quindi è stato un animale selvatico" dissi,

"No Katarina, è molto più di un animale selvatico, è una vera e propria bestia, che si aggira nell'ombra della notte, ha sembianze umane, quando acchiappa la sua preda la dissangua, si nutre di lei, è un mostro" disse fissandomi intensamente come se volesse imprimermi le sue parole nella mente, sembrava così spaventata e pazza, si una pazza fuori di testa non esistevano certe creature, probabilmente era ancora fuori di se per la morte di suo marito non sapeva cosa stava dicendo pensai e quindi decisi di darle retta. Dopo questa conversazione e dopo aver terminato di lavare i piatti tornai in camera con mia sorella.

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YUP, PRIMO CAPITOLO, HO SCRITTO SOLO 6 CAPITOLI PER ORA DOVEVO ARRIVARE ALMENO AD 8 PRIMA DI PUBBLICARE MA ULTIMAMENTE NON RIESCO A SMETTERE DI LEGGERE E NON TROVO POI IL TEMPO DI SCRIVERE, ANCHE PER GLI IMPEGNI CHE HO IN QUESTO PERIODO MA HO VOLUTO INIZIARE A POSTARE UGUALMENTE.

Spero che questo mi spinga a continuare, ho sempre nuove idea per la testa il problema e che poche volte riesco a buttarne giù qualcuna... per ora questo.

IL PROSSIMO CAPITOLO LO CARICHERÒ QUESTO GIOVEDÌ.

BYE 👋

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