Cap. 15

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Mi spinse contro la parete e un dolore fortissimo invase la mia schiena, teneva le mie mani ai lati della testa contro il muro e la sua faccia era a neanche un centimetro dalla mia, la sua espressione era di pura rabbia, 

"Allora? Cercavi di scappare? Perchè dovresti scappare?"

"I-io volevo solo prendere un pò d'aria" 

"Non mentirmi Katarina"

"Io d-davvero, no-"

"Ho detto non mentirmi Katarina!" disse alzando ancora di più la voce e sbattendomi ancora più forte al muro ora con una sua mano sul mio collo, con la mia mano libera cercai di toglierla ma ogni mio sforzo era inutile,

"Mi fai paura Harry" dissi con un filo di voce,

"Ti faccio paura? Ti faccio paura? Tu non sai la paura che provo io solo nel pensare di poterti perdere!" mi urlò in faccia,

"Ti ho lasciato sola per neanche un'ora e tu cercavi già di scappare! Ho provato a fidarmi di te!" disse guardandomi negli occhi, 

"Harry, io... m-mi-mi dispiace" dissi, non volevo scusarmi per aver cercato di scappare, dopo tutto era una cosa del tutto naturale, capii che avrei dovuto essere più docile con lui, se continuavo a ribellarmi così duramente mi avrebbe uccisa, la prova era la mano che ora stava stringendo il mio collo, lasciando passare pochissima aria,

"T- ti- ti dispiace?" disse copiando i miei balbettii, questo suo gesto mi fece arrabbiare e credo lo capì dato che la sua espressione ora era divertita,

"E dimmi come hai intenzione di farti perdonare?" chiese allentando solo di poco la presa sul mio collo,

"Un bacio?" proposi, 

"Non te la puoi cavare sempre con i baci, anche... se mi piacciono" disse, non sapevo a che pensare, poi... sentii un improvviso dolore alla pancia, un dolore che avevo già sentito prima, i miei occhi si spalancarono e così fecero anche i suoi che non accennavano per niente a tornare a quella bellissima sfumatura di verde.

"Ma cosa?" disse puntando ora verso la mia intimità,

"Harry smettila ti prego lasciami" mi sentivo malissimo non era possibile non in un momento come questo, improvvisamente mi lasciò ed io corsi per le scale fino ad arrivare alla nuova camera che avevo trovato cercai nella valigia ciò che mi serviva e feci come mi aveva spiegato mamma il mese scorso.

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Avevo messo i vari pezzi di stoffa li sotto ed ora mi trovavo distesa sul letto, appena arriva sto sempre malissimo, la prima volta che mi è venuto ho perfino urlato a mia sorella perchè continuava ad assillarmi, cosa che non avevo mai fatto prima, per fortuna però ci sono solo alcune macchie ogni tanto e non rischio di sporcare i miei vestiti, sarebbe stato così per almeno tre giorni in cui sperai di non dover aver a che fare con lui, proprio in quel momento sentii la porta della camera aprirsi e un secondo dopo mi ritrovai Harry inginocchiato al fianco del letto, alla mia sinistra, iniziai a piangere senza motivo e lo feci ancora più forte quando passò una sua mano sul mio addome come una carezza, non volevo che mi toccasse benché meno che mi vedesse in quel momento.

"Katarina io-"

"Vattene via Harry, lasciami sola" lo interruppi, vidi i suoi occhi iniziare a diventare rossi ma subito si riprese e ritornarono verdi, si stava trattenendo,

"Ti lascerò sola, infondo l'ho fatto anche con quelle altre donne, non devi sentirti in imbarazzo, per me non è niente di male, anche se... tutto quel sangue sprecato..." disse ed io strabuzai gli occhi, vidi un sorriso comparirgli sul viso,

"Sono un vampiro Katarina, il sangue per me è vita, ma non ti farò niente in questi giorni non allarmarti" disse prima di sparire, mi avrebbe lasciata stare ma non mi sentivo a mio agio comunque.

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Erano passate alcune ore da quando se ne era andato, ore che avevo passato a fissare il muro immobile pensado a come avrei fatto ad andarmene di qui.

Iniziai ad avere un certo languorino che cercai di ignorare non volevo scendere in cucina e cercare del cibo e rischiare di vederlo.

Ma ovviamente se io non vado da lui, lui viene da me e questo vale anche per Harry, sentii bussare alla porta, mi sembrava di star sognando, aveva appena bussato? Si, ma ovviamente non aveva aspettato una mia risposta,

"Stavo per chiedere chi era, ma ovviamente sei tu... e un piatto di pollo con patate" dissi non prestando più attenzione a lui ma al piatto che teneva in una mano, sorrise soddisfatto posando il bicchiere d'acqua che aveva nell'altra mano sul comodino,

"Sei così testarda, si sentiva la tua pancia brontolare in tutta la casa eppure non ti sei minimamente mossa per calmare la tua fame" disse scuotendo la testa e sorridendo mostrando le sue adorabili fossette,

"Tieni mangia" disse porgendomi il piatto e le posate, l'odore era così invitante non me lo feci ripetere due volte e iniziai a mangiare.

Continuava a fissarmi lo sentivo, mi voltai quindi verso di lui che si riprese subito,

"Ora esco amore" disse lasciando la stanza ma non prima di avermi lasciato un bacio sulla fronte,

"Grazie" sussurrai.

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YAY! 

C'ERAVAMO QUASI! NON RIUSCIVO AD ASPETTARE, VOLEVO ANDARE UN PÒ AVANTI ED ECCO QUI IL CAPITOLO 15! 

PER IL PROSSIMO ASPETTO LE 110!⭐️ CI SARÀ UNA SCENA UN PÒ... 😏

BYE 👋







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