Ero ormai al nono mese e durante le ultime notti non mi sentivo affatto bene, non riuscivo a dormire, avevo forti dolori al ventre che duravano tutto il giorno, mi sentivo debole, ma il dottore del paese diceva che il bambino stava bene, l'unica a stare male ero io, ma finché mio figlio non era in pericolo, la cosa non mi preoccupava, avevo deciso di chiamarlo Philip, se fosse stato un maschietto, adoravo quel nome, amante dei cavalli, era questo che significava, me lo aveva detto mio padre, per me era come dire amante della libertà, si perché se pensavo a un cavallo, pensavo alla sua criniera che prende come la forma del vento, a come sembra volare quando corre, libero.
Rose se fosse stata una bambina, questo nome piaceva di più a mia madre, fresca, bella, elegante e delicata diceva, proprio come una rosa, accettai solamente perché pensai anche alle spine di una rosa, gli dava quel qualcosa di ribelle che in qualche modo anche se pericoloso mi piaceva.
Partorii un tardo pomeriggio, ero nella mia stanza con mamma e zia, mi sentivo malissimo, davvero, il dolore era molto, sentivo di non farcela,ma diedi tutta me stessa perchè mio figlio venisse al mondo,
"Eccolo qui Katarina ce l'hai fatta, è un bel maschietto" disse zia, sorrisi, sentendo il suo pianto, ero madre, la mia gioia era immensa, sebbene sfinita, quando mi trovai il mio bambino tra le braccia, mi sentì così leggera, al settimo cielo, aveva i capelli marroni come i miei, i suoi occhi già aperti erano azzurri come quelli di... Marcus... non era mai venuto a trovarmi dopo quella notte.
"Katarina facciamo entrare gli altri ora, okay?" chiese mamma, annuii continuando a guardare Philip, il mio Philp,
Anche Marcus entrò, un velo di lacrime si formò sui miei occhi,
"Ciao, Katarina"
"Ciao Marcus" dissi, trattenendo le lacrime,
"Come stai?" chiese, non risposi, gli altri presenti non fiatavano,
"Senti Katie io... mi dispiace Katarina, non volevo succedesse tutto questo, non l'ho mai voluto, ho cercato di tenerti lontana da lui, ma non ascoltavi..."
"Smettila di darle tutta la colpa ragazzo" lo bloccò mio padre,
"Posso almeno vedere nostro figlio?" chiese, piangendo, eravamo in due a piangere, mio padre si girò verso di me volendo la mia approvazione, annuii solamente e lo lasciò passare, glielo lasciai tenere in braccio, poi improvvisamente mi sentii di nuovo debole, mi girava la testa e subito tutto divenne nero.
-----
"Devo vederla, lasciatemi passare!" la voce di Harry mi risvegliò e mia madre era proprio accanto a me,
"Bambina mia, sei sveglia, oh, Signore grazie!"
"Si è svegliata, fatemi passare!" urlò ancora più forte Harry e in un attimo lo ritrovai dalla porta della mia camera, non lo riconoscevo, il suo volto era scavato, sembrava davvero un cadavere, aveva le occhiaie così nere e visibili sotto i suoi occhi erano visibili anche le tracce sanguigne delle sue lacrime, i suoi occhi erano rossi anche le sue zanne erano visibili, i capelli arruffati e sporchi, i vestiti stracciati e ancora più sporchi, non mi piaceva per niente il suo aspetto, aveva ferite su tutto il corpo, sporche di terra e di sangue ormai secco, come si era procurato quelle ferite?
"Katarina amore" disse avanzando,
"No non vi avvicinate!" urlò mia madre, lui si bloccò,
"Lascialo passare mamma" riuscì a dire, la mia voce suonava rauca e spenta, ma comunque ancora udibile, mamma mi ascoltò e si spostò, lasciando che mi venisse accanto,
"Resisti, piccola, ti aiuterò io" disse Harry accarezzandomi la fronte,
"Cosa ti è successo?" chiesi, lui mi guardò stupefatto, non si aspettava questa domanda? Come se io non mi preoccupassi per lui,
"Non importa questo adesso" rispose, ma io volevo sapere,
"Dimmelo Harry o vattene da qui" non riuscivo a vederlo in queste condizioni, ma quello che capii subito era che neanche lui riusciva a vedermi in quello stato, eravamo preoccupati l'uno per l'altra, dipendavamo l'uno dall'altro,
"Lascia prima che ti faccia sentire meglio"
"No, Harry non riesci a guarire te stesso, come pensi di poter guarire me?"
"Non è la stessa cosa Katarina, lasciati aiutare, ti prego" non lo ascoltai, doveva darmi delle risposte,
"Come ti sei ferito?" chiesi con le mie poche forze, la sua faccia triste e supplichevole, ricominciò a bagnarsi di quelle sue lacrime color cremisi,
"Ti ho sentita perdere i sensi, ma il sole non era ancora tramontato, non potevo aspettare, così sono uscito, mi sono trascinato finché non è calato il sole..."
"Come hai fatto a sentirmi?" non avrebbe potuto farlo, a meno che... mi ha fatto bere il suo sangue ma quando? mi agitai, se avevo ingerito il suo sangue era arrivato anche Philip, cosa poteva comportare?
"L'ho dato a tua madre in una boccetta, te ne dava un goccio ogni mese in modo che io potessi sentirti e... non so cosa possa succedere a...Philip ma è nato, sta bene" disse, ovviamente leggeva nei miei pensieri,
"Cosa vuoi fare adesso?" dissi sempre più debole,
"Ti darò un pò del mio sangue e poi torneremo a casa e... potrai portare anche Philip con te" stava dicendo di tutto pur di convincermi a farmi aiutare, ma non sarebbe servito,
"Non voglio il tuo sangue" dissi, non volevo più ingerire una goccia del suo sangue,
"Katarina non essere ridicola non ce la farai senza" era disperato, glielo si leggeva in faccia, mi sembrava di potergli leggere i pensieri come lui faceva con me, stava pensando che ero pazza, chiunque lo avrebbe pensato in quel momento,
"Non voglio ho detto" normalmente dopo questa frase avrebbe pensato che ero impertinente e testarda come sempre, ma ora... ora aveva capito che non si trattava di qualcosa che poteva davvero cambiare,
"Non posso lasciarti morire" disse, le sue lacrime bagnavano il mio vestito bianco,
"Tu devi lasciarmi morire" dissi, parole dure, che lo stavano facendo soffrire, ma soffrivo anche io, sentivo dentro di me, di non farcela,
"No! Katarina no! Non puoi farmi questo, ti chiedo così poco" stava delirando, ma in fondo sapeva, che la faccenda non era così semplice come poteva apparire,
"Ascoltami. Lasciami andare e promettimi che non farai del male a queste persone, per favore Harry, è l'unica cosa che voglio." dissi, sentendo ormai le forze abbadonarmi,
"Lo prometto" disse stringendo forte la mia mano tra le sue,
"Ti amo Harry" queste furono le mie ultime parole prima di concedermi definitivamente alla fredda morte.
HARRY P.O.V.
"Non ti perdonerò mai per questo mia dolce Katie, mai." dissi allontanandomi da lei e lasciando entrare i suoi parenti, la mia piccola Katie se ne era andata.
-----
⚠️SI, QUESTA STORIA È FINITA 😭 MAAAAAA HO PENSATO E INIZIATO UN SEQUEL! 😉PUBBLICHERÒ UN NUOVO CAPITOLO DOPO QUESTO CON PIÙ INFORMAZIONI AL RAGGIUNGIMENTO DI 650 LIKE⭐️⚠️
IN OLTRE VOLEVO RINGRAZIARVI PER AVER LETTO QUESTA STORIA E SPERO QUINDI CONTINUIATE CON LA PROSSIMA ☺️
P.S. SCUSATE PER IL RITARDO.
**Ecco il capitolo riscritto spero che così vada meglio, nel sequel saranno presenti molte precisazioni e cose nuove riguardo questa storia. 🔜
👋BYE😘
STAI LEGGENDO
My Devil
Vampire#2 IN VAMPIRI il 03-08-2018 #3 IN VAMPIRI il 30-03-2018 #5 IN VAMPIRI il 11-03-2018 #30 IN VAMPIRI il 21-11-2017 Dalla storia... (1818) "Mia zia ha parlato di una bestia con sembianze umane, che si aggira di notte nutrendosi di poveri mal capitati...