Ed eccolo puntuale pochi secondi dopo il tramonto del sole, era li affianco a me,
"Katarina perché? Perché l'hai fatto?" disse chinandosi e alzandomi la faccia per guardarla, non risposi, lo guardai solo con tutta la rabbia che avevo in corpo,
"Sei piena di graffi, alzati andiamo a casa" disse,
"No" sputai, mi prese il braccio e mi tirò su, cacciai un grido di dolore,
"Cos'hai?" disse guardandomi, preoccupato, non risposi, cercavo di non piangere, lo vidi chinarsi e provare a toccare la mia caviglia evidentemente gonfia, ma io la ritrassi prontamente,
"Non, toccarla." dissi ferma, mi guardò duramente per poi alzarsi e velocemente sollevarmi iniziando a camminare, ovviamente verso casa sua e ovviamente io non volendoci andare iniziai ad agitarmi,
"Stai ferma." disse tra i denti stringendomi più forte, la smisi immediatamente, non avevo bisogno che mi facesse ancora più male.
Una volta arrivati mi fece sedere su una sedia in cucina e si mise li a guardarmi,
"Scusami" dicemmo all'unisono, poi cadde di nuovo il silenzio, si stava scusando?
"Lasciami vedere la tua caviglia" disse, io tirai su di poco il vestito, poi in un istante lo vidi strabuzzare gli occhi e senza preavviso alzare il vestito ancora di più bloccandomi dal tirarlo giù,
"Li vedi questi?" Indicò i graffi sulle mie gambe, io annuì spaventata,
"Sarebbero molto più profondi e anche quello che avevi sulla testa" mi toccai la testa e vidi del sangue, ma non sentì nessuna ferita, non mi faceva male
"Come?" chiesi curiosa, sorrise per un secondo prima di tornare serio,
"Il mio sangue Katarina, ma ormai il suo effetto è svanito, lascia che te ne dia ancora, ne bastano poche gocce e anche la tua caviglia guarirà subito" ci pensai, ma anche se il mio corpo ne aveva bisogno, scossi la testa, l'ultima volta non ero cosciente ma ora lo ero e non volevo bere... sangue, la sola idea mi disgustava.
"Senza quello saresti potuta morire! Lo capisci?" mi urlò contro,
"Ma non lo sono, aspetterò che la caviglia guarisca da sola, mia madre mi ha insegnato a fare degli impacchi per queste cose, devo solo procurarmi le erbe giuste" dissi,
"...Va bene... dimmi quali sono, vado a prenderle, tu nel frattempo rimani qui e mangia qualcosa" disse, passandomi un pezzo di pane, due mele e un bicchiere di latte, iniziai ad elencargli i tipi di erba e le loro caratteristiche, dopodiché uscì dalla casa.
Io iniziai a mangiare con la sola compagnia del silenzio, fortunatamente Harry mi aveva dato una coperta per ripararmi dal freddo, oltre alle candele accese.
Avevo finito di mangiare da poco quando rientrò con in mano tutte le erbe che mi servivano, mi misi subito al lavoro chiedendo il suo aiuto solo perché mi passasse i vari attrezzi di cui avevo bisogno, una volta finito applicai il tutto sulla caviglia delicatamente e con un pezzo di stoffa fasciai il tutto altrettanto delicatamente.
"Devi riposarti" disse, lo guardai per poi provare ad alzarmi, ma sussultai dal dolore, subito dopo mi sentii sollevare dalle sue forti braccia e in pochi secondi mi ritrovai seduta sul letto, ma era il suo, no, non volevo stare con lui, cercai di alzarmi,
"Mettiti giù non sforzarti, non uscirai da questa stanza questa notte." disse e avvilita sbuffai ubbidendo e coprendomi completamente con le coperte per non vederlo, dopo poco lo sentii affianco a me e subito dopo sentii anche le sue braccia avvolte a me, poi... lo sentii... piangere, stava piangendo, curiosa tolsi le coperte dalla mia faccia e lo guardai, rimasi scioccata ancora di più quando vidi la sua faccia, era rigata dalle lacrime... ma... non erano semplici lacrime, no, erano rosse, come il sangue, portai un dito verso la sua faccia e toccai quelle strane lacrime, quella sostanza era densa e l'odore era quello del sangue, aveva sporcato di macchie la coperta e il cuscino,
"Scusami, pensavo di perderti, ti sei fatta male e potevi fartene di più" disse, abbracciandomi più forte e baciandomi la fronte, non so cosa mi prese ma mi dispiaceva per lui, per averlo fatto preoccupare e lo abbracciai a mia volta,
"Va tutto bene Harry" dissi, per rassicurarlo, in realtà lo sapevo bene che non era affatto così, era tutto un maledetto casino,
"Ora dormi, ne hai bisogno" disse ed io annuii, ero stanca, stanca di tutto questo, non penso che una dormita avrebbe potuto risolvere tutto, si, forse avrebbe se svegliandomi mi fossi ritrovata nella mia stanza a casa mia, con mamma, papà e Liliana, ma questo non era un sogno e dovevo rassegnarmi alla realtà.
Chiusi gli occhi e mi misi a dormire con lui avvinghiato a me attento a non toccare la mia caviglia dolorante.
Dovevo trovare un modo per andarmene, ma ora dovevo stare con Harry; la voglia di andarmene e rivedere la mia famiglia era tanta ma in questo momento anche la voglia di stare accanto ad Harry e di averlo accanto a me dopo averlo visto così disperato era molta.
-----
HEY!!!! SIAMO RIUSCITI AD ARRIVARE A 170! ANCHE OLTRE 😘
ECCO IL CAPITOLO 18!
⚠️ PER IL PROSSIMO CAPITOLO PENSO DI POSTARE DUE VOLTE A SETTIMANA, MA DURANTE LE VACANZE DI NATALE, SAREBBERO QUATTRO CAPITOLI PER QUELLE DUE SETTIMANE, QUINDI DOVETE ASPETTARE IL 24 DICEMBRE 🤔 COSA NE PENSATE?
(QUEI 4 CAPITOLI LI HO GIÀ SCRITTI, IL PROBLEMA È CHE NON SO SE RIESCO A SCRIVERNE ALTRI SE POSTO QUESTI PRIMA DELLE VACANZE 🙄) ⚠️
SONO COMUNQUE FELICE DI ESSERE ARRIVATA A QUESTO PUNTO! 😄
STAI LEGGENDO
My Devil
Vampire#2 IN VAMPIRI il 03-08-2018 #3 IN VAMPIRI il 30-03-2018 #5 IN VAMPIRI il 11-03-2018 #30 IN VAMPIRI il 21-11-2017 Dalla storia... (1818) "Mia zia ha parlato di una bestia con sembianze umane, che si aggira di notte nutrendosi di poveri mal capitati...