8. Melanie Birthday pt.2

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Il tempo passato con Jason volò, e si fece sera presto.
«Adesso torniamo a casa, ti accompagno» disse Jason a un certo punto.
«Non perché io non ti voglia a casa mia, ma quando tornerai dai tuoi genitori?» chiesi.
«Boh, presto.Ora andiamo, su» rispose impaziente.
Mi prese per mano e andammo verso casa mia.
Tirai fuori le chiavi di casa, ma Jason mi fermò:
«Penso che la porta sia aperta» disse nervoso.
«Ma quando sono uscita l'ho chiusa a chiave» ribattei.
«Fidati di me, apri» continuò.
Io lo ascoltai, anche se ero molto testarda, e la porta si aprì.
C'era un silenzio tombale, era tutto buio.
"È uno scherzo?" pensai.
All'improvviso tutte le luci si accesero e i miei amici urlarono
"SORPRESAAA!" mi venivano le lacrime agli occhi dalla felicità.
Però nella stanza c'erano soltanto Emma, Ashton e... Ethan?
Corsi verso di loro e li abbracciai tutti, ringraziandoli un centinaio di volte.
«Auguri cuginetta» disse Ethan dandomi un bacio sulla guancia.
«Grazie... Dove sono gli altri?»chiesi.
«Al luna park per una sorpresa» disse Ashton.
«Ma ci siamo appena stati!» dissi.
«Allora riandiamo!» disse Jason, prendendo per mano mio cugino Ethan. Erano così dolci, e magari Jason si sarebbe scordato di Ashton.
Aprii la porta e uscimmo tutti insieme.
«Tu non svenire appena vedi la sorpresa, ok?» disse Emma ridacchiando.
«Tranquilla» risposi abbracciandola.
«Ci divertiremo, dai» disse, e mi staccai.
Andammo al luna park, ma prima che potessi vedere qualcosa, Ethan lasciò la mano a Jason e mi coprì gli occhi.
«Scusa Jas, ma non posso permettere che la sorpresa venga rovinata» disse Ethan con voce delusa.
Jason annuì e entrammo.
«Dove stiamo andando?» chiesi, senza ottenere risposta.
Ethan mi tolse le mani dagli occhi e cominciai a non capirci più nulla.
Il mio cervello era partito, e il mio cuore andava come un treno.
Non poteva essere vero.
Era un sogno?
Ormai era buio, e un cuore formato da tante candele era al centro del luna park.
I miei amici erano lì dentro, con una torta in mano, ma ebbi l'impressione che volessero nascondere qualcosa.
Mi avvicinai a loro, con le lacrime agli occhi, e li ringraziai e abbracciai tutti.
Nella torta c'era scritto
"You makes me strong".
«Beh, ora è tempo della vera sorpresa, ragazzi spostiamoci» disse Sally rivolta ad Albert e Nash. I ragazzi obbedirono e io sentii il mio cuore fare una capriola.
Non sapevo cosa fare. Stavo immobile senza neppure ragionare, o forse, ragionare troppo, perché non sapevo che fare.
Al centro del cuore formato dalle candele, c'era lei. La mia principessa.
Ashley.
Fece una cosa inaspettata, fu lei a venire verso di me.
Camminava piano, come se si aspettasse una reazione da me.
«Te lo avevo detto che sarei tornata.» disse, mentre si avvicinava sempre di più al mio viso.
Ci abbracciammo, e subito ricominciai a piangere.
«Ti amo Ashley» sussurrai, a pochi centimetri dalle sue labbra.
«Anche io Mel, se non di più» rispose, baciandomi.
Quel bacio che sembrò durare un eternità.
«C'è qualcuno che vuole scusarsi con te, sai?» disse Ashley, indicando Nash.
Mi staccai da lei, a malincuore, e andai da lui.
«Scusa se ti ho trattata male, ma faceva parte della sorpresa... Ma non penso sia tardi per rimediare, quindi auguri di buon compleanno Mel» disse, sorridendo.
Mormorai un "grazie" imbarazzato e lo abbracciai.
Poi andai da Ashley e le presi la mano.
«Melanie» disse
«Sì?»
«Sei bassa»
«Tu sei scema» risposi.
«Così ti posso prendere in braccio» disse lei, prendendomi in braccio.
«Perché mi dite tutti che sono bassa?» aggiunsi.
«Perché è vero» rispose lei baciandomi.
Non c'erano parole per descrivere la mia felicità in quel momento.
Ashley era il mio sogno.
Pensavo che fosse irraggiungibile, e invece? Eccomi qua, tra le sue braccia.

Spazio autrice:
Scusate il ritardo, ma ero al mare e non ho potuto pubblicare prima, sorry!

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