Prologo

755 23 2
                                    

Rey

Ormai è passato un mese da quando ho ritrovato Luke. In questo momento è in giro per la galassia a cercare jedi da addestrare.
Mi sarebbe piaciuto accompagnarlo, ma lui ha stabilito che devo riposare. Così trascorro i giorni qui alla base della Resistenza, aiutando chi ha bisogno e andando a trovare Finn.
È da lui che sto andando ora. Non si è ancora ripreso e i dottori dicono che continua a peggiorare.
Entro nella stanza dov'è rivoverato, è piccolina, con quattro pareti di un bianco accecante, un lettino e vari macchinari medici.
L'infermiera ci lascia soli e io mi avvicino al lettino dove Finn è sdraiato, il volto inespressivo, sembra che stia semplicemente dormendo.
Sospiro e mi faccio coraggio, è difficile ignorare il dolore che provo vedendolo in queste condizioni.
-Ciao, Finn.- lo saluto -Sono Rey.
Certi medici dicono che sente se gli si parla, perciò vengo qui tutti i giorni a tenergli compagnia.
Gli stringo una mano. -Devi tenere duro. Riusciranno a svegliarti... Te lo prometto.
Una lacrima mi solca la guancia destra. -Resisti, ti prego. Mi manchi.

Percorro corridoi a casaccio, senza avere una meta precisa. Camminare mi aiuta a calmarmi.
Sono cosi distratta che vado a sbattere contro qualcuno.
-Scusa- mormoro, affrettandomi a procedere. Non voglio stare con nessuno.
-Non fa niente Rey, ma posso parlarti?- mi domanda la persona che ho colpito.
Mi fermo. Non mi aspettavo una risposta, ma soprattutto non pensavo di aver colpito Leia.
Mi giro abbozzando un sorriso. -Ovvio e scusi ancora generale Organa.
-Rey, devi chiamarmi Leia!- mi rimprovera, dolcemente. Poi si acciglia. -Va tutto bene?
Deve aver notato le mie occhiaie o gli occhi arrossati dalle lacrime. -Sì... Sì tutto bene. Cosa doveva chiedermi?
Mi scruta poco convinta, poi dice: -Seguimi.
Le vado dietro per vari corridoi e lei si ferma davanti a una porta di metallo. La apre e mi fa cenno di andare dentro.
La stanza è molto luminosa, grazie a una finestra opposta alla porta che mostra l'esterno della base: colline verdi, astronavi e meccanici indaffarati.
-Questo è il mio ufficio.
-Bello- dico ed è la verità, questo posto è davvero molto bello.
Ci sediamo, una davanti all'altra
ai bordi della scrivania che c'è al centro della stanza.
-Allora Rey, ti piacerebbe ripartire?- mi chiede lei.
-Sì!- esclamo, voglio abbandonare al più presto le giornate tristi e monotone che trascorro qui. -Quando si parte?
-Oggi, dopo pranzo- risponde -Chewie, BB-8 e Poe Dameron ti accompagneranno.
-Sì, ma dove?
-Su Florrum, andrete con la Millennium Falcon. Dovete capire se il pianeta potrebbe ospitare una futura base della Resistenza.- spiega.
-Bene.
Leia sorride, vedendomi così ansiosa. -Mi ricordi tanto me stessa da giovane.- dice -Vai pure a prepararti.
Mi alzo e rimetto la sedia sotto il tavolo.
-Rey, un'ultima cosa- mi richiama lei quando sto per uscire. -Fate attenzione su Florrum: tempo fa era una base pirata.

In mensa c'è sempre un frastuono insopportabile, sono seduta al tavolo con Poe e Chewie che discutono della missione.
Io non ho aperto bocca, nemmeno per mangiare.
-Che ne pensi, Rey?- sta dicendo Poe. -Rey? Puoi smettere di fissare quel budino e rispondere?
Alzo gli occhi. -Cosa?
-Awww!- urla Chewie.
Poe sospira. -Dicevamo se per te va bene se io faccio da pilota e Chewie da copilota.
Sbadiglio. -Si, certo.
-Ehi, hai dormito?
-No.
-Perfetto. Sicura di voler partire?- domanda lui esasperato.
-Certo!- esclamo offesa, non penserà che un pó di sonno possa fermarmi.
Lui sbuffa. -Okay, okay... Però mangia qualcosa.

Poco dopo siamo già a bordo
dell'astronave, nei posti stabiliti durante il pranzo. Io sono nella saletta, pronta ad andare a sparare nel caso servisse, BB-8 è con me.
-Pronti al decollo!- annuncia il pilota. -Tra meno di due ore saremo su Florrum.
Partiamo e appena usciti dall'atmosfera andiamo a VELOCITÀ LUCE.
Il viaggio procede tranquillo e abbastanza silenzioso, dopo un pó non reggo più la stanchezza e mi addormento sul tavolino dove si gioca a Scacchi Olografici.

Sogno di trovarmi su un pianeta roccioso. Piove a dirotto e delle figure scure uccidono delle persone con la spada laser. Qualcuno grida, ma gli assassini non hanno pietà e trafiggono tutti. Uno si avvicina a me, lo riconosco: è Kylo Ren.

Mi sveglio di soprassalto.
-Rey, svegliati! Siamo arrivati!- Poe mi sta scuotendo.
-Sono sveglia, sono sveglia!- mi alzo e prendo lo zaino che avevo appoggiato affianco a me.
-Awww!- sbotta il Wookiee, fuori dalla navicella.
-Sì, arriviamo Chewie.- gli urla Poe, poi si rivolge a me. -Andiamo?
Annuisco e insieme raggiungiamo gli altri.

Camminiamo per ore sotto un sole cocente, senza incontrare anima viva. Il pianeta è tutto deserto tranne qualche strana montagnetta di roccia.
Verso il tramonto decidiamo di accamparci all'ombra di una duna molto alta.
Quando arriva il buio accendiamo delle lampade portatili, poi Chewie tria fuori dal suo zaino, il più grande, delle provviste e le distribuisce.
Io mangio qualche gallette di riso, in silenzio.
Dopo cena spegnamo le luci e osserviamo il cielo stellato avvolti nei saccapeli.
Dopo un pó mi addormento.

Ren mi guarda, credo si sia accorto di me. Io sono a terra in lacrime, mi sento distrutta, come se avessi perso la persona più importante della mia vita. Non riesco a muovermi.
-No!- grida una voce.

Apro gli occhi, sono tutta sudata, il cuore mi batte a mille. Lentamente mi metto a sedere e mi asciugo la fronte con un fazzoletto di stoffa.
Ancora incubi, sempre e solo incubi. Da quando ho toccato la spada laser di Luke, nel castello di Maz, non mi danno tregua.
La spada ora è appesa alla mia cintura, perché quando l'ho trovato Luke ha insistito perché la tenessi io. Secondo lui sono molto potente. Credo che mi sopravvaluti.
Dopo avere sconfitto il figlio di Han, ho iniziato a manifestare qualche potere, ad esempio riesco a percepire le emozioni delle persone. Luke dice che è un bene, ma a volte preferirei non sentire niente, alcuni sentimenti sono troppo personali e altri troppo dolorosi.
Ora sono l'unica sveglia, tutti stanno riposano, anche BB-8.
Il silenzio è inquietante, mi sembra di essere tornata su Jakku, lì ero sempre sola.
All'improvviso sento un rumore, sono dei passi, molti passi. Mi guardo intorno, non vedo nulla. Viene da dietro la duna. Tendo l'orecchio.
-Rey, sei sveglia anche tu?- mi chiede una voce assonnata, facendomi sobbalzare.
Poe si tira su. -Cosa c'è?
-Pensavo dormissi.- ammetto. -Hai sentito anche tu?
Stiamo in ascolto per qualche secondo, il rumore c'è ancora.
-Sì- mormora lui.
-Andiamo a vedere.- mi alzo in piedi e il ragazzo mi imita.
Silenziosamente, risaliamo la collina di sabbia, una volta in cima ci sdraiamo sulla sabbia e osserviamo cosa succede al versante opposto dell'accampamento.
Il sangue mi gela nelle vene. Un'intera pattuglia di stormtroopers sta marciando davanti alla collina, sono guidati da una ragazza con l'armatura argentata.
-Dici che sono qui per noi?- bisbiglia Poe.
-Non lo so, ma dobbiamo andarcene. Non riusciremmo mai a batterli.- rispondo.
-Hai ragione, andiamo a svegliare gli altri e torniamo alla Millennium Falcon.
-Tu vai, ti raggiungo subito.
Lui annuisce e inizia a strisciare giù.
Torno a guardare davanti a me, ma la pattuglia è sparita.
-Oh no.- mormoro.
Saranno sicuramente andati all'accampamento.
Mi giro per scendere, però qualcosa mi colpisce violentemente alla testa e mi butta per terra.
-Bene, bene. La mercante di rottami! Abbiamo un conto in sospeso noi due- dice una voce fredda e metallica.

Hello maghetti,
ecco il prologo!♥
Spero vi piacciano la modifiche.
Vi amo♥
~Rey

Luce Ed Ombra||Reylo♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora