Pleasantville.

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"É la tua sicurezza che mi tormenta
vivo nell'incertezza
di esserne all'altezza.
-
Sapessi quante volte
ti avrei detto addio
ma riflesso nei tuoi occhi
sembro bello anch'io.
-
Sei parte integrante di ció
che ho vissuto
il valore assoluto
del tempo perduto.
-
Vorrei fotografarti
con le palpebre.
-
Combattere per meritarti
abbattere i giudizi nei
miei riguardi
ma siamo due sassi lanciati
e tornati diamanti
due cuori spezzati
coi lati combacianti, lo sai?
-
Se non ti prendo poi non so
nemmeno come perderti.
-
Restiamo svegli fino all'alba
col mondo che ci guarda
mordimi il collo
finché si taglia.
-
Il mio letto senza te
sembra più stretto
e chi l'avrebbe detto?
-
E se torna la tua immagine
poi colma la voragine
di pagine
che toglie troppe anime
dal margine.
E per stare così stabile quando
sono il più fragile
scrivo di lacrime amare
per amare le lacrime."

Condividere le cuffie con te quel giorno è stato bellissimo, senza che ti chiedessi nulla, mi hai scostato dolcemente i capelli e mi hai poggiato la cuffia nell'orecchio, hai aperto la tua playlist e hai scelto uno dei nostri artisti preferiti, con una canzone che ancora non avevo avuto il piacere di ascoltare.

Tu la canticchiavi.

«Ma io non la so ancora.»

«La senti con me.»

Risposi sorridendomi mentre mi stringevi la mano.
È stato uno dei momenti più belli per me, aprire la playlist con una persona è come aprirsi l'anima e condividerla con chi vuoi tu. Per me ha un significato profondo, ma fattelo dire, bravo nitro! Pleasantville era proprio la nostra canzone.
Ogni singola frase rispecchiava perfettamente ciò che eravamo.
Avrei voluto che la canzone durasse in eterno, ma poi arrivammo e il bus si fermò.

"Quanto sei bello quando sorridi amore."

Caro Diario, ti racconto di lui. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora