Sai, in sti giorni ero in preda ad alcuni dubbi, dubbi su ciò che riesco a provare dopo tutto questo tempo. Avevo paura che scrivendo questo diario, mettendo tutto l'amore che provo per te in ogni parola che ti dedico, potessi svuotarmi il cuore. Paura che mi stesse passando giorno dopo giorno, così da non lasciare spazio ad un'altra opportunità, una sola possibilità di riprenderci, stavolta senza scappare.
«Se ci fosse una misera possibilità di tornare insieme io voglio vivermela.»
«Stai mettendo tutto l'amore che provi per lui in quel diario.»
«Ho paura di non vivere tutto ciò che voglio con lui.»
«Non pensarci, é l'unica.»
L'idea di vivere giorno per giorno stava funzionando, ma puntualmente, torno a fare progetti e pianificare situazioni che vorrei accadessero.
Pensare al futuro è l'unica cosa che mi regala un po' di speranza. La speranza che più avanti si sistemi tutto il caos che ho attorno.
La speranza di rincontrarci un giorno lontano.
Ci rincontreremo per le strade del centro, io a passeggiare con i miei figli, tu sarai solo, forse avrai litigato con tua moglie, accenneremo un sorriso e un piccolo saluto, dopodiché mi inviterai a prendere un caffè, ed é li che mi racconterai tutto. Magari mi racconterai che non ti sei ancora sposato perché non hai trovato la persona giusta, quella che ti completi, che tanto cerchi.
Io ti risponderò che presto arriverà, bisogna smettere di cercare e di aspettare perché le cose arrivano quando smetti di pensarci. Ti racconteró del mio matrimonio, di aver finalmente trovato una persona che non abbia paura di starmi affianco.
Ti racconterò dei miei due bellissimi bambini, che in quel momento staranno giocando all'interno del bar, sorseggiando un thé alla pesca. Tu giocherai con i miei figli, dirai loro che quello al limone è il migliore e che io non ci ho mai capito nulla. Poi concluderai aggiungendo "Avete una mamma fantastica, non fatela arrabbiare che poi diventa insopportabile."
Io ti guarderò, forse con gli stessi occhi di sempre, abbassando lo sguardo per l'imbarazzo.
Penserai che alcuni dettagli sono rimasti gli stessi di una volta e che forse, se solo non fossi scappato, quei due bellissimi bambini porterebbero il tuo cognome.
Capiremo che sarà il momento di salutarci cosí ci stringeremo la mano e con gli occhi un po' nostalgici e un sorriso accennato, ci augureremo buona vita.
Con la consapevolezza che se ci avessimo provato fino in fondo, non sarebbe mai andata così.
E sará li, che rimpiangeremo tutto. Forse tu, perché magari io avrò scoperto che la felicità può regalartela chiunque, che la vita senza di te non era poi così male e che se una cosa finisce, non c'è modo di farla ricominciare, la vita non funziona con un tasto "Replay."
E forse, dovrei capirlo.
STAI LEGGENDO
Caro Diario, ti racconto di lui.
RomansaCerte cose, certe persone, ti restano addosso. Come un profumo. Arrivano, mettono in subbuglio il nostro cuore, formano qualche crepa e poi se ne vanno. Ma non del tutto. Alcune persone ti restano dentro, incastrati fra cuore e costole, le senti den...