Insomnia

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Quella per Ashton non fu una notte facile, anzi.
Fu una notte in cui aveva avuto una delle sue tante crisi. Dopo aver preso le sue pasticche ed essersi coricato a letto a guardare un film o ascoltare musica, come era suo solito fare, solitamente riusciva ad addormentarsi senza grossi problemi.

Questo suo problema era uno dei motivi che l'avevano spinto a chiudere i rapporti con qualsiasi persona. Era da un anno che non parlava con sua madre o con i suoi due fratelli.
Così facendo pensava di proteggerli.

Harry, suo fratello minore, aveva sempre avuto paura di Ashton e questo lui non riusciva a perdonarselo.

Lauren, invece, non aveva paura perché conservava con se i dolci ricordi di quando erano più piccoli e Ashton e lei giocavano assieme. Ashton la proteggeva da tutti, aveva sempre avuto, e ha tutt'ora, l'istinto di proteggerla da tutti e da tutto e infatti la stava proteggendo proprio da se stesso.

Fortunatamente la notte passò velocemente, dopo la grande crisi Ashton si addormentò per terra sfinito e stanco di quella situazione.

La sveglia suonò per entrambi i ragazzi.
Michael si alzò velocemente dato che non voleva far altro che mettersi in moto ed uscire di casa per fare qualche commissione reale o inventati, anche se non avrebbe dovuto.

Ashton si alzò di malavoglia, era stanco, aveva praticamente passato l'intera notte sveglio a piangere. Quella mattina non doveva andare in negozio, dato che aveva il turno pomeridiano, così decise di farsi una bella doccia, rimettere il casino che aveva combinato, fare una bella colazione e poi concedersi una dormita prima di andare a lavoro.

Michael amava camminare, infatti, spesso e volentieri, si spostava a piedi. A lui non importava se erano 100m o 10 km con le cuffie nelle orecchie non si stancava mai di camminare. Avrebbe continuato a camminare anche fino a quando i piedi non gli sarebbero sanguinati. Infatti quella mattina decise di andare a rendere il favore ad Ashton. Camminò per un paio d'ore prima di arrivare, ma appena entrò nel negozio sicuro di vedere Ashton, rimase un attimo scioccato nel vedere un altro uomo alla cassa.

-Buongiorno posso esserle d'aiuto?!-
-Cercavo Ashton. Il ragazzo che lavora qua.- Sussurra in modo impacciato e con timidezza. A Michael non piaceva parlare con sconosciuti, non gli piaceva parlare in generale. Preferiva il silenzio al rumore delle parole. Pensava che il silenzio potesse raccontare molto di più. Certamente per molte persone era più difficile stare in silenzio che parlare era una qualità che non tutti possedevano.
- Oggi ha il turno pomeridiano. - Il proprietario del negozio non era una persona scorbutica, anzi, tutto il contrario, andava molto d'accordo con Ashton e a quest'ultimo non dispiaceva la sua compagnia dato che era l'unica persona con la quale parlava, o almeno lo era fino ad un giorno fa.
-Dovrebbe arrivare verso le 3. Anche se solitamente arriva sempre in anticipo per sistemare delle cose.-
- Okay... Grazie mille.- Michael gli sorrise per ringraziarlo.
-Se vuoi gli posso dire che sei passato e che lo stavi cercando.-
-Non importa grazie comunque.-
Michael non fece in tempo ad uscire dal negozio che si sentì richiamare subito. Si girò senza esitare.
-Mi ha appena scritto un messaggio dicendomi che non sta bene e che oggi rimane a casa.-
-Ah... Okay.- Si rattristò immediatamente a causa di quella notizia, dato che aveva voglia di rivederlo e di parlare con qualcuno.

Michael si stava domandando cosa Ashton avesse, se stesse bene o meno, se fosse solo una leggera influenza o qualcosa di molto più grave è non si sarebbe mai immaginato quello che veramente gli era successo.

Ashton non era il tipo di persona che saltava il lavoro per un raffreddore, e questo Sam, il proprietario del negozio, lo sapeva benissimo, in realtà Sam sapeva cosa Ashton, avesse in realtà, e si preoccupava per lui. D'altronde dopo tutto quello che era successo lo sentiva come se fosse stato figlio suo e questo ad Ashton non dispiaceva. Era la prima figura maschile simile ad un padre che era entrata a far parte della sua vita.

CD // Mashton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora