Old scars/Future hearts

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Un'altro duro giorno comincia. Ashton Irwin, all'apparenza un semplice ragazzo di 18 anni, si alza contro voglia per poi dirigersi verso il negozio di dischi. No, non va lì perché ha bisogno di un nuovo disco, va lì perché deve lavorare. Sua mamma abita fuori Londra, lui alla prima chance se ne è andato di casa trovando un appartamento a poco cosro è un lavoro che avrebbe potuto mantenerlo. Ashton non è il classico ragazzo di 18 anni. Lui non si diverte, non esce la sera, non beve e non fuma. Ashton è un ragazzo particolare, ma non quel particolare brutto e noioso, quello che ti attira, quello che ti sforzi per capire. Ashton veste sempre con maglie a maniche lunghe, badane, per tenere sotto controllo i suoi ricci selvaggi, e quegli Skinny Jeans che ricadono perfettamente su di lui, che gli fasciano cosce e polpacci perfettamente. Ash attira molti sguardi, da ragazze ma a luinon interessano molto dato che era gay.
Ashton è al suo posto, dietro il bancone, con i CD. Nello stesso momento in cui Ashton stava guardando la porta, desiderando di girare quel cartello che dice "aperto" e farlo diventare un bel "chiuso", entra un ragazzo. Questo ragazzo era alto più o meno come lui, solo che i vestiti nonostante tutto gli stavano larghi. Quando Ash guardò lo sconosciuto aveva i capelli blu. Gli occhi del ragazzo con la bandana stavamo scrutando ogni piccolo particolare del ragazzo più esile.
Venne riportato alla realtà dallo sconosciuto che si schiarì la voce, ricevendo un sussulto dal maggiore.
"Chissà da quanto tempo lo sto fissando." Ashton pensava di aver fatto una grande figura di merda. Lui era così pensava sempre di essere quello che sbagliava in un rapporto. Ashton aveva deciso di chiudere ogni rapporto con ogni persona che conosceva.
-buongiorno.- Ashton sorrise al ragazzo.
-buongiorno, vorrei Future hearts, il nuovo CD degli All Time Low. - disse con voce tremolante. Forse Ashton lo stava mettendo in soggezione, o forse il ragazzo davanti a lui era solo timido.
-uhm... Si... Quello delux oppure la versione standard?!?-
-quella delux, grazie- Ashton annuì facendo mente locale e cercando di focalizzare dove il CD fosse.
-okay...- Appena si spostò, il ragazzo dai capelli colorati si avvicinò ai CD dei Green Day e Ash non potè che non notarlo.
-prendine uno- si affrettò a dire il riccio che, però, ricevette uno sguardo interrogativo. -prendi un disco te lo regalo.-
-no grazie. stavo solo guardando.- sorrise
-dai insisto...- Ashton cercò in tutti i modi di convincerlo ma senza risultati.
-sono 16.99$- disse Ash porgendogli il disco e lo scontrino. Lo sconosciuto si tastò le tasche per prendere il portafoglio.
-cazzo...m-mi dispiace ma ho dimenticato il p-portafogli a casa- abbassò lo sguardo non riuscendo a guardare il ragazzo negli occhi.
-Non fa niente, prendilo come un piccolo regalo da parte mia.-
Lo sconosciuto non pote far altro che sorridergli. -grazie...- si fermò ricordandosi di non saper il suo nome.
-Ashton Irwin- tese la mano con decisione.
-Michael Clifford.- nell'esatto momento in cui si strinsero la mano ad entrambi vennero attraversati da una scarica elettrica.
Dopo circa un anno che aveva chiuso ogni rapporto con qualsiasi essere vivente, pensò che quel ragazzo era simpatico e che avrebbe voluto conoscerlo meglio.
-ti riporterò i soldi il prima possibile.- si affrettò a dire il ragazzo dai capelli blu. Continuando a mantenere uno sguardo basso e sottomesso continuando a torurarsi il labbro. 
-non ti preoccupare Michael, scommetto che ci saranno altre occasioni per rifarti- sorrise - e poi ti ho detto che è un regalo.-
-grazie ancora ashton.- sorrise prima di avviarsi verso la porta del negozio. -allora alla prossima occasione.- disse con un tono scherzoso.
-alla prossima occasione.- ribattè ashton sorridendo felice di aver trovato un ragazzo che riusciva anche solo a tollerare.
Il turno di Ashton sembrava non passare mai. Passò tutto il tempo a guardare l'orologio ed a sistemare i CD. Controllare gli ordini. Controllare le prenotazioni. Pensare a Michael... Si non riusciva a togliersi dalla mente quello stupido pensiero. Non faceva altro che pensare alla prossima occasione. Era talmente tanto assorto nei suoi pensieri che non si accorgeva del via vai delle persone che entravano nel negozio. Fino a quando, un cliente molto speciale non entrò dalla porta...
Billie jo Amsteong entrò in quel negozio seguito da due bodyguard.
-buonasera.- disse con un tono che solo billie joe sa avere. Ashton alzò la testa un po' controvoglia essendo immerso nei suoi dolci pensieri. Appena posò lo sguardo sulla figura minuta del suo idolo rimase sconvolto. Non riusciva a credere ai suoi occhi. Pensava che fosse tutto un sogno si stropicciò gli occhi ma quando li riaprì continuò a vedere il suo idolo davanti a lui.
-b-buongiorno- si affrettò a parlare per non sembrare un completo idiota.
-avrei bisogno di un giradischi.- si guardò intorno sorridendo.
-certo... Umh ha in mente un modello in particolare?- Ashton cercò di fare mente locale, per quanto gli fosse possibile.
-si, vorrei un modello che ricorda i vecchi giradischi.-
-okay... Abbiamo questo modello qua che viene intorno alle 600$ altrimenti ne abbiamo altri più convenienti. - cercò di mantenere un rapporto professionale anche se aveva davanti uno dei suoi più grandi idoli.
-quale mi consiglieresti? Insomma a rapporto qualità prezzo.-
- sicuramente quello che costa di più dato che ha delle casse migliori e la punta è molto migliore e più resistente. Ma anche questo qua.- indicò un piccolo giradischi, vecchio, ma in ottime condizioni. - che viene all'incirca 300/400$ è ottimo, certo è un modello molto vecchio, ha bisogno di molta più attenzione, ma è un ottimo modello.- sorrise al cliente, che ovviamente non era un semplice cliente.
-prendo quello più vecchio.- disse sorridendo e felice di aver trovato il giradischi che desiderava.
-perfetto glielo preparo mi può aspettare direttamente in cassa.- appena finì di parlare sparì nel retrobottega per prendere la scatola ma soprattutto per riprendersi. Appena tornò alla cassa, dopo aver preparato tutto e dopo aver fatto pagare Billie Joe Amnstrong prense coraggio e cominciò a parlare -scusi potre...- non riuscì a finire la frase che subito venne interrotto.
-non darmi del lei, chiamami billie.-
-okay..- sussurrò non credendo ancora al fatto che stava avendo una conversazione normale con beh, con lui.
-potresti autografarmi due CD?-
-certo!- disse passando il sacchetto ad un bodyguard, e prese il pennarello che gli aveva passato Ashton. Quest'ultimo andò a prendere due CD dei Green Day e glieli passò.
-come ti chiami?-
-Ashton.. Ashton irwin.L'altro potresti dedicarlo a Michael Clifford?-
Quel momento di estrema euforia, però, finì molto velocemente dato che in meno di due minuti Billie uscì dal negozio dove il ragazzo lavorava ormai da un anno.
Ancora incredulo per l'accaduto Ashton rimase incantato su quei due CD fino a quando la sveglia, del telefono, non gli ricordò che il suo turno era finito e che era arrivato il momento di chiudere il negozio e di tornare nella sua amata casa a continuare la sua vita di asociale nullafacente.
Mentre Ashton stava rendendo un giorno qualunque il giorno migliore della sua vita. Michael stava litigando con i suoi genitori, come era solito fare circa 5 volte al giorno.
-Michael non fare così! Scendi subito e non fare altre scenate da bambino. È una cosa che devi fare. Scendi e smettila.- sua mamma non voleva litigarci, ma era obbligata a farlo e lo faceva solo perché gli voleva un bene infinito e non sopportava vederlo stare così male.
-vaffanculo!- corse in camera sua sbattendo forte la porta. Si buttò sul letto e, come ogni sera, cominciò a fare il resoconto della giornata, e al ricordo di quel ragazzo così gentile e anche un po maldestro non poté far a meno di sorridere.
Come ogni sera doveva prendere le proprie pasticche. Così come lo doveva fare Ashton. Martina e sera ogni giorno. Odiavano entrambi prendere quelle pasticche perché non volevano essere dipendenti da quelle stupide cose brucia cervello. Molte delle volte erano apatici per ciò.
Certo allo stesso modo non ne potevano fare a meno dato che erano di vitale importanza nei maggiori dei casi.
Michael si addormentò pensando ad Ashton e pensando al atto che il giorno dopo sarebbe dovuto tornare a ringraziarlo nuovamente e per rendergli il favore. Anche se in cuor suo sapeva benissimo che aveva voglia di rivederlo dato che gli era rimasto talmente in testa da non riuscire a pensare ad altro.

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