Goodnight Mikey

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Ashton si girò per capire da chi venisse quella voce e si trovò davanti un ragazzo dai lineamenti asiatici.
-Tu sei?-
-Non è importante questo.- Disse con tono leggermente alterato.
-Okay... Se non le dispiace dovrei chiudere quindi...- Fece un cenno con il capo, invitando il ragazzo ad uscire, ma questo non perse un attimo per avvicinarsi velocemente e tirargli un cazzotto dritto nello zigomo destro, provocando in Ashtom un gemito di dolore.

-Ma che cazzo ti passa per la mente?- Michael sbraitò mentre faceva avanti e indietro per la piccola camera, mentre Calum era seduto sul letto con un labbro gonfio e con il sangue, ormai secco, intorno al naso e con una busta di piselli surgelati su un occhio.
Certo Ashton non era il tipo che si faceva prendere a cazzotti da sconosciuti senza un motivo valido.
Se solo Calum fosse stato sincero rivelandogli il motivo della propria visita, non avrebbe risposto così ma, molto probabilmente, si sarebbe fatto prendere a pugni, perché era quello che meritava, o almeno era quello che credeva di meritare.

-Inizialemnte volevo solo parlarci, volevo fargli un po' di paura, ma quando l'ho visto. Mi è salita la rabbia.- Mormora guardandolo. - Puoi fermarti? Mi metti ansia?!-
-No!- Lo sguardo di Mike era un misto tra felicità e disgusto, insomma aveva picchiato Ashton, si gli aveva fatto male, ma non se lo meritava, avrà avuto i suoi motivi per scrivergli quel messaggio.
-Mi dispiace.-
-Devi imparare a stare fuori dalle cose che mi riguardano, devo imparare a cavarmela da solo, non ci sarai sempre tu a farmi da angelo custode.- Sbottò Mike.
-Scusa... È che mi viene naturale farlo. Non voglio vederti nuovamente mezzo morto come quando ti aveva scaricato quella feccia.-
-Non succederà.- A quel punto Michael si fermò e abbracciò il suo migliore amico. -Grazie per preoccuparti di me, ma sono forte. Dico davvero.-

Calum annuì, anche se sapeva che non era vero. Michael era forte. Lo è stato per troppo tempo ma adesso non lo era più e lui si sentiva in dovere di stare con lui e proteggerlo da tutti i mali che potessero capitargli.
Aveva paura di perdere il suo migliore amico, e come dargli torto?!?
Era successo già in passato, era andato così tanto vicino a perdere il suo unicorno colorato e non voleva che riaccadesse, mai più.
Vedere il proprio amico in un letto di ospedale, incapace, per sua scelta, di non parlare, né mangiare, né muoversi, era stato un colpo al cuore e quel giorno si era ripromesso di fare di tutto e di più per allo stare bene e se questo implicava cazzottare qualcuno, ma sopratutto farsi cazzottare, beh l'avrebbe fatto senza esitazione.

-Adesso mr Clifford l'aspetta un buonissimo pranzo cucinato dal sottoscritto. No in realtà l'ha cucinato tua madre ma me ne prendo il merito io.- Lo guardò con un sorriso pieno di amore fraterno. - E non accetto un no come risposta quindi muovi il culo.- Si alzò sentendo il proprio stomaco brontolare ed entrambi risero.

Appena Mike ebbe davanti il cibo non poté far altro che sentire una stretta allo stomaco e vari conati di vomito, e si trattava solo di un po di pollo e delle verdure, niente di più e niente di meno.
Sentiva gli occhi di Cal puntati sulla sua esile figura mentre prendeva la forchetta e dopo aver giocato per un po' con il un pezzo di pollo si decise a masticare il primo boccone.
-È così orribile?- Gli chiese speranzoso.
-Si. Guarda quanto olio c'e... Per poi non parlare del grasso.- Piagnucolò mentre mangiava di malavoglia.
-Guarda che se preferisci puoi mangiare il mio piatto di pasta. Eh?- Tutto quello che ricevette in cambio fu uno sguardo disgustato.

Dopo finalmente 45 minuti di pura tortura per Mike, questo riuscì a finire finalmente il suo pranzo.

Ash quel giorno aveva deciso di passarlo in pista, dove poteva sfogarsi, appena arrivò lì tutti lo fermarono per salutarlo, come ogni volta che ci andava, e per chiedergli cosa avesse fatto alla mano, dato che era fasciata, e allo zigomo, dato che era ancora gonfio a causa del cazzotto che gli aveva tirato Calum, certo lui si era saputo difendere molto bene dato che aveva riportato solo in leggero gonfiore allo zigomo, la mano fasciata era dovuta a causa del forte cazzotto che aveva sferrato sul labbro del finto cinese.

CD // Mashton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora