Our first date?

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Ashton quella mattina si svegliò con in testa ancora le domande che pressavano per avere una risposta. La prima cosa che fece, ovviamente, fu quella di controllare il telefono.

Nessun nuovo messaggio

Quella scritta lo stava tartassando se l'era persino sognata quella notte. Aspettava con ansia, anche se dire ansia è riduttivo, una risposta dal ragazzo con i capelli colorati, controllò il telefono un milione di volte ma niente.

La solita scritta.

Le stesse domande.

Niente di nuovo. Il lavoro era il solito e lui stava aspettando solo una risposta, possiamo dire che era quella la causa di un Ashton insolitamente distratto e con la testa immersa nei suoi pensieri, anche se più che pensieri erano domande.

Quella mattina il riccio ci mise 1h per fare quello che solitamente faceva in un 20 minuti, non si ricordava niente.
Ricordava a stento dove andassero i CD e per servire i clienti si inceppò più di una volta, era come se fosse il suo primo giorno e le persone non tardavano a farglielo notare.

-È il tuo primo giorno?- Chiese una "simpatica" signora che Ashton in quel momento avrebbe voluto buttare sotto una macchina.
-Più o meno.- Disse Ashton stampandosi in faccia uno dei sorrisi più falsi che avesse mai fatto.
-Allora buona fortuna.- Dopo aver pagato, cioè dopo circa 20 minuti, sì perché Ashton ci mise 20 fottuti minuti per dare il resto alla signora e per aprire la cassa, la "simpatica" signora uscì dal negozio e a quel punto il riccio non potè far altro che tirare un gran sospiro di sollievo.
Controllò un'altra volta il telefono.

Nessun nuovo messaggio.

Era tentato nello scrivergli un'altro messaggio, ma forse non era il caso, sperava che ci fosse stato un motivo dietro quel silenzio assordante, che Ashton sperava che finisse il prima possibile.

Beh, in effetti un motivo c'era...
Michael quella notte dormì da Calum, dato che quest'ultimo aveva insistito talmente tanto per farlo rimanere a dormire da lui data la tarda ora.
Dopo chiacchiere, partite alla play decisero di andare a letto, quando Mike controllò l'ora l'ultima volta prima di giocare alla play e prima che il telefono gli si scaricasse erano circa le 2:34 di notte.

Dato che a Mike piaceva molto dormire, ma veramente tanto, e dato che non si lasciava spesso questo privilegio si svegliò solo dopo che Calum, dopo aver provato e riprovato a svegliarlo dolcemente, decise di buttarlo giù dal letto dato che non dava nessun segno di volersi svegliare.

Erano circa le 12:56.

-CAZZO CALUM SEI IMPAZZITO?!?- Si massaggiò le natiche, dato che era caduto di culo, con gli occhi ancora socchiusi.
-Non ti volevi svegliare.- Fece spallucce guardandolo divertito.
-Esistono modi più dolci di questo per svegliare una persona.- Lo guardò con uno sguardo che avrebbe intimidito qualsiasi persona tranne lui, insomma era il suo migliore amico e sapeva quando era veramente incazzato e quando no.
-Scusa principessa non pensavo che fossi così fragile.- Ridacchiò il moro provocandolo e in risposta ebbe solo un cuscino in faccia.

-Aggressivo il ragazzo.- A Calum era sempre piaciuto provocare il suo migliore amico e non avrebbe mai smesso di farlo.
-Cal!- Sentendo quelle parole non potè far altro che diventare paonazzo in viso. A quella vista, alla vista del suo migliore amico imbarazzato, non poté che sciogliersi ed abbracciarlo.
-Piccolo Mikey ti voglio tanto bene lo sai?-
-si.- Rispose velocemente. -Troppo affetto.- Si dimenò cercando di liberarsi dalla presa salda del finto asiatico. Quast'ultimo lo lasciò andare sbuffando.
-Ti preferivo quando eri carino e coccoloso e quando non mi rubavi il letto.-
- Io ti preferivo quando non avevi peli... Oh! Ma tu non li hai.- Ridacchiò.
-Ehi! Sono offeso adesso.-
-Scusa Cal ma se me le offri su un piatto d'argento come faccio a rifiutare queste battute? Comunque che ore sono?- Chiese sbadigliando e siracchiandosi mettendo in evidenza le ossa sporgenti del bacino e delle costole a Calum gli cadde l'occhio e anche non volendo non poté far a meno di fissarlo.

CD // Mashton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora