Capitolo 8

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Mi allontano di qualche passo dal gruppo.
-Pronto?- rispondo alla telefonata insicura.
-Salve lei è la signorina Sophia Smith?- chiede la persona al di là del telefono.
-Si sono io. Con chi parlo?-
-La chiamiamo dall'ospedale, sua sorella è stata investita, dovrebbe venire qui.-
Oddio. Le lacrime scendono e appena sento quelle parole il telefono mi casca dalle mani attirando l'attenzione dei miei amici. Mi guardano mentre velocemente riprendo il cellulare.
-Arrivo subito.- chiudo la chiamata e senza dare nessuna spiegazione comincio a correre ma vengo fermata da qualcuno che mi afferra il polso, mi giro e vedo Cameron con una faccia confusa.
-Devo andare all'ospedale, mia sorella ha fatto un incidente.- dico con voce tremante.
-Vieni, andiamo in macchina che facciamo prima.-
Mi prende per la mano e corriamo verso la macchina. Saliamo e partiamo a tutta velocità. Il viaggio è silenzioso, si sentono solo i miei singhiozzi. Non posso perderla. Solo all'idea mi prende un magone al cuore.
Arriviamo in ospedale, scendiamo e cominciamo a correre verso il centro informazioni.
-Kate Smith, l'hanno portata qui mezz'ora fa.-
-Secondo piano, stanza numero 208- risponde cortesemente la signora al bancone.
Corriamo verso l'ascensore ma vediamo che è occupata così decido di prendere le scale. Apro la porta rossa di ferro con il segno delle scale e comincio a salirle velocemente con Cameron che mi segue.
Dopo qualche minuto arriviamo al secondo piano e cerchiamo la stanza numero 208. Eccola lì. Corro verso la vetrata e la vedo stesa su un lettino attaccata a tanti fili tra cui uno è collegato ad una macchina che segna i battiti cardiaci.
Fa male vederla in quello stato, bianca e che lotta per restare in vita.
Incomincio a piangere e Cameron mi abbraccia.
-Ce la farà, non ti preoccupare.- dice Cameron stringendomi ancora più forte.
-È lei Sophia Smith?- mi chiede il dottore.
-Si sono io, come sta?- chiedo con la voce che mi trema, in realtà tutto il mio corpo trema.
-È in coma, non sappiamo se si risveglierà. Stava attraversando sulle strisce e una macchina all'improvviso è sbucata a tutta velocità e l'ha presa in pieno. Ha molti ematomi tra cui uno alla testa e se si risveglierà sarà un miracolo se si ricordasse di quello che è successo prima dell'impatto, e intendo i ricordi da quando è nata. Il conducente della macchina non si è fermato ma molto probabilmente era ubriaco.
Sia forte mi raccomando.- dice il dottore e se ne va.
Io rimango in mezzo al corridoio imbambolata per quello che mi ha detto il dottore.
-Vado fuori, devo parlare con i miei genitori.- dico a Cameron dolcemente.
-Okay. Se vuoi vengo con te.- dice sorridendo debolmente.
-Non ti preoccupare almeno se torna il dottore troverà qualcuno con cui parlare.-
-Okay ti aspetto qui.-
Esco dall'ospedale con le lacrime agli occhi.
Digito il numero di mia madre e spetto che mi risponda.
Uno, due, tre squilli.
Segreteria telefonica.
Provo a chiamare anche mio padre ma anche lui ha la segreteria telefonica.
Li richiamerò fra un po'.
Rientro dentro l'ospedale, mi reco al secondo piano e trovo Cameron alla finestra che guarda mia sorella.
-È venuto il dottore?- chiedo affiancandomi a lui.
-Si, ha detto che puoi entrare se vuoi.-
-Okay, allora vado. Tu vai pure a casa, per ritornare chiamerò un taxi domani mattina.-
-No resterò qui con te e dirò a mia madre che finché non tornano i tuoi genitori tu starai da noi.-
-No davvero non voglio disturbare e nemmeno essere un peso. Quindi vai pure a casa.-
-Okay, vado a casa, ti vengo a prendere domani mattina e ti porto a casa.-
-Non c'è bisogno, non ti preoccupare davvero. Chiamerò un taxi.- gli dò un bacio sulla guancia ed entro nella stanza dove c'è mia sorella.



Vi consiglio Only You di @Deep_Ocean_ . Uno dei protagonisti è Cameron Dallas. È una storia molto carina.

Spero via sia piaciuto il capitolo. 💕

Stay with me||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora