Capitolo 12

5.3K 191 4
                                    

Giorno della partenza.
Ci stiamo dirigendo verso l'aeroporto per andare alle Hawaii. Ieri sera abbiamo salutato i ragazzi e gli ho fatto conoscere Anna e Cloe. Abbiamo appena fatto il check-in e stiamo salendo sull'aereo. Mi siedo al mio posto e noto che fortunatamente è accanto al finestrino. Metto le cuffie ed ascolto 'Ex' di James TW e guardo fuori dal finestrino la città di Los Angeles che piano piano diventa sempre più piccola. Ad un certo punto Cameron si siede sul sedile accanto al mio.
-Che ci fai qui?- chiedo curiosa.
-Madison si è addormentata e io volevo stare con te.- dice sorridendo. Sorrido anche io e appoggio la testa sulla sua spalla. Ma poi ci ripenso. -Scusa non dovevo.- dico rimettendomi nella posizione in cui ero precedentemente.
-Perché non dovevi?- chiede.
-Perché se Madison ci vede si arrabbierà e io non voglio problemi.-
-Non ti preoccupare. Se ci vede avrò una scusa in più per lasciarla.-
-Perché vuoi lasciarla insomma all'infuori che il suo carattere poi è una bella ragazza.-
-Non mi piace più e poi mi sta troppo appiccicata.-
-Okay, ti dispiace se mi riposo un po'? Sai non ho dormito molto negli ultimi due giorni.-
-Okay però dimmi una cosa. Perché non hai dormito molto?-
-Ho un po' di problemi.- detto questo mi appoggio allo schienale, chiudo gli occhi e mi lascio trascinare nel mondo dei sogni.

--------
2 ore dopo
-Ehii piccola, siamo arrivati. Dai svegliati che dobbiamo scendere.-
Sentendo quelle parole apro gli occhi e piano piano mi alzo. Arrivati fuori dall'aereo ci avviamo tutti insieme al reparto delle valigie per recuperarle.
Appena le abbiamo prese, usciamo dall'aeroporto e prendiamo due taxi per recarci alla casa che i nostri genitori hanno affittato.
Durante il viaggio io e mia sorella commentiamo il paesaggio che scorre sotto i nostri occhi. Il viaggio non dura molto, dopo circa 20 minuti arriviamo e davanti a noi appare una magnifica casa a due piani con tanto di giardino ben curato e piscina. Ci avviamo dentro trascinando le nostre valige e ammiriamo la casa che è a dir poco meravigliosa. Salgo le scale per scegliere la camera e apro l'ultima porta in fondo al corridoio. Se non l'avete ancora capito sono una persona che, si mi piace stare in compagnia ma in certi momenti sento il bisogno di stare solo con me stessa.
Tornando a noi, la stanza è davvero bella, con le pareti bianche e blu notte con un letto matrimoniale al centro della stanza, una cabina armadio e il bagno "personale". La camera si affaccia su un balcone dove si può benissimo ammirare il sole che tramonta e le onde dell'oceano che si infrangono a riva. Torno dentro a casa di mia sorella.
-Ei Sophi vieni a vedere la mia camera?-
-Si certo- dico seguendola nella stanza accanto.
La sua stanza è simile alla mia soltanto ha le pareti bianche e lilla. Si siede sul letto e sospira.
-Mi sta veramente antipatica Madison-sono-bella-altro-che-io. È sempre a lamentarsi. Vero me che se dovesse rompere tanto io la butto fuor di casa a suon di calci nel culo.-
-Kate! Modera i termini.- dico con fare autoritario.
-Oh, senti quando ci vuole ci vuole.- dice con menefreghismo.
Ammiro mia sorella, non si fa tanti problemi e non ha paura di essere giudicata mentre io sono l'esatto opposto. Già, sono un po' timida con le persone che non conosco molto bene e questa cosa è peggiorata da quando... No ho cercato di dimenticarlo e non posso ripensarci proprio adesso. Equivale a mandare a farsi benedire tutte le promesse che mi sono fatta in questi ultimi tre anni.
-Bene io torno nella mia stanza per mettere in ordine le valigie.- dico.
-Okay a dopo.- dice Kate dandomi un bacio sulla guancia.
Torno in camera e cominciò a mettere i vestiti nell'armadio quando bussano alla porta.
-Avanti.-
-Ehi, tesoro noi andiamo un po' in spiaggia vuoi venire?- mi chiede mia madre.
-Si ma vengo fra un po', adesso voglio finire di mettere a posto qui.-
-Okay, ci trovi tutti in spiaggia. A dopo.- dice uscendo dalla stanza.
Torno a ciò che avevo lasciato prima che mia madre entrasse. Dopo mezz'ora ho finito e decido di ascoltare un po' di musica.

Cameron's Pow.
Quando vedo scendere la signora Smith senza Sophia mi rattristo un po'.
Mi sa che mi sono innamorato ma non lo so non avevo mai provato queste sensazioni.
Andiamo tutti in spiaggia tranne Sophia e Madison mi sta particolarmente appiccicata oggi. Non la sopporto quando fa così.
Dopo circa mezz'ora noto che Sophia non è ancora arrivata così decido di inventarmi una scusa per tornare a casa.
-Devo fare una telefonata importante a Nash perché dobbiamo organizzare la festa di compleanno a Taylor. Torno fra un po'.-
-Okay amore ma non fare troppo tardi.- dice dandomi un bacio casto.
Mi avvio verso la casa ed entro. Non sento nessuno movimento al primo piano così decido di andare direttamente in camera di Sophia.
Busso ma non risponde così decido di aprire. Entro e la trovo sul letto che dorme con le cuffie nelle orecchie.
È bellissima anche quando dorme. Si, mi sa che sono cotto ma il problema è che non so se ricambia.
Mi sdraio accanto a lei e la guardo finché dopo un po' si sveglia e apre gli occhi.

Sophia's Pow.
Apro gli occhi e vedo Cameron che mi sta guardando.
-Ei che ci fai qui? Non dovevi essere in spiaggia?- chiedo stiracchiandomi.
-Si ma poi ho visto che non venivi allora mi sono preoccupato e poi ecco...- dice imbarazzato facendo una pausa. -Ecco... Ehm...tutto è noioso se non ci sei tu.-
Io arrossisco.
Non mi avevano mai detto questo.
-Bene allora andiamo in spiaggia? Saranno tutti preoccupati per noi.-
dico per sdrammatizzare.
-Okay allora ti aspetto giù.- dice per poi uscire dalla stanza.
Prendo il costume della Triangl rosa e lo indosso. Poi metto un vestitino bianco e prendo gli occhiali da sole.
Dopo aver preso i sandali e la borsa per il mare scendo le scale per poi dirigermi all'ingresso.
Vedo Cameron appoggiato alla porta che appena sente il rumore dei miei passi alza la testa e mi sorride.
-Andiamo?- chiede sorridendo.
-Si.-
Usciamo dalla casa e la chiudo a chiave.
-Prima di andare in spiaggia mi potresti dire come mai hai reagito in quel modo l'altra sera quando eravamo a cena?-
E adesso che cavolo gli dico?
"No sai è che c'è una persona che mi perseguita e dice che vuole far male a mia sorella e se lo dico a qualcuno anche a te."
No così sarebbe ancora peggio.
-Non te lo posso dire però sappi che è per il tuo bene.- dico guardando per terra.
-Ma io voglio aiutarti se c'è qualche problema.- dice dispiaciuto.
-Non puoi mi dispiace. Quando sarà il momento forse te ne parlerò. Dai andiamo che altrimenti si preoccupano.-
-Okay ma sappi che io ci sarò sempre.- dice abbracciandomi.
Ricambio l'abbraccio e lo ringrazio.
Arriviamo sulla spiaggia e quando Madison vede Cameron gli corre incontro per poi saltargli addosso.
Io mi avvicino a mia madre che sta parlando con Gina.
-Eccoti finalmente.- dice mia madre.
-Lo so ma mi sono addormentata. Vado a fare due passi.- dico e prendo il cellulare con le cuffie. Cammino sul bagno asciuga mentre ascolto 'Faded' di Alan Walker e guardo l'oceano. Arrivo ad un pontile di legno e decido di sedermi sulla sabbia ancora calda.
Verso le 6:30 p.m. torno sotto l'ombrellone.
-Allora stasera che cosa facciamo?- chiede mia madre.
-Ho saputo che c'è una festa sulla spiaggia stasera, noi ragazzi potremmo andarci.- propone Cameron.
Bene così potrò conoscere qualcuno.
-Va bene allora voi ragazzi se volete andare, andate pure.- dice mio padre.
-Noi invece potremmo andare in centro.- chiede mia madre rivolgendosi ai Dallas.
-Aggiudicato.-risponde la signora Dallas.
-Io vado a prepararmi altrimenti non faccio in tempo.- squittisce Madison prendendo la sua roba.
Dopo un po' torniamo tutti a casa per cenare e prepararci.

Spazio Autrice:
Spero vi sia piaciuto questo capitolo. Alla prossima💕

Stay with me||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora