-La zia mi ha chiesto se domani vuoi andare da lei per starci tutta la settimana dello spring break. Ti va?- mi chiede mia madre mentre pranziamo.
-In verità avevo già fissato con i ragazzi per andare una giornata a Santa Monica, dille che mi dispiace davvero tanto.- rispondo. Mia madre annuisce e continuiamo a mangiare la pasta con salsiccia e stracchino guardando la TV.
Oggi sono tornata un'ora prima da scuola visto che la professoressa di fisica era assente.Da Cloe💕:
Stasera ci ritroviamo tutti a casa mia. Vieni anche tu vero? Alle 9 p.m. ti passa a prendere Cameron.A Cloe💕:
Certo, a stasera❣️-Stasera vado a casa di Cloe okay?- chiedo speranzosa.
-Certo.- risponde mentre prende entrambi i piatti per metterli nel lavandino e mangiare il secondo, che consiste in würstel e patatine.
Aggiungo un po' di maionese e poi mi gusto il pranzo.Dopo aver aiutato mia madre a sparecchiare la tavola, vado in camera per studiare le materie per il giorno che rientriamo.
Apro il diario e leggo quello che devo fare.Dopo aver studiato tutto e ricopiato gli appunti più ordinatamente sul quaderno ad anelli, mi stendo sul letto per guardare un po' i social network.
Dopo un po' decido di ascoltare la musica così prendo le cuffie dal comodino e mi alzo dal letto per avvicinarmi alla vetrata. Mi siedo sulla poltroncina e osservo il tramonto che viene un po' coperto dalle varie palme che ci sono per le strade di Los Angeles.Quando ero piccola mi piaceva passeggiare per quelle strade costeggiate dalle villette e con una fila di palme altissime piantate sul bordo del marciapiede. Questo luogo mi trasmetteva tranquillità anche perché difficilmente passavano delle macchine e l'unico rumore era il canto degli uccellini.
Verso le 7:30 p.m. mio padre torna da lavoro così scendo in cucina per cenare con la mia famiglia.
Trovo mia madre ai fornelli, che sta preparando il suo solito risotto ai funghi.
Mi reco in bagno per lavarmi le mani e per il corridoio incontro Kate , che appena mi vede mi abbraccia.
Dopo il suo caldo abbraccio andiamo insieme in sala da pranzo, ci sediamo ai nostri posti e aspettiamo che la cena sia servita, raccontandoci i vari fatti successi in questa giornata monotona e noiosa.
-Allora ragazze com'è andata la vostra giornata?- ci chiede mio padre mentre si siede alla mia destra.
-Bene.- rispondo mentre Kate fa spallucce continuando a mangiare la sua porzione di risotto che ha nel piatto.Nonostante io e la mia famiglia non siamo legati da un vero e proprio legame di sangue, li chiamo ugualmente mamma e papà perché comunque sono le persone che si sono prese cura di me quando ne avevo bisogno e mi hanno aiutato a crescere bene. Gli devo davvero la vita, hanno fatto di tutto per aiutarmi anche se il nostro legame è vincolato da un foglio con i dati dell'adozione.
Dopo aver mangiato anche il secondo, costituito da una cotoletta di pollo e insalata mista, aiuto mia madre a sparecchiare la tavola visto che stasera è il mio turno.
Poi vado in camera per mettermi un paio di jeans neri strappati sul ginocchio, una t-shirt bianca con il logo dell'adidas nero e sopra un cardigan abbastanza pesante. Indosso anche le Adidas superstar
e poi vado in bagno per ritoccarmi il trucco.
Lego i capelli in una mezza coda con un laccino nero, prendo il cellulare e proprio mentre scendo le scale, il campanello suona.
-Ciao caro, come va?- lo accoglie mia madre alla porta.
-Bene grazie, tu?- già, ormai mia madre e Cameron si danno del tu, d'altronde è pur sempre il mio ragazzo.
-Bene, Sophia dovrebbe scendere a momenti.- dice mentre scendo gli ultimi due scalini.
-Eccomi.- dico andando verso di lui e scoccandogli un bacio sulla guancia.
Dopo aver salutato la mia famiglia usciamo di casa per poi montare in macchina.
Durante il breve viaggio per andare a casa di Cloe, ascoltiamo un po' di musica trasmessa alla radio.
-Ciaooo.- dice Cloe aprendo la porta mentre io e Cam scendiamo di macchina.
È una situazione molto strana.
Cam è più silenzioso del solito.
Cloe è un po' troppo agitata.
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Stay with me||Cameron Dallas
FanfictionTRATTO DALLA STORIA. Mi guardo allo specchio e dentro di me mi chiedo che cosa ho fatto di male per meritarmi questo. In quel momento la porta si apre interrompendo le mie domande interiori. Mi giro vedo Cameron in piedi che mi guarda. -Chi è qu...