È ora di pranzo e io, Dakota e Shep ci dirigiamo in mensa.
Le prime ore sono state noiosissime perché il nostro prof.di storia ci ha parlato dei faraoni e delle mummie anche se credo che lui stesso sia una mummia.
Dei ragazzi nuovi non si è vista neanche l' ombra e a dirla tutta è meglio perché hanno qualcosa di inquietante.
Almeno, da quanto dicono le voci che girano.Dicono che è un gruppo formato da quattro ragazzi e tre ragazze e che se ne stiano sempre per i fatti loro, non hanno nessuna voglia di socializzare.
E, per quanto riguarda me, non ho voglia di farci amicizia. Non per male, ma nemmeno li conosco.
"Devo riuscire a parlarci."
"Smettila."
Dakota si è impuntata che, essendo la direttrice del giornalino scolastico ed essendo ora di pranzo, debba andare da loro per socializzare e conoscerli. Ma da quanto abbiamo sentito, non penso che loro sarebbero felici di un'intervista.
Dakota tutta emozionata continua: "Ti rendi conto che, sempre se riuscirò a parlarci, mi aumenteranno i crediti? Dai Alex, è una grande possibilità!"
"Non penso a loro importi." Faccio una smorfia posando il vassoio sul tavolo.
"Sinceramente lo penso anch'io." Dice Shep sedendosi di fronte a noi.
"Pensatela come vi pare, io ho bisogno di una piccola intervista, non posso sprecare questa opportunità." Lo dice come se fosse la cosa più importante al mondo, voglio dire... A chi interesserebbe uno scoop su dei ragazzi scorbutici e anti sociali?
"Allora vai." La incoraggio indicando il tavolo dove sono seduti.
"Vado." Si alza piantando le mani sul tavolo sollevandosi. Ma appena si incammina la sua espressione facciale cambia, da entusiasta a... Preoccupata?
"Alex, ti prego vieni con me!"
Cosa?
"Perché dovrei?" Abbasso le sopracciglia guardandola interrogativa.
"Per favore, mi vergogno un sacco!" Mi prega avvicinandosi.
"Io non c'entro niente e non faccio parte del giornalino della scuola." Le faccio notare mangiando.
"Non parlerai, dovrai solamente stare al mio fianco e rassicurarmi."
"Dakota, non penso sia..."
"Grazie mille!" Mi prende un braccio strattonandomi e faccio in tempo a guardare Shep che in risposta alza le spalle.
Scuoto la testa e cerco di liberarmi dalla sua presa. "Dakota, smettila, dai Dakota..." Continuo a ripetere ma inutile perché già siamo arrivati al loro tavolo. Mi blocco immediatamente fissandoli.
Come avevano detto, ci sono tre ragazze, una rossa e due more che ci squadrano dalla testa ai piedi. Cosa abbiamo di male?
Accanto a loro due ragazzi, uno dai capelli corvini e uno dai capelli ramati entrambi con la carnagione scura.
Sono identici, penso siano gemelli, l'unica differenza sono i capelli.Dall'altra parte del tavolo c'è un ragazzo biondo, con alcuni tatuaggi e un piercing sul sopracciglio che ci guarda con aria divertita. Più in là è seduto un ragazzo moro con gli occhi nocciola. Ha l'aria familiare, ma non so dove l'abbia visto...
Tutti ci fissano e io mi sento tremendamente a disagio.
"Avete bisogno di qualcosa, tesoro?" Il ragazzo biondo parla con un sorriso malizioso.
"V-veramente volevamo solo farvi una piccola intervista per il giornalino della scuola..." È la prima volta che vedo Dakota in imbarazzo e quasi impaurita, di solito è sempre sicura di sè quando deve lavorare per il giornalino.
"Potrei chiamarti stasera e fare tutte le interviste che vuoi."
Vedo la ragazza mora alzare gli occhi al cielo e assottigliare gli occhi verso la mia migliore amica.
"Piantala, Davis." Lo rimprovera il ragazzo con i capelli colorati.
"Era solo un suggerimento." Alza le spalle con noncuranza.
"Ragazze forse ora non è il momento adatto, ci faremo trovare noi per scambiare qualche parola." Il ragazzo dall'aria familiare finalmente parla guardando prima noi e poi i suoi amici.
"O-oh, va bene, allora... Domani potreste farvi trovare in biblioteca?" Dakota comincia a giocherellare con le sue dita.
"Mi farò trovare io, e ti darò tutte le informazioni che vorrai." Il ragazzo biondo, Davis, ammicca.
"Lasciatelo stare, non sa proprio cosa vuol dire smetterla."
"Sto solo conversando."
"Con lei?" La ragazza rossa cerca di soffocare una risata prima che l'altra le dia una gomitata sul braccio.
"Allora, ci si vede."
Dakota agita impercettibilmente la mano come per salutare mentre io sto al suo fianco zitta e ferma come tutto il tempo della loro "conversazione".
Guardo un'ultima volta il ragazzo a me familiare e lo sorprendo a guardarmi.
All'improvviso ho una strana sensazione addosso, qualcosa mi dice di averlo già visto ma non riesco a ricordare dove...
Io e Dakota ritorniamo al nostro tavolo in silenzio.
"Allora? Nuove amicizie?" Shep mangia un altro boccone di quel che ha già nel piatto.
"Sono degli stronzi!" Sussurra Dakota imbronciata. "Soprattuto quel Davin, David, Davie... Come è che si chiama?"
Mentre i miei due migliori amici continuano a parlare, giro lo sguardo verso il gruppo dei nuovi arrivati. Stanno bisbigliando tra loro e dalle loro facce posso capire che stanno parlando di qualcosa di davvero importante.
E trovo il ragazzo con gli occhi color nocciola che mi fissa.
Io distolgo subito lo sguardo.D'altro canto, ho ancora addosso questa strana sensazione e spero non sia causata da lui.
Cerco di non farci molto caso mentre Dakota mi richiama. "Alex."
"Mhh."
"Cosa stai guardando?"
"Niente." Sospiro spostando la conversazione su un altro argomento.
~ciao a tutti!!!~
Eccoci qui con il secondo capitolo...e beh spero vi piaccia!!!
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My Beautiful Monster
Teen Fiction"due occhi gialli...poi il buio..." DALLA STORIA: A:"smettila di fuggire" J:"non posso" A:"Si che puoi... J:"NO... Non posso io sono un MOSTRO" A:" il mio bellissimo mostro!"