7. Josh

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La voglia di alzarmi dal mio letto stamattina è pari a zero. In realtà, oggi non ho voglia di fare proprio nulla.

Dopo quello che è successo ieri vorrei solo stare a casa e dormire per tutto il giorno, ma non posso rinunciare a un giorno di scuola in questo modo,  devo riuscire a superare l'anno.

Sorpasso il cancello della scuola ed entro nel cortile. Mi guardo intorno cercando Dakota o Shepley ma non li vedo da nessuna parte, così mi dirigo all'interno.

Saluto qualche compagna dei miei corsi e vado verso l'armadietto. Una volta arrivata lo sblocco e prendo alcuni libri per le prossime ore tenendoli in mano... Non penso di riuscire a sopravvivere a due ore di chimica.

Prendo il telefono digitando un messaggio sia a Shepley che a Dakota chiedendo dove si trovino mentre mi avvio verso le scale.

Avendo il viso abbassato sul telefono vado a scontrarmi con qualcuno e i libri volano per terra.

Resto in equilibrio su una gamba sola e, quando sto per cadere, qualcuno mi afferra un braccio rimettendomi in piedi.

Alzo lo sguardo scacciando i capelli dal viso con uno sbuffo vedendo un ragazzo che non ho mai visto. È moro con gli occhi di un verde brillante.
Caspita...

"Ehi." Sorride gentilmente lui.

"E-Ehi..." Saluto. Sposto lo sguardo a terra per vedere i miei libri e i suoi mischiati. Che figura...

"Mi dispiace..." Mi affretto ad abbassarmi per raccoglierli. "Non volevo, insomma, non volevo farti cadere i libri, non l'avrei mai fatto..."

"Tranquilla, solo... Cerca di stare più attenta." Si abbassa anche lui. Annuisco come per dargli ragione.

"Comunque, io sono Josh." Ci rialziamo dopo aver preso tutti i libri.

"Alex." Stringo la sua mano.
"Non ti ho mai visto da queste parti..."

"Sì, mi sono trasferito da qualche giorno. I miei hanno traslocato qui per lavoro, quindi... Eccoci qua."

"Uh, figo..." Prima che possa dire qualcos'altro la campanella suona avvisandoci dell'inizio della prima lezione. "Scusa, devo andare. Ci si vede in giro."

Ridacchia per la mia evidente fretta. "A dopo."

Non so perché, ma quel ragazzo ha qualcosa di interessante... Non è solo gentile, ma è anche carino. Voglio dire, lo sguardo che ha... È rassicurante.

Arrivo in classe trovando Shepley seduto vicino al mio banco.

Poso lo zaino accanto a me sedendomi. "Dakota?"

"Ancora non si è ripresa." Mordicchia il tappo della penna.

"Buongiorno, ragazzi." Il professor Peterson, l'insegnate di letteratura, fa il suo ingresso in classe.

E che un'altra fantastica giornata cominci.

                          *****

La giornata passa troppo lentamente e finalmente ci ritroviamo ad ultima ora.

Io e Shepley arriviamo in classe e posiamo gli zaini a terra come al solito.

Vedo il ragazzo di stamattina, Josh, varcare la soglia della porta con un sorriso sul volto.

Giro la testa vedendo alla mia sinistra un banco vuoto. E, ironia della sorte, dove va a sedersi lui? Nel banco alla mia sinistra.

Posa lo zaino girandosi e sorridendomi. È così gentile e carino...

Ricambio il sorriso notando Jason all'ultimo banco che guarda strano sia me che lui, come per dirmi "Cosa stai facendo?"

Ignoro il suo sguardo e appena il professore entra in classe, apro il quaderno pronta a prendere appunti.

Cerco di non guardare alla mia sinistra per non sembrare una stalker, ma è davvero impossibile staccargli gli occhi di dosso.

"Buongiorno ragazzi, silenzio , per favore. Oggi accogliamo un nuovo membro del corso, Josh Stewart. Le auguro una buona permanenza in questa scuola." Il professore ci informa sorridendo falsamente.

Vedo Josh fare un cenno col capo e subito dopo inizia la lezione. Nella stanza cala il silenzio e il professore si gira per scrivere alla lavagna.

"Ehi." Sento dire sottovoce... Josh.

"Ehi." Sussurro in modo che il professore non ci rimproveri.

"Ciao." Agita leggermente la mano.

Mi trattengo dal ridere. "Ciao."

"Come va?"

"Tutto bene, tu?"

"Tutto a posto, è tanto che non ci si vede..."

"Abbastanza..." Ridacchio

"Johns, vedo che ha fatto amicizia col nuovo arrivato..."

A distogliermi dalla nostra conversazione è la voce del professore, e dalla sua faccia posso capire che è abbastanza infastidito.

"Sareste così gentili da riferire al resto della classe l'argomento della vostra, cosiddetta, conversazione?" Alza un sopracciglio, aspettando una risposta da parte di entrambi.

Abbasso lo sguardo imbarazzata, soprattutto dagli sguardi che gli altri studenti ci stanno rivolgendo. Specialmente per lo sguardo attento di Jason.

Josh alza la mano come per dichiararsi colpevole. "Colpa mia, professore. L'ho distratta io."

"Che cavaliere. Bene, spero non si ripeta durante la lezione, né mai."  Assottiglia gli occhi, poi ritorna a scrivere.

Io e Josh ci guardiamo ancora una volta cercando di non ridere. Ci conosciamo solo da stamattina, ma è da quando ci siamo scontrati che si sta comportando in modo incredibilmente carino con me.

Sento ancora gli occhi di Jason su noi e cerco, ancora una volta, di ignorare la sensazione.

Per nostra fortuna, l'ora passa velocemente e arriva l'ora di pranzo. Raccolgo le mie cose e intanto aspetto Shepley dirigendomi a mensa.

Mentre cammino per il corridoio, sento qualcuno chiamare il mio nome.

"Alex!"

Mi giro vedendo Josh tenere la porta con una mano e correre verso me.

"Uhm, stamattina, quando ci siamo scontrati, ho preso per sbaglio il tuo libro di matematica..."

"Uh, sì, grazie mille." Sistemo lo zaino sulla spalla e prendo il libro dalle sue mani.  "Allora, ciao." Mi giro velocemente.

Poi, ad un tratto, un'idea mi attraversa la mente.

"Josh!" Mi giro urlando.

Si gira anche lui.

"Ti andrebbe di pranzare con noi?"




~ciao a tutti!!!~
Spero che la storia vi stia piacendo e se volete lasciate un commento o una stellina. :)

HAKUNA MATATA!!!

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