Sono passati tre giorni da quando ho ascoltato la loro conversazione, tre giorni in cui ho cercato di convincermi che mi stavo preoccupando per niente e che probabilmente avrò sentito male. Ma, invece, ho sentito benissimo e la cosa che più mi tormenta è il fatto che Jason, il ragazzo a me familiare, sappia dell'incidente con i miei genitori.
E continuo a chiedermi, come sa cosa è successo quel maledetto giorno? Hanno detto di essersi trasferiti qui da poco, quando l'indicente è stato qualche mese fa... Perché dovrebbe saperlo?
E, a quanto pare, non è l'unico...
"Quindi è lei?"
"Credo proprio di sì."Forse mi sto solo preoccupando troppo ma quelle parole le hanno detto subito dopo che me ne sono andata.
Non voglio pensarci, altrimenti rischierò di impazzire.
Penso anche di aver trovato una soluzione: stare il più lontano possibile da lui e dal suo gruppo. Se sanno qualcosa, potranno certamente parlarne a qualcuno senza problemi, e io non voglio che quel qualcuno sappia cosa sia successo. Quindi starò alla larga da loro, non creando nessun problema.
Metto altri libri nello zaino preparandomi ad un'altra fantastica giornata di scuola.
Poso lo zaino sulle spalle e corro sotto salutando nonna e Chris. Per stamattina salterò la colazione, ho lo stomaco chiuso, suppongo per quello che sta succedendo.
La giornata a scuola procede, per mia sfortuna, lentamente. Tra un'ora di storia e due di biologia mi ritrovo in mensa seduta accanto Shepley. Dakota non è venuta a scuola anche oggi, alla fine era vero che stava male.
E se lei avesse fatto l'intervista al posto mio, le cose sarebbero diverse? Sì, loro non avrebbero tirato fuori quella strana conversazione e io ora non sarei qui a farmi domande a cui non posso rispondere.
Jason e gli altri sono seduti al solito tavolo. Oggi non mi sono imbattuta in nessuno di loro, non ancora almeno. E spero non capiti.
"Ehi, Alex." Shep mi dà una gomitata. "Sei strana, è successo qualcosa?"
Giro la testa verso lui dandogli la mia completa attenzione. "No, niente in particolare..."
"Sicura? Sai che se c'è qualcosa che ti disturba puoi parlarmene, vero?" Alza le sopracciglia come ad invitarmi a raccontargli tutto.
"Sì, lo so, grazie." Rigiro con la forchetta il purè di patate nel mio piatto. "In realtà..." Comincio a dire. "Ieri è successa una cosa abbastanza strana."
"Cosa di preciso?"
"È come se Jason e il suo gruppo mi conoscessero già." Non voglio raccontargli tutti i particolari, mi prenderebbe per matta e non sono ancora sicura di quello che ho sentito. Oppure sì...
"Chi è Jason?"
"Quel ragazzo là." Lo indico con la forchetta stando attenta a non farmi notare. "Ieri abbiamo fatto un'intervista in biblioteca, per Dakota, e quando stavo per andarmene, li ho sentiti parlare di me..."
"Sei sicura di quello che hai sentito?"
"Sicurissima." Annuisco. "E..." Mi avvicino ancora di più a lui, come se stessi per confidargli il mio più grande segreto. "So che mi prenderai per pazza, ma mentre eravamo lì, di fronte la biblioteca, ho visto i loro occhi illuminarsi."
"Illuminarsi?"
"Sì. Si sono tipo... Schiariti. All'improvviso. Sembrava brillassero."
Shep mi guarda come se fosse incerto sul credermi o no e non posso dargli torto, se qualcuno mi raccontasse cose del genere non gli crederei neanch'io.
STAI LEGGENDO
My Beautiful Monster
Fiksi Remaja"due occhi gialli...poi il buio..." DALLA STORIA: A:"smettila di fuggire" J:"non posso" A:"Si che puoi... J:"NO... Non posso io sono un MOSTRO" A:" il mio bellissimo mostro!"