Passo Falzarego

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Muscoli tesi
Affondo sulla neve
Gli scarponi infangati:
Montagne dalle cime zuccherate
E boschi umidi e insidiosi
Mi aspettano.
Il sole riflette la sua luce
Sul candido manto,
Acceca, fa male:
Ma ciò non posso fare a meno
Di amare
Alla follia. Chiudo
Gli occhi, inspiro
Pienezza di aria
Pungente. Il sapore
Di neve immacolata
Sarà una delle cose
Che rimarrà impressa
E quanto, seppur fredda,
Mi scaldi il cuore.

Su questi sentieri
Svelti piedi di uomini
Dai passi affannati
Han corso:
Si chiamavan soldati.
Gioco a palle di neve
Con me stesso,
Han giocato pure loro
Una volta
A un gioco simile:
Si chiamava guerra.
Scivolo sullo sciolto
Ghiaccio di giugno e rido;
Anche loro
Una volta sola
sono scivolati,
Caduti nelle mani del nemico
Non han più vista la luce
Anche loro han riso:
Per disperazione.
Quante trincee han vissuto.
Quanti sono caduti
Sulla bianca distesa
Macchiata di rosso
Rigata di nero
Del passo in cui cammino.

7 giugno 2016

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