Inverno mare

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Orma su orma
Deformo la dorata sabbia
E il vento i capelli carezza
E la pelle
E l'agitate acque.

Dietro di me l'amarezza
Di una vita agra e fredda
Ma più ti rimiro, o mare,
Più ho la certezza
Che sia valso il mio tempo
Inutile, e questa zavorra.

Le onde sciacquano
L'anima mia che giacque
In te, che rifletti il cielo
E fluida scappa dalla gabbia
Dove prigioniera era soltanto.

E il mio cuore affranto
Rivela segreta bellezza,
E la tua vista suscita, o mare,
Un soave sorriso nel pianto.

Vorrei tuffarmi e nuotare,
Lasciarmi dietro ogni rimpianto
Nel tuo azzurro gelo...

O forse lasciarmi annegare.

Raggiungere il tuo fondale

Respirarti fino a soffocare,

Trovare in te la pace abissale.

23 gennaio 2017

Debolezze di terremotiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora