~Capitolo Otto~

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Quello stesso pomeriggio, dopo le lezioni, Adrien dovette andare alla lezione di scherma e di cinese. Un'ora a lezione, la scuola finiva alle due. Con il tempo impiegato per raggiungere la palestra e per tornare a casa, dove lo spettava l'insegnante privato di cinese, finì il tutto alle quattro e mezza.

<<Dalle quattro e quarantacinque alle cinque e mezza hai un servizio fotografico a Place du Chatelêt, e poi mezz'ora di..>>

<<Nathalie, potremmo rimandare il servizio fotografico a domani?>>

Chiese la ragazza, interrompendola. La donna guardò la ragazza con una scintilla di preoccupazione negli occhi sempre calmi.

<<Ma signorina, gli impegni di domani sarebbero tutti da rifare.>>

<<Puoi togliere dalle mie due ore libere del mercoledì i quarantacinque minuti del servizio fotografico, così non intaccherebbe gli altri impegni.>>

Disse la bionda, convincendo la segretaria. Così Adrien guadagnò un'ora libera.
Una volta lasciata sola in camera, si mise le scarpe, prese la sua tracolla e sgattaiolò fuori.

***

Marinette era tornata a casa ed era crollata sul letto per un'ora, poi si era svegliata e, sotto le prediche di Tikki, cercò di fare i compiti, dopodiché si concentrò sulla ricerca del supercattivo.
Il suo lavoro venne interrotto da sua mamma, che all'improvviso entrò in camera sua attraverso la botola e fece spaventare Marinette.

<<Mari ha visite!>>

Annunciò entusiasta sua madre. Marinette la guardò confusa, poi scese tranquillamente le scale seguendo sua madre, ma si bloccò sull'ultimo gradino.

<<Ciao Marinette.>>

Disse amichevolmente Adrien, con le mani giunte sul ventre.

<<A-a-adrien! Che c-cosa qui fai ci? V-voglio dire, c-che ci fai q-qui?>>

Chiese Marinette, gesticolando in completo panico. La madre le sorrise e il padre prese la manina di sua moglie.

<<Ha detto che è il tuo nuovo insegnante di cinese. È un gesto molto gentile da parte sua! Magari quest'anno potremmo andare in Cina tutti insieme!>>

Sabine era entusiasta all'idea di andare in Cina a vedere i suoi parenti insieme anche a suo marito e a sua figlia. Poche volte Tom e Marinette hanno visto i loro parenti dalla Cina, e solo attraverso la webcam, dato che Marinette non se la sentiva di andare in Cina e non poteva rimanere sola, quindi succedeva che Sabine andava da sola e Tom badava a Marinette.

<<E-ehm... c-c-certo... sa-sali su...>>

Disse Marinette, facendo impacciatamente segno ad Adrien di salire. La ragazza sorrise ai due adulti e seguì Marinette fino alla sua stanza. Si guardò intorno: la stanza era molto, molto più piccola della sua, ma era più accogliente, più famigliare, più calda.

<<Prego, accomodati..>>

Disse timidamente Marinette, cercando di non guardarlo negli occhi. La bionda lo ringraziò e si sedette composta sulla chaise longue. Il ragazzo prese coraggio e si girò, cercando di guardare negli occhi la bella ragazza dalle iridi verdi e brillanti.

<<Perché sei venuto? Cioè, venuta.>>

Disse Marinette, correggendosi subito. La ragazza si morse il labbro. In realtà, adesso che ci pensava, neanche lei sapeva perché aveva cambiato i suoi programmi solo per venire da Marinette.
Adrien sorrise dolcemente al ragazzo, stringendo con una mano la sua tracolla azzurra.

<<Volevo ringraziarti, per... ciò che è successo a scuola, con Chloé.>>

Le sue parole erano sincere, era davvero grato del suo gesto. Da un bel po' Chloé si comportava in modo strano, si avvicinava spesso, era molto più affettuosa e gli dava fin troppi baci sulla guancia, per non parlare dei tentativi di dargliene sulle labbra. Questi atteggiamenti lo intimidivano, ma almeno quando era un maschio era capace di controllarla, almeno minimamente. Adesso che era una ragazza alta poco più di un metro e sessanta non poteva fare quasi niente contro il metro e ottanta di Chloé, a parte cercare di sgusciare fuori dalla gammbia che creava quando la metteva all'angolo.

<<Vorrai dire Claud!>>

Disse Marinette, ripetendo la frase di Alya. Aveva pensato che se si fosse comportata come lei magari si sarebbe comportata in modo più civile. Adrien rise, divertito, facendolo arrossire.

<<Allora, dato che sono qui, posso insegnarti un po' di vocaboli.>>

Adrien gli sorrise e prese un libro dalla tracolla. Era un mattone, spesso e grosso, con vari segnalibri fluorescenti, la copertina lucida e bianca con decori rossi, e quando lo aprì, Marinette notò anche che ogni pagina era piena di post-it.

<<Dev'essere difficile il cinese.>>

Commentò Marinette, quasi sussurrando, e prendendo coraggio e autocontrollo si sedette accanto alla ragazza, la quale scrollò le spalle.

<<Nah. Mica tanto, una volta imparate le basi e i mille mila ideogrammi.>>

Entrambi ridacchiarono, poi Adrien iniziò a sfogliare le pagine in cerca di quella giusta.

***

Ti sei vendicata su Chloé Bourgeois, adesso portami i miei miraculous.

<<No. La mia vendetta non è ancora finita, il dolore emotivo fa più male di quello fisico, e voglio che lei soffra davvero, come ha fatto con me.>>

Silenzio.

Puoi fare male ad una persona a cui tiene.

<<È questo il problema, lei non ama nessuno! Tranne... Sabrina.>>

Un ghigno si formò sulle sue labbra rosa e blu, la luce fioca di una candela illuminava la stanza e il suo viso, rendendolo inquietante. Era pronta ad iniziare la sua vendetta.

A.a. ecco l'ottavo capitolo, dove c'è so much Adrienette e un "aggiornamento" sui piani di Tomboy mentre i nostri eroi(?) socializzano un minimo. Cosa farà Tomboy a Sabrina? Boh, non lo so nemmeno io XD nah scherzo, ma, seguendo gli insegnamenti del gran maestro Astruc: no spoiler. Eh. u.u
Adesso torno a finire la trilogia di Hunger Games, nonostante mi sia spoilerata da sola il finale -_- evviva me. Ciauu!

Lordbug & Chatte NoireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora