capitolo 3: derubati!

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Finalmente Nicolas aveva dato la scossa al loro rapporto. Era calata la notte e un improvviso vento gelido e pungente avvolse i due ragazzi - è meglio ritornare all accampamento - disse Nicolas accarezzando dolcemente il viso di Rose - Nicolas le notti si stanno facendo sempre più gelide... che ne dici di partire? - il ragazzo si mise a osservare la luna e dopo l'ennesimo brivido di freddo annuì. I due ragazzi si alzarono velocemente e andarano all accampamento a prendere le loro cose ma, quando arrivarono esso era distrutto. - cos'è successo qui?! - urlò Rose prendendo un lembo di stoffa rimasto a terra - probabilmente vagabondi - disse Nicolas accovacciandosi guardando le impronte dei ladri - mi hanno rubato tutto! Tutti i miei soldi! Le mie foto! Il mio tutto! - improvvisamente Nicolas fece cenno a Rose di stare zitta - forse non siamo soli come crediamo - disse sussurando il ragazzo - ma dai è solo il v... - Rose fece in tempo di finere la frase che una mano sudicia, grondante di olio per macchine a altri liqui indefiniti , le tappò la bocca e la immobilizzò - lasciatela andare! - urlò Nicolas mettendosi in posizione di difesa, fortunatamente il ragazzo era pienamente capace di lottare e di uscirne vincitore o almeno Rose sperava ciò. Con una mano l'uomo che l'aveva immobilizzata iniziò a tastare il corpo della giovane ragazza. Rose sperava con tutta se stessa che quella fosse una improvvisata e rozza perquisizione, la ragazza già aveva vissuto quell' incubo con Malcom Young : il fratello pazzo di Nicolas. Rose voleva reaggire voleva dare un calcio nelle palle a quell uomo e massacrarlo di botte per quello che stava facendo ma...era paralizzata dalla paura, dove era finito il suo coraggio?
Improvvisamente si senti un forte e fragoroso sparo, Rose fu intontita da quel forte rumore. Il suo sguardo si fisso su Nicolas che ancora con occhi spalancati dalla paura pian piano si accasciò a terra - l...l... lasciatela - disse prima di cadere a terra inerte. Il corpo del ragazzo fece un tonfo, un tonfo che per Rose significava morte . La ragazza in quel momento presa da un incontrollabbile furia diede un calcio ai genitali dell uomo e balzò sul secondo iniziando una lotta dai risultati abbastanza ovvi : come poteva una adolescente minuta cresciuta in una agiata città vincere la battaglia contro un ladro abbituato a vivere in strada? L'uomo era nettamente in vantaggio fin quando Rose, con uno scatto fulmineo, prese la pistola dell uomo e gliela puntò contro. La partita si era riggirata, Rose adesso teneva il coltello dalla parte del manico e il destino di quei miserabili era tutto nelle sue mani. - ti prego, non sparare noi - Rose fissò attentamente i due uomini, non erano americani o almeno a lei pareva così, avevano una carnagione bianca ma non troppo e avevano lunghi capelli castani - non vi farò del male se mi aiutate a guarire il ragazzo a cui avete sparato e se ci ridate indietro le nostre cose - ringhiò Rose minacciosa - mai! - dissero i due uomini in coro, così Rose fece leva sul grilletto e...

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