Capitolo 10: lo strano edificio...

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Era passata una settimana da quando Rose e Cat si erano messe in viaggio per andare a Miami. Quella settimana fu un seguirsi di giorni monotoni e faticosi. Le due ragazze mangiarono poco e non dormirono tanto, il freddo si scaraventava su di loro con tutta la sua forza e violenza e ciò impediva alle ragazze di dormire regolarmente.
- Rose! Guarda! - esclamò Cat indicando un cartello vecchio che indicava probabilmente una città o comunque un posto dove loro potevano trovare un riparo - dista solo 2 Kilometri da qui Cat, forza andiamo - Cat annuì e seguì Rose. Le ragazze camminavano a testa bassa e nonostante il vento forte, freddo e pungente loro camminavano dritte e veloci come un treno - R... Rose h..ho f... freddo - balbetto Cat, Rose si girò verso di lei e vide che la ragazza aveva le labbra di un colore bluastro e i suoi morbidi capelli biondi ormai erano letteralmente congelati - Dobbiamo proseguire Cat! Forza poggiati a me! - Cat senza farselo ripetere si appoggiò a Rose e dopo qualche minuto videro un piccolo edificio : le pareti esterne erano dei mattoni grezzi e il tetto era completamente piatto, pareva un cubo di mattoni. Le ragazze si avvicinarono e videro che lo strano edificio era circondato da macchine, macchine molto lussuose. Cat trasalì. Rose guardò Cat - Cosa succede? - ma prima che la ragazza potesse rispondere svenne.
Rose presa dall istinto di sopravvivenza prese un braccio di Cat e se lo mise intorno al collo e cercando di tenere tutto il peso della ragazza su di se. Fortunatamente Cat era molto leggera.
Quando Rose arrivò davanti all' edificio tasto il muro vicino alla massiccia porta di Ebano nero in cerca di un campanello, dopo un minuto di ricerca la ragazza decise di bussare. Bussò tre colpi, tre colpi veloci e decisi - vi prego aprite! Siamo due ragazze infreddolite! Aprite! - urlò Rose alla porta, al suo interno sentiva che proveniva una musica accattivante insieme a diversi gemiti e risatine. Un uomo grande e grosso aprì la porta - Chi sei? - disse l'uomo sputando a terra uno stuzzicadente - mi chiamo Rose e lei è Cat, stiamo cercando un riparo per la notte - l'uomo grugnì e farfugliò una parola incomprensibile facendo un cenno con la mano che fece capire a Rose che dovette aspettare. L'uomo chiuse la porta. La porta venne riaperta dopo qualche minuto da un altro uomo: era di bell aspetto, alto, muscoloso, con corti capelli rossi e dei grandi occhi verdi - sei carina...la tua amica lo è un pò meno ma può andare- disse il ragazzo - può andare per cosa? - l'uomo accennò un sorriso - se dovete stare qui dovete pagare - Rose annuì anche se non capiva in che modo dovesse pagare quell'uomo - la mia amica non è in condizione di fare nulla, farò io il doppio del lavoro, basta che ci date una stanza per riposare - l'uomo dai capelli rossi annuì e prese con forza Rose e la spinse dentro all'edificio, Rose in quel momento era sbalordita e impaurita, voleva scappare da quell posto in cui era finita ma sapeva che ormai era con le mani legate...

ATTENZIONE! il prossimo capitolo sarà più audace del solito! Quindi se avete un età inferiore ai 15/16 anni vi consiglio di non leggere quel capitolo perché conterrà parole molto più forti del solito! Comunque se siete curiosi/e e volete leggete il prossimo capitolo a vostro rischio e pericolo.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto se è così lasciate un commento o un voto! Ci vediamo al prossimo capitolo, ciaoooo♡

ROSE : un nuovo inizio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora