Capitolo 20: l'incidente

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Rose sentì che l'auto di Malcom era fuori controllo così  si svegliò di colpo.  La ragazza ebbe il tempo di buttare uno sguardo veloce alla strada desolata che vide Cat con un ghigno malefico stampato sul volto.  La macchina rotolò per qualche metro fuori strada e poi si fermò di colpo.  - Malcom- disse Rose con un filo di voce,  era terrorizzata. 
- piccola come stai?  - Malcom abbassò lo sguardo sulle gambe della ragazza e vide che una di esse stava sanguinando copiosamente.  - piccola calma,  stai ferma... ti aiuto io - disse Malcom con voce tremante.  Rose a causa del troppo sangue perso svenne.  Il ragazzo scese prontamente dall'auto,  aveva il naso che gli sanguinava ed era ricopertl di lividi e piccoli graffi,  ma ciò non gli importava.  Doveva salvare Rose. 
Malcom prese la ragazza dall' auto e vide che un grosso pezzo di vetro le si era conficcato nella gamba destra.  Rose mugolò appena e ciò sollevò Malcom.  - Rose calma,  ora chiamo un ambulanza e... e sarai in salvo -.

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Appoggiai Rose a terra delicatamente e presi il mio telefono dalla tasca dei miei Jeans.  Fortunatamente il mio cellulare aveva solo lo schermo rotto,  ma era in grado di fare chiamate.  Digitai velocemente il numero dei soccorsi e dopo una breve spiegazione localizzarono la nostra posizione.  Non seppi quanto tempo passò,  ma a me sembrò un eternità.  Quando arrivò l'ambulanza agitai le braccia in modo da farmi vedere.  Quando si fermò l'ambulanza presero velocemente Rose senza dirmi nulla e fecero cenno di salire.  Non dissi niente,  mi limitavo a guardare Rose e a stringerle la mano mentre un infermiera tentava di disinfettare le mie ferite. 
Non volevo e non potevo perdere Rose, lei in pochi giorni mi aveva cambiato.  Mi aveva cambiato in meglio.  Non avrei mai augurato a nessuno,  neanche al mio peggior nemico,  di vivere quella situazione.  Vedere la persona che ami soffrire è una tortura vera e propria.  Una lacrima mi scese dal viso,  sapevo che era un segno di debolezza,  ma in quel frangente non potevo trattenere le lacrime.  Una lacrima cadde sulla mano di Rose e lei istintivamente strinse la mia,  era viva e ringraziai dio per questo. 
Arrivammo velocemente nel piccolo ospedale di periferia.  Appena vidi la struttura pensai che quel posto non era adatto alle ferite di Rose,  ma sapevo che non poteva viaggiare ancora per molto. Quando entrammo un dottore prese velocemente la barella di Rose e la portò lontana da me.  Avevo una fottuta paura per Rose,  ma sapevo che lei era una combattente e che sarebbe rimasta viva. 

ROSE : un nuovo inizio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora