Capitolo 4: dolore...

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Fortunatamente la pistola era scarica e i due ladri tirarono un sospiro di sollievo. Rose si accasciò a terra e scoppiò a piangere < sembro una bambina > si ripeteva la ragazza ma, nonostante volesse fermare le lacrime non ci riuscì. La vista della ragazza era sfocata a causa delle lacrime. Rose allungò una mano istintivamente accanto a lei e sentì il corpo di Nicolas : era freddo e rigido come il ghiaccio. La ragazza si asciugo velocemente le lacrime e si guardò intorno : quei due stronzi erano scappati senza lasciare alcuna traccia, quindi Rose tornò a guardare il corpo esanime di Nicolas. La ragazza mise la sua testa sul petto del ragazzo, nel vano tentativo di sentire un lieve battito, ma non sentiva nulla. Nicolas era il suo migliore amico, il suo grande amore , il suo confidente, ma adesso per colpa di due delinquenti qualunque lui era morto. Rose non sapeva se stesse piangendo o meno, era in una sorta di esperienza extracorporea. Rose tentò di darsi dei pizzicotti sul braccio, voleva che quello era ub brutto sogno, voleva che i suoi genitori non fossero morti e che Nicolas non fosse morto, ma si sbagliava. Rose rimase ferma vicino al corpo di Nicolas per diversi giorni, non toccò nè acqua nè cibo e riuscì a dormire solo per brevi periodi : era distrutta dal dolore.Erano passati 5 giorni dalla morte di Nicolas e il feretro del ragazzo iniziò a decomporsi e ad emettere un odore sgradevole, quindi Rose decise di fargli una piccola tomba improvvisata proprio lì dove era morto.
Rose scavò la tomba con le sue stesse mani e con delicatezza vi ci mise il corpo insieme a una loro vecchia foto insieme e alla fisarmonica che amava suonare Nicolas nelle caldi notte d'estate. Quando ricoprì il corpo con la terra con dei piccoli sassi rivestì la tomba improvvisata e con dei rametti fece una piccola croce.
La ragazza completamente sporca di terra si mise a piangere e anche il cielo parve avere gli stessi sentimenti di Rose, infatti si mise a piovere. Mentre la ragazza era raccolta nel suo dolore sentì in lontananza una voce, precisamente un canto femminile che si stava dirigendo verso di lei.
- oh cristo! Tu chi sei? - esclamò la voce femminile che ormai era palesemente vicina a Rose. La ragazza non rispose, il suo dolore la dilaniava come un coltello rovente. - oh mio dio, ma cosa ci fa una signorina di città come te in un porcile come questo? E non limitarti a fissarmi, cazzo parla! - Rose si era voltata verso la voce e stava fissando una ragazza molto bella, dai lunghi capelli biondi e arruffati , con grandi occhi neri e una carnagione quasi mulatta. - è... Morto - riuscì solamente a dire Rose tornando a fissare la tomba di Nicolas. La strana ragazza si chinò vicino a Rose e, come se fosse la sua migliore amica, la abbracciò.

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