Sconfitta

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                      ~Not much of a
                         girlfriend~

... Mio padre! Appare alla porta del mio appartamento, vedendo Matteo per la prima volta. No, non così. Sono contenta di rivedere mio padre, di sapere che mi ama ancora e che vuole riavermi accanto a sé, ma pensavo che l'incontro sarebbe stato differente...Non me lo sarei mai aspettata... Ora mi porterà via, devo ancora scegliere Matteo o lui.

Presa dal panico mi alzo dal letto di colpo e mi dirigo verso mio padre, scansando Matteo, e sbatto la porta con violenza per chiuderla. Vedo un ultima volta il suo viso, l'espressione allibita, stanca e mesta. Piango. Perché scegliere il mio ragazzo sapendo che poi sentirò un vuoto nella mia anima senza mio padre. Non lo so, ma ho deciso di seguire il mio istinto. Da oggi scelgo io, non il mio cuore, non la mia mente. IO.

Matteo è lì impalato come un pezzo di legno con disegnata sul viso un'espressione di stupore e disgusto: " Perché?!" " Ho scelto te" " No, io ho chiamato tuo padre, gli ho spiegato tutta la faccenda e l'ho portato qua per non farti soffrire ulteriormente" detto questo si allontana e cerca di raggiungere mio papà.

Ok, va bene. Seguire me stessa. Mi vesto e apro la porta, con una piccola speranza di trovare ancora mio padre, e vado al piano terra verso l'uscita del bed and breakfast. Mi dirigo con fretta e furia verso un parchetto  alla periferia della città. È abbastanza disabitato come luogo, perfetto per andare da Leonardo e da mia mamma.

Prendo un coltellino svizzero dalla tasca e lo punto verso il mio cuore...

"ALESSANDRA!!" Mio padre..
"NON FARLO!!"

Premo il coltello, buio davanti ai miei occhi, il respiro si fa debole, la voce di mio padre riecheggia nella mia mente e, rigida, cado.


    

" Un pomeriggio d'estate "Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora