Okay?

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Giunsero nella tana, sconvolti e un po' malconci, venendo accolti da un preoccupato Splinter.
-Mayumi è stata catturata.- sussurrò Mikey, cupamente, lasciando il padre sconvolto. Non voleva crederci e si sentiva così male, lui voleva proteggerla; mentre il maestro chinò lo sguardo, afflitto
-Di cosa ti lamenti? Significa solo che dovremmo sgombrare questo posto, prima del loro arrivo.- annunciò Raph, ringhiando e serrando i pugni
-No.- disse Donnie serio, mentre Mikey si sedette, mogio sul divano, ma, sentendo quelle parole, alzò lo sguardo verso il fratello, confuso
-Come?- chiese il rosso sconvolto, come tutti, che non capivano le parole del genio
-Pensateci solo un attimo. Karai ha detto che è stata catturata da ieri, e noi siamo ancora qui, non siamo stati attaccati da Shredder. Questo significa che lei non ci ha traditi!- spiegò Donnie un po' incredulo, lasciando tutti basiti
-Ma.. aveva detto..- sussurrò Mikey, interdetto, ma anche felice per quella, innaspettata notizia.
-Avevate ragione, Sensei. Dobbiamo trovarla!- affermò Leonardo deciso, mentre Donnie, dopo un cenno di assenso si diresse in fretta verso il suo laboratorio
-Fermi tutti! Davvero volete aiutarla dopo quello che ci ha fatto?- domandò Raph, furioso ed un po' incredulo. Solo perché lei non aveva parlato, loro erano pronti a morire, per quella lì?
-Si!- affermarono tutti, mentre Splinter accennò ad un segno affermativo, col capo
-Figliolo, se lei non ha rivelato la nostra posizione significa che Shredder la sta ancora torturando, e noi abbiamo il diritto di aiutarla.- esclamò Splinter, con sguardo deciso
-Grr.. E va bene.- sbuffò, seguendoli con le braccia incrociate, innervosito, ma deciso a dare una mano.

Continuavo a divincolarmi, ignorando il dolore pulsante. Faceva così male, ma non potevo deludere me stessa in questo modo, non mi sarei mai arresa. Ero riuscita a scappare una volta, e lo avrei fatto ancora, potevo farcela. Shredder sarebbe tornato di nuovo, e sentivo, che questa volta, se non gli avessi detto niente, mi avrebbe uccisa.
Una fitta atroce mi offuscò la vista, e feci ricadere in avanti il capo, troppo stanca. Iniziai a respirare tra gli affanni, sentendo un sapore aspro e ferroso nella bocca, mentre cominciai a tossire, sputando sangue.
-Allora, mi rivelerai la posizione delle tartarughe?- domandò, irritato, entrando nella stanza. Io mi limitai ad alzare, piano, il capo, troppo stanca per parlare. Lui si innervosì, stava per infilzare nel mio petto le sue lame, ma un suono di un'allarme lo fece fermare di colpo. Adirato se ne andò, lasciandomi sola, mentre il dolore si fece più forte. La vista mi si offuscò, poi fu solo buio.

Mi svegliai, ma non avevo la forza di aprire gli occhi. Ad un tratto sentì la porta aprirsi e delle presenze, accanto a me, per un attimo temetti che fosse Shredder, tornato per darmi il colpo di grazia, ma erano in troppi, e dubitavo che l'idiota avesse lasciato fare il lavoro sporco a qualcun'altro. Non era il tipo, lui preferiva divertirsi personalmente con le proprie vittime.
-E messa proprio male.- commentò la voce, preoccupata ed, inconfondibile, di Leo, che mi lasciò stupita. Erano loro? Le quattro tartarughe erano riuscite ad entrare nella base di Shredder? E perché mai?
-Non riesco a credere che sia ancora viva.- si preannunciò il genio, mentre lo sentivo avvicinarsi, studiando le mie ferite.
-Ma si riprenderà?- domandò Mikey, preoccupato. Quella voce. Appena la sentì, il mio cuore perse un battito, ma non potei non rimanere interdetta. Impossibile che erano lì per me. Volevano davvero aiutarmi dopo quello che gli avevo fatto?
-C-cosa ci fate qui?- riuscì a domandare con difficoltà, in cerca di una possibile conferma alle mie domande.
-Per salvarti, mi pare ovvio. Ed ora muoviamoci, prima che Shredder ci scopra.- rispose la voce beffarda di Raphael
-Secondo i miei calcoli, dovrebbe tornare qui fra venti minuti esatti.- spiegò il genio, mentre lo sentivo destreggiarsi, schiacciando dei tasti su chissà quale marchingegno scientifico.
-C-come avete fatto?- domandai, cercando di prendere fiato, e facendomi forza per non addormentarmi, temendo, che se lo avessi fatto, non mi sarei più svegliata.
-Merito di Donnie! Ha fatto scattare l'allarme all'entrata, e tutti si sono precipitati lì, lasciando scoperto il resto.- spiegò, tra le risate, Mikey, mentre lo sentivo accarezzarmi, dolcemente la guancia
-Si, ma ora muoviamoci!- affermò il rosso, mentre qualcuno mi prese in braccio, ma non seppi, di preciso, chi. Sentivo i loro passi, farsi più veloci, avevano cominciato a correre; ipotizzai, verso l'uscita. Per vedere chi fosse, la tartaruga che mi teneva, provai ad aprire gli occhi, che erano come incollati, per colpa del sangue secco. Sbattei un paio di volte le palpebre, per abituare alla luce dei neon sul soffitto, e rimasi con il fiato sospeso. Mikey, era lui che mi aveva preso in braccio. Mi guardò con un immenso sorriso, e sospirai sollevata, appoggiando la testa ai suoi piastroni, chiudendo gli occhi. Sapendo di essere al sicuro, con lui.
-Non lasciarmi. Okay?- mi sussurrò, dolcemente, e mi sfuggì un sorriso, più serena, mentre mi lasciai andare tra le braccia di Morfeo. Avrei mantenuto la promessa, non lo avrei lasciato.

I'm falling apart. I need help. I need you.. please.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora