Capitolo 11

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Come ogni mattina mi alzo, faccio colazione ed esco nel balcone, guardo alla mia sinistra trovando Harry che tenta di scavalcare il muretto che ci divide. "Buongiorno" mi saluta saltando nel mio territorio.

"Va via."

"So che non lo vuoi." Alza le spalle divertito.

"Hai lasciato Taylor?"

"No."

"Allora va via." Lo spingo e lui sbuffa scherzosamente.

"Vado?" Chiede sedendosi sul muretto.

"No, aspetta." Cavolo, l'uscita a quattro di Daisy. "Premetto che è un'idea della mia amica, Daisy. Ha bisogno di me."

"E io cosa c'entro?" Chiede malizioso rimanendo seduto sul muretto.

"Sai che lei e Niall stavano insieme?"

"Niall mi ha accennato qualcosa."

"Ecco, lei vorrebbe uscire di nuovo con il tuo amico ma come amici e per evitare che poi la serata vada abbia un senso a doppio fine ha detto che devi venire anche tu ed io in modo che sia assolutamente un'uscita tra amici." Sottolineo la parola amici.

"Ah" aggrotta la fronte confuso.

"E un'altra cosa" aggiungo a disagio "lei non sa di noi che.. stavamo insieme."

"Perché non glielo hai detto?" Sembra deluso.

"Perché... no." Non c'è una spiegazione precisa, semplicemente non voglio dirlo a nessuno.

"Io a Niall l'ho detto." Afferma tranquillo.

"Tu cosa?"

"Sì, è il mio unico amico al momento."

"Okay. Ehm, quando usciamo?" Cambio discorso.

"Domani sera?"

"Lavoro." Prima che possa proporre un altro giorno aggiungo "Anche Daisy, quindi dovrà essere un giorno adatto ad entrambe. Sai, noi lavoriamo."

"E quando siete entrambe libere?" Chiede facendo dondolare i piedi ancora seduto sul muretto.

"A pranzo è meglio."

"Io e Niall non possiamo." Poi aggiunge imitandoci "sai, io e lui studiamo."

"Beh, saltate mezza giornata. L'hai detto tu che il bello del college è quello di poter fare quello che si vuole." Gli ricordo.

"Possiamo fare di pomeriggio? Sta per finire il trimestre e siamo pieni di test, è meglio non fare assenze."

"Va bene... ma non domani o dopodomani. Il ristorante ha avuto la geniale idea di fare orario continuato e quindi anche i pomeriggi. Daisy domani lavora il pomeriggio e io dopodomani."

"Oh santo cielo." Esclama esasperato.

"È una gran rottura, lo so, non dirlo a me." Rifletto un secondo e propongo "ogni lunedì cambiamo i turni, io e Daisy potremmo chiedere un giorno o una sera libera uguale insieme"

"Non potevi proporlo mezz'ora fa?" Ironizza ridendo.

"Non ci avevo pensato" mi difendo appoggiandomi al muretto. "Ti avviso che sarà difficile che ci lascino un giorno come sabato o domenica. E sarà difficile anche che ci concedano un giorno insieme."

"Perché?"

"Perché siamo amiche del capo - cameriere, Louis, e una tizia, Rae, afferma che ci siano dei favoritismi soprattutto per quanto riguarda me che sono australiana e ho più privilegi di loro. Dice che sono raccomandata e cose simili"
Inzia a ridere ma non mi arrabbio o non penso che stia ridendo a mie spese. Penso solo quanto possa essere bella la sua risata, le sue fossette e il suo viso in generale quando sorride.

Kismet • Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora