Capitolo 16

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Quando mio padre ha lasciato la presa da Harry, e Jamie da me, abbiamo spiegato a grandi linee che volevo lasciare Kaleb ma non trovavo il modo per farlo e fino a oggi non è mai successo nulla tra noi. Harry gli ha raccontato senza troppi dettagli i suoi ultimi quattro anni, sottolineando però, che era tornato ma trovandomi con Ashton ha preferito che io continuassi la mia vita. Quando abbiamo detto che siamo vicini di casa mio padre ha storto il naso e volevano che cambiassi casa ma li ho pregati purché non separassino me da Harry.
Tutti sono andati a cercare Kaleb, volevo aggiungermi ma mi hanno bloccata dicendo che per il momento sarebbe stato meglio dargli del tempo.
Il telefono era pieno di chiamate e messaggi di Clary che mi avvertivano di non fare niente di inappropriato con Harry essendoci i miei genitori nel mio appartamento.

A: Clary
Grazie per aver annunciato che fossi incinta per inibire l'attenzione da me anche se con poco successo, mi dispiace comunque, non è stato l'annuncio che meritavi. Grazie anche per avermi avvertito, ma come avrai intuito non ho guardato il telefono.

Da: Clary
Non c'è problema, i tuoi capiranno che tu ami e hai sempre amato solo Harry. Il problema è Kaleb, mi dispiace molto.

A: Clary
Non doveva andare così. Quando lo trovate ditegli che devo parlargli. Al telefono non risponde.

Da: Clary
Certamente, cura il naso di Harry.
Ps. Siate CAUTI.

Io ed Harry rimaniamo soli nel mio appartamento e ne approfitto per controllare il suo naso.
"Sto bene, non esce più il sangue." Mi assicura togliendo il fazzoletto sporco e buttandolo nella spazzatura.

Avvicino le dita e sussurro "Ti fa male?" Ma mi rispondo da sola quando si allontana di istinto trattenendo il fiato. "È gonfio, prendo del ghiaccio." Mi alzo dalla sedia e apro il freezer. "Mi dispiace che Kaleb ti abbia colpito..."

"Non devi scusarti di nulla." Si alza dalla sedia venendo verso di me. "Io mi scuso per aver rovinato le feste, a te e alla tua famiglia."

"Direi che abbiamo avuto un tempismo perfetto" ironizzo prendendo una confezione di verdure surgelate. Prende il sacchettino e lo preme contro il naso chiudendo gli occhi per trattenere il dolore. Si siede sul divano mentre io appendo le nostre giacche che erano ancora gettate per terra insieme al suo regalo. Prendo il pacchetto e lo rigiro tra le mani.

"Dove stai andando?" Non rispondo e torno con in mano il sacchettino del suo regalo. "Già, è mezzanotte." Nota guardando l'orologio.
Apro io per prima il regalo. All'interno c'è una maglietta dell' Hard Rock Caffè e una collana con incisa la parola 'Kismet', è semplice ma bella.

"Cosa significa Kismet?" Chiedo ammirandola.
"In Inghilterra in pochi lo usano, ma significa destino. Ti piace?"

"Molto, me lo agganci per favore?" Mi metto di spalle e me la mette lasciando anche una striscia di baci sulla mia schiena. "Per la maglietta invece..." sussurro lasciandomi coccolare e facendo girare tra le mie dita la medaglietta "Credo che sia arrivata ora di buttare quella vecchia, è piena di buchi."

"Ho notato l'altro giorno, l'hai proprio consumata." Sorride contro il mio collo.

"Apri il tuo regalo adesso" cambio discorso girandomi, mi siedo rilassando le gambe sopra le sue.

Apre il pacchetto e sorride. "Sei un genio." Mi avvicina a se baciandomi dolcemente sulle labbra "grazie."

"Ti amo." Mi metto a cavalcioni su di lui accarezzandogli una guancia. Forse è presto per dirlo, ma sono le parole più vere che possa dirgli. Sono poche le volte in cui esprimo apertamente i miei sentimenti, che li ammetto ad alta voce, e lui merita queste parole. Le dico convinta al cento per cento.

Kismet • Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora