A qualcuno forse non è arrivato il vecchio aggiornamento del capitolo 20 quindi riaggiornate la storia :)
Tutti ci catapultiamo sulla donna.
"Mamma ! Mamma !" Esclama Harry scuotendola. Io mi inginocchio al fianco di questa preoccupata, ma con le parole in gola non sapendo se chiamarla o scuoterla. Perché prima di svenire ha nominato mio padre? Lo conosce? E se le ricordavo mio padre? E se mio padre fosse la causa della dipendenza di Anne?
Mille domande girano nella mia testa ma le scaccio via con un 'impossibile, no.' non del tutto convinto, tornando poi a concentrarmi sulla bellissima donna che sta lentamente riprendendo conoscenza dopo parecchi minuti a terra."Harry..." sussurra questa cercando con la mano il viso del figlio, per poi accarezzarlo toccandosi la testa.
"Stai bene? Cosa hai avuto?" Chiede Harry aiutandola ad alzarsi insieme al mio aiuto.
"Credo di aver avuto un allucinazione..." spiega Anne guardando Harry e poi me. "Per fortuna non è reale." Ride infine massaggiandosi le tempie.
Harry la fa sedere sul divano e tutti si allontanano in modo che possa prendere aria, senza guardarla come se fosse un alieno. Cerco con lo sgurdo mio padre, il quale è solitario nel balcone."Ha mangiato? Può essere che ha avutoun calo di zuccheri." suggerisce mia madre.
"Non è niente, stia tranquilla." Assicura Anne sorridendo. "La presentazione iniziale non è stata dei migliori, quindi, reset." Annuncia alzandosi dal divano. "Io sono Anne, la madre biologica di Harry."
Tutti a turno si presentano, tranne mio padre il quale è ancora nel balcone, e non me ne accorgo fino a quando mia madre fa a presente "ma dov'è mio marito?" Guarda nella stanza e poi lo trova nel balcone "Vivian, chiama tuo padre." Mentre io mi dirigo verso il balcone mia madre e quella di Harry iniziano a parlare come se fossero amiche da tempo. Forse si conoscono, anche solo di vista. Poi mi balena un flashback.
***
Ero alla prima cena con i genitori di Harry, c'era anche Gemma con il fidanzato Kai. Harry mi prendeva in giro perché ero super imbarazzata e per di più mi paragonava a degli stupidi pomodori.
"Aiutami, non so di cosa parlare." Sussurrai in panico."Tranquilla." Mi ripetè, quella sera fu la ventesima volta a dirlo.
"Scusate il ritardo. Oh Kai! Come stai?" Des era appena entrato in casa e appena incrociò il mio viso mi guardò sorridente. "Vivian? Vivian Lancaster?" Chiese. Annuì spaventata iniziando a chiedermi come facesse a conoscermi visto che Harry ancora non aveva parlato di me ai suoi genitori. "Tuo padre è Carl Lancaster? Siamo colleghi. Mi parla sempre del suo pesciolino."
"Pesciolino?" Ridacchiò a bassa voce Harry.
"Durante le pause pranzo lui mi fa vedere le tue foto ed io quelle di Harry e Gem. È un piacere rivederti dopo tanti anni, l'ultima volta è stato quando tu avevi due anni."
"Ora mi ricordo di te! Ecco perché mi eri così familiare!" Si intromise la madrigna di Harry, Lauren.
"Gemma, Harry, da piccoli giocavate iniseme!" Disse la donna entusiasta. 'Quindi io giocavo con il mio fidanzato quando ero piccola, e non lo sapevo?' Pensai.
"Wow. Perché poi non siamo restati in contatto?" Chiesi."Prima eravamo vicini di casa, poi noi ci siamo trasferiti e ci siamo persi di vista. Come hai potuto notare è piuttosto lontana casa nostra dalla tua." Disse Gemma.
***
Può essere che si ricorda di mio papà perché erano vicini di casa? Ma quella reazione esagerata? E poi, come ha riconosciuto mio padre, perché non ha riconosciuto mia madre?
C'è qualcosa che non torna.
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Kismet • Harry Styles
FanfictionSono passati 4 anni dalla partenza di Harry alla ricerca della madre biologica. In questi anni Vivian si è rifatta una vita senza di lui, con un fidanzato e un lavoro il quale la porta a trasferirsi a Londra dove, per DESTINO, si ritrova con l'ex fi...