•~ Capitolo 6 ~•

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- Mamma io vado -

Non ricevetti nessuna risposta , solo una mano che si muoveva , forse mia mamma aveva applicato la sua maschera giornaliera e non poteva parlare , usci di casa .

Aprendo il cancello , notai uno strano movimento nei cespugli che circondavano la parete del perimetro della mia casa .

Forse è stato uno scoiattolo? No Nina , uno scoiattolo da queste parti non verebbe mai .

Mi convinsi che quel rumore era solo il vento , anche se in quella giornata il vento non si vedeva proprio .

Anzi , do la colpa alla mia testa , visto che stamattina non ho ripetuto niente , ed è mia abitudine ripetete .

Chiudendo il cancello, sentì lo stesso rumore , solo molto più intenso .
Proveniva dallo stesso cespuglio di prima , decisi , con tanta paura , di andare a vedere.

Sto tremando , pian piano mi avvicino , ma quando sto per spostare la foglia del cespuglio , mi squilla il telefono . Mi fece tremare ancora di più .

Presi il telefono dalla tasca della giacca della divisa ed era Luna .

- Nina sei in strada ? - chiese subito appena do il buongiorno .

Dalla sua voce sentì che era preoccupata .

- Si , sto ancora davanti a casa mia , cosa succede?-

- Mi potresti comprare un quaderno a righe ? Ho finito quello di italiano ho dimenticato di prendere uno nuovo -

- Si certo certo, non preoccuparti , Simon ti ha dato alla testa -

Chiusi subito la chiamata e appena Luna mi vedrà non so se mi "picchierà" per quello che ho detto nell'ultima frase della telefonata oppure mi ringrazierà per il quaderno .

Guardo un ' ultima volta il cespuglio e mi incammino verso la cartolibreria più vicina .

•~~~~~~~~~•

- Scusami, l' autobus è arrivato in ritardo -

Mi giro verso la voce che ho sentito un' attimo fa e noto che Gastón sta parlando con Delfina.

Non riesco a sentire cosa si dicono e quello che ho sentito prima è stato solo perché era urlato.

Delfina fa un passo di "danza" , sempre se si può chiamare danza .
Mentre Gastón non è motlo attento .

Dopo un po , sempre lei , Delfina prende la mano di Gastón e passano vicino a me , posso solo sentire lo sguardo su di me e le parole - Gastón ,andiamo a provare per la gara- .

Riesco solo ad abbassare lo sguardo .

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Ripasso ,ancora una volta , sto aspettando Luna che finisce gli "allenamenti" con Simon .

Doveva insegnarli l' equilibrio nella pista , visto che sono andati sempre per strada , ma sono arrivati a cadere insieme diverse volte .

Il mio telefono prende vita , lo prendo ed è un messaggio da un certo RollerTrack

Il tempo non ci cambia , rivela ciò che siamo . (questa frase lo presa da una canzone di Rocco Hunt )

- Nina , eccoti ,pensavo che eri nei spogliatoi-

Sobbalzi , senti delle risate , spengo il mio telelfono e mi alzo , mentre lo faccio , mi cascano tutti i libri che stavano sulle mie ginocchia .

llévame Lejos || Gastina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora