•~ Capitolo 1 ~•

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- Nina , alazati ,fra 20 minuti suona la campanella- ecco cosa mi urlò mia madre , svegliandomi del tutto .

Aprì gli occhi , e vidi la mia vista sfocata , agitai le mie mani , in cerca degli occhiali . Dopo averli toccati li presi e li misi .

Provai ad alzarmi dal letto , ma senti un presso sul ventre , guardai al di sotto di me e trovai il mio libro di Biologia . Una materia che non soddisfa nessuno , ma a me soddisfa , anzi mi affascina .

Ma la materia che mi affascina più di tutte è la Letteratura .

Anche quella , odiata dal 87 % degli studenti.

Della Letteratura mi affascina tutto , il fatto che gli autori si immergono nella realtà , dei loro tempi, per poter dire le loro emozioni e sentimenti . Mi affascina il pessimismo di Leonardi, il verismo di Verga e le maschere di Pirandello .

Particolarmente le maschere di Pirandello .

Esso dice che ognuno di noi indossa una maschera , una maschera per ogni situazione in cui ci troviamo .

Indossiamo , però , una maschera " giornaliera" cioè una maschera che viene usata nella nostra vita quotidiana .

Indossiamo una maschera per essere più forti , più deboli, per uscire dalla normalità , oppure per scappare dal nemico ed essere liberi.

L' ultima tipo di maschera mi rappresenta . Scappo dal nemico , dalla normalità e vado nel mio " mondo" .

Esso è pieno di libri , pensieri , emozioni , pieno di fogli scritti , scritti da me . Sto scrivendo un libro raccontando le mie esperienze e avventure quotidiane , il quale è
piena di  quotidianità , ma qualcosa dovrà pur succedere nella nostra vita . Qualcosa che ci farà cambiare per sempre , chiarire le nostre idee e i nostri  pensieri .

Del tipo che questa mattina è solo la seconda settimana di scuola e che per la prima volta sono in ritardo !

Con i miei pensieri sono arrivata al punto che ho appena finito di mangiare il mio cornetto del giorno e sto salutando mia madre .

- Mamma io vado - urlo appena apro la porta , sto per chiuderla quando spunta mia madre .

Non la ricordavo così giovane , con tutte le creme che mette tutti i giorni è più giovane lei che io .

Io e mia madre siamo l' opposto , alcune volte ho il pensiero che non sia veramente mia mamma , ho il pensiero che tutto questo non mi appartiene .

- Nina , stai ancora dormendo ! - mia mamma mi risveglia dai pensieri , portando vicino al mio viso , la mia borsa .

- Hai dimenticato la borsa - mi ricorda mia mamma .

- Ti accompagno io , a piedi non c'è la farai mai ad arrivare in tempo - mi disse .

Anche se non volevo , ma aveva ragione , ero in ritardo e poi non volevo discussioni , sopratutto di prima mattina e con lei .

Presi la mia borsa e mi girai andando verso il garage , mia mamma era già in macchina , aveva anche aperto la porta del mio lato .

Salì su e poi partimmo , presi il mio libro di  biologia , mentre mia mamma mi faceva le sue raccomandazioni .

- Mi raccomando la crema blu prima di dormire , rossa appena ti svegli , anzi , metila sul comodino , non accendere la luce sul comodino oppure la pelle si rovinerà - per ogni minima cosa annui , tanto per fare , le stesse raccomandazioni , che sicuramente non le avrei ascoltate e svolte .

Arriviamo a scuola , e la campanella suona proprio mentre apro la portiera .

- Ah , me ne stavo dimenticando , dì a tuo padre di giocare di meno ai videogiochi , gli rovinerà gli occhi , se va avanti così - disse mia madre , toccando la mia spalla per poterla ascoltare .

Annui , per l' ultima volta , salutai mia madre e scesi . Mi dirigevo verso la scuola con passò svelto e guardando solo dritto davanti a me , la maggior parte stava già dentro , forse seduta già nei banchi.

Questi pensiero , mi fece avanzare di molto mio passo .

Ad un certo punto andai a finire per terra , ritrovando tutto sfocato.  E bianco ?!??

- Jam , lo so che sei sbadata , ma è la sesta volta che ti capita in solo 2 settimane  - dissi , togliendo i fogli, ecco perché vedevo tutto bianco . Ma ora vedo sfocato !

- Ehm , mi dispiace non sono Jam? Si Jam - disse una voce , voce molto dolce e cristallina , sicuramente appartiene ad una ragazza , ma non lo mai sentita .

Mi aiutò ad alzarmi e  a prendere gli occhiali , li misi e vidi un corpo minuto e poco più bassa di me , occhi e capelli marroni , molto lunghi e sulle punte mosse , aveva una specie di treccia , aveva un' acconciatura strana, molto strana .

Ci guardammo per non so quanto tempo , ma finì tutto quando quando disse :

- Ehm , scusa per non essermi presentata , sono Luna -

In quel momento sorrisi , un sorriso su di me era molto raro .

llévame Lejos || Gastina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora