•~ Capitolo 13 ~•

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- Qualche anno fa mi hai detto che per te non era giusto che tuo padre avesse una donna affianco a lui -

Stavo quasi sputando l'acqua che stavo bevendo.

- Perché questa domanda papà?-

Mi pulì con il fazzoletto le poche gocce che stavano attraversando il mio collo.

- Ecco, cosa ne pensi ora, visto che sei cresciuta-

Mio padre aveva uno sguardo imbarazzato , molto strano, non stava fermo sulla sedia , potevo sentire le sue gambe andare di qua e di .

- Penso che sei ancora giovane per averla una, anche perché hai bisogno di una compagnia per svagarti un po e per non stare dietro ai videogiochi -

Sento che lascia un respiro , forse ora è più tranquillo.

- poi dipende da che tipo è questa-

Partì un singhiozzo , io balzai dalla sedia .

Lo sguardo di mio padre era tutto su di me e vedevo che era dispiaciuto dello spavento che mi ha fatto provare.

Presi un' altro sorso di acqua, così come fecce mio padre che provò a far andare via il singhiozzo.

Rimanemo così per un po, non so per quanto ma mi "risvegliai" quando mio padre disse

- io ho trovato una compagna-

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- non ti ha detto più niente?-

Stavo al Jam&Roller , sugli spalti insieme con Gastón .

Nel mentre che aspettava Delfina ci siamo messi a parlare e gli ho confessato questa cosa che è successa ieri sera, durante la cena .

- ha due gemelli , col suo precedente marito , una femmina e un maschio , sono più grandi di me e vanno nella mia stessa scuola -

Alzo le spalle, Gastón non ha il tempo di rispondere che viene trascinato da Delfina.

Non voglio andare di là , nella sala, dove ci sarà più caos , figuriamoci domani, quando c'è la prima prova della gara di pattinaggio.

Quindi, resto sugli spalti e leggo un libro .

Non faccio caso alle ore che passano, prima che Simon si mettesse davanti a me e mi chiamasse.

Alzo lo sguardo , posso notare che è tutto sudato e si sta asciugando con una tela.

- Mi hai fatto sudare solo a chiamarti-

Sorrido, negli ultimi giorni io e Simon abbiamo legato molto, non pensavo che avrei fatto amicizia con uno come Simon.

Siamo opposti , ma non troppo.

Mino con le labbra un - scusa- per poi ridere , così come Simon.

- Vi voglio offrire un frullato- disse per poi mettere la tela nello zaino e metterlo sulle spalle.

- Hai detto vi?-

Simon mi diede la mano e nel mentre che io la prendevo mi ritrovai già alzata.

Misi i libri nella borsa e lasciai il tablet fuori , per poi metterlo in petto e stringerlo .

- Tu , Luna e io -

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Sto saltellando da 40 minuti per casa poiché i Gastina si sono baciati e tipo mia madre mi guarda male

llévame Lejos || Gastina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora