Capitolo 9

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Fortunatamente mia mamma ieri sera non si è arrabbiata, ma mi ha detto che quella sarebbe stata la prima e l'ultima volta sennò non sarei più uscita durante i giorni di scuola.

A scuola mi ha portata Cameron anche sta mattina. Era diverso. Sembrava simpatico e aperto. A mensa, quando sono arrivata con Travis e il suo gruppetto mi ha chiesto se volessi andare con lui. Non sapevo cosa fare, così gli ho detto che oggi sarei stata con Lydia e gli altri e domani con lui. All'inizio sembra essersela presa, poi ha lasciato stare ed è andato dal suo gruppetto.
La mattinata è passata tranquillamente. È bello essere 'anonima', non come quando ero in Inghilterra che ero sempre sulla bocca di tutti. A volte, grazie a quell'odioso giornalino, raccontavano cose false; mi hanno detto di tutto e di più dietro, ma solo chi sa veramente come sono fatta, sa che ciò che scrivevano erano tutte cazzate.
Non rimpiango di essermi trasferita, almeno non da quel lato. Mi sarebbe piaciuto entrare in una squadra di nuoto, ma penso che entrerò nella squadra di ginnastica ritmica con Lydia.
Lydia... Lydia è una ragazza semplice; stronza,quando c'è bisogno; coraggiosa e 'cazzuta'.
Abbiamo legato tanto, avendo molte lezioni in comune.
Il telefono squilla e mi riporta con la testa sulla terra.
Lo prendo e rispondo.
È Lydia.
"Ciao" dico rispondendo
"Beth usciamo? Ho bisogno di fare shopping e mi serve un parere femminile."
"Devo chiedere a mia mamma" non so se mi fa uscire, ma tentar non nuoce.
"Se ti dice di no, ti vengo a prendere lo stesso a casa. Tanto so dove abiti"

Cosa??

"Come fai a sapere dove abito?" Chiedo.
"Tutti sanno dove abita Cameron Dallas, tesoro" dice tagliando corto.
Non mi convince..
"Ci sentiamo più tardi" dice concludendo la chiamata, senza darmi il tempo di rispondere.

"sono arrivataa" urlo varcando la soglia di casa.

"Beth,ti prego,sto leggendo. Non ti ci mettere pure tu" dice Harry tirandosi leggermente i capelli. Sembra frustrato.

"I ragazzi non ti mollano un secondo?" chiedo sedendomi sul divano vicino a lui.

"Peggio, sembrano dei bambini dell'asilo. 'Harry, Niall mi ha mangiato la merendina' dice imitando la voce di Louis. ' Harry, Liam mi fa i dispetti' " dice scimiottando Niall.

Scoppio a ridere e mi butto sopra di lui.

Mi mancheranno questi momenti.

Harry inizia a farmi il solletico, e io lo patisco. Tanto.

"Niall!! Aiutooo!" Urlo.

Niall mi ha sempre aiutata quando Harry mi faceva il solletico. Diceva che nessuno poteva toccare la sua piccola Beth.

Sento qualcuno buttarsi sopra di noi.

"Niall non respiro" dico ridendo ancora più forte.

"Abbraccio di gruppo" dice Louis unendosi a noi.

"Hey, anche io!" Dice Liam.

Questi sono i momenti che mi mancheranno di più. Questi ragazzi, con cui ero sempre insieme; che trattavano me e Cath come due principesse; che ormai per me sono dei fratelli; non saranno più con me.

"Vi voglio bene" dico.
"Anche noi" dice Louis.
"Mi mancherete" dico tirando su con il naso.

Mi mancherà discutere con Harry sui ragazzi che posso o non posso frequentare.
Mi mancherà litigare con Niall perché mi ha preso il cibo dal piatto.
Mi mancherà fregare le maglie a Louis.
Mi mancheranno le coccole di Liam.

***

"Secondo te mi starà bene questo?" Chiede Lydia indicando un vestito a righe blu e bianco in vetrina.
"Tremendo" dico ridacchiando.
"Comunque, mi stai dicendo che quando se ne andranno sentirai la loro mancanza?" Chiede proseguendo a camminare per le strade di Manhattam.
"Be, è ovvio. Sono stati una presenza costante per me" dico parlando dei ragazzi.
"Harry ha una cotta per te" dice ad un tratto.
"Non è vero, siamo soltanto tanto legati"
"Secondo me ha una cotta per te" continua.

Che ragazza testarda!

"Adoro questo negozio" dice prendendomi per mano e trascinandomi dentro.

Lydia avrà comprato tutto il negozio, si è comprata tanta di quella roba che ho dovuto portarle due borse pure io .
"Se vuoi ti presterò qualcosa, non hai comprato niente." Continua.

"Ho comprato due pantaloncini, una tutina e delle magliette. Cosa volevi che comprassi? "

"Be' qualcosa in più sicuramente. Comunque mia mamma mi ha detto che..."

L'ho già detto che Lydia parla troppo?

"Capito?" Chiede.

"Sì sì" dico tagliando il discorso,non avendo capito niente.

"Travis!" Dice Lydia ad un tratto.

Cosa c'entra lui oraa.

"Stavamo giusto parlando di te" dice posizionandosi davanti a lui.

Ah, ciao Travis.

Aspetta cosa ha detto Lydia?

"Sul serio?" Diciamo contemporaneamente io e Travis.

Ci guardiamo per un secondo poi sbuffo.

"Venite da me? Ho casa libera" dice squadra nomi da capo a piedi.

"No" dico immediatamente.
"Si" dice la ragazza vicino a me.

Ovviamente nessuno dei due mi ha dato ascolto e ora siamo nella camera di Travis. Cioè sono nella camera di Travis.
Lydia è andata in salotto per parlare al telefono, Travis invece è andato in cucina a preparare degli snack.

La camera è abbastanza grande. Ha un letto matrimoniale in mezzo alla stanza, una libreria, una scrivania e un divanetto.
Le pareti sono azzurre con i bordi decorati di una tonalità di azzurro poi scuro.

Mi avvicinò alla scrivania e noto una fotografia che sporge dai libri di scuola. Sposto i libri e la prendo in mano. C'è Travis, presumo i suoi genitori e un bambino che avrà due o tre anni in più di Travis.
Travis avrà avuto 4 anni.

"Cosa fai?" Chiede la sua voce.
Mi giro e lo trovo appoggiato alla libreria.
"Ho trovato questa fotografia. Sembravi un bimbo tranquillo, invece ora" dico ridacchiando.
Ma lui non ride, ha uno sguardo serio. La mascella contratta, le labbra che formano una linea e gli occhi più intensi.
"Oh..be..non avrei dovuto, scu-"
"Già non avresti dovuto" dice interrompendomi.

Volevo chiedergli del ragazzo nella foto, dato che mi aveva detto di essere figlio unico.

Mi strappa la foto dalle mani e la nasconde di nuovo sotto i libri.

Non gli chiederò oggi di quel bambino e di quel suo comportamento, ma un giorno a venite dovrò farlo. Sono troppo curiosa, lo sono sempre stata.

Everything can Change ||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora