Evento sorpresa

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Ok,il fatto che per otto anni non abbia parlato di Percy non deve farvi perdere le speranze né tantomeno le ha fatte perdere a me!

Dopo la faccenda giù nel Tartaro papà ha imbrogliato Zeus dicendo che ero una figlia delle ninfe e ho continuato a crescere sull' Empire solo che, per stare anche con la mamma, quando Percy andava al Campo Mezzosangue che per chi non lo sapesse é l'unico luogo dove quelli come noi sono al sicuro anche se non è sempre così andavo a Manhattan da lei fino a quando Percy non tornava a casa.A undici anni ripresi con la cantilena di mio fratello per la serie-Percy Jackson "missione ricongiungimento" e ciò continuò per altri due anni quando finalmente papà si decise a organizzare un altro incontro e mi promise che sta volta sarebbe andato tutto bene.Poseidone si impegnò davvero molto , una volta mentre origliavo i discorsi nella sala del trono sentii Zeus, Atena, Ermes e papà che discutevano schierandosi per giungere alla conclusuone di fare o non far ricongiungere me e Percy,la discussione iniziò a farsi piuttosto accesa, io non ce la feci più, entrai e intervenni facendo un bel discorso per colpire tutte le parti che avrebbero fatto comodo agli dei in quella situazione, con Atena non fu difficile, mi ha sempre amata perché sostiene mio padre non sia degno di me e che sia come Ulisse intelligente, astuta e forte e credetemi alla dea della sagezza e della guerra piacciono queste virtù, con Ermes che gia aveva aiutato Percy in precedenza fu altrettanto facile ma il complicato venne con Zeus, dovetti ricorrere a tutte le mie risorse:l'amicizia con alcuni suoi figli,la maggioranza degli dei a favore...in tutto questo Zeus non aveva fatto caso alla faccenda del Tartaro e al fatto che io ero ancora viva, meglio così e alla fine riuscimmo a concordare il mio ricongiungimento con mio fratello.

Il grande giorno era arrivato e mancava poco al mio incontro con Percy, mi frullavano in testa tantissime idee, non sapevo come spiegargli che ero sua sorella, e se l'avesse presa male, e se non avesse voluto vedermi? In ogni caso pensai che l'unico modo per scoprirlo era andare da lui, mi tremavano le gambe solo al pensiero, non sopportavo l'attesa, ero frenetica fino a quando poi arrivò il momento.

Ero all'entrata dell'Empire, aspettavo Percy, intanto pensavo che lui aveva ormai 20 anni, probabilmente aveva una ragazza e...oh quante cose avevamo da dirci!

Stava arrivando, lo riconobbi subito, era cambiato molto dal nostro incontro nel Tartaro ma lo identificai perché i suoi occhi e il suo sorriso erano caldi e luminosi come quelli di papà allora gli andai incontro e dissi:-Percy Jackson, vero?-Lui annuì e disse:-Papà mi ha detto che una mezzosangue molto speciale voleva vedermi, mi ha fatto ricordare un avvenimento nel Tartaro e ha detto che le dovevo la vita, quindi sei tu che mi hai salvato?-

Io credo di essere arrossita ma dissi:-Si sono io ma...dovrei dirti un po'di cose, è un casino spero che tu capisca in ogni caso sono Selen-Lui allora mi disse che era figlio di Poseidone e mi chiese chi fosse il mio genitore divino e io lo accompagnai in ascensore dicendo che era complicato.

Eravamo in ascensore e lui iniziò a farmi domande chiedendomi perché era complicato...io allora mi feci coraggio, tirai un respiro profondo e dissi:-Percy è complicato spiegarlo, ti prego non interrompermi, e ti prego non andare via, non lo sopporterei, sono Selen Jackson, figlia di Poseidone e Sally Jackson, sono tua sorella, nel Tartaro volevo dirtelo ma dopo ciò che è successo io papà e la mamma abbiamo deciso di nascondertelo, per proteggerti, io volevo solo il tuo bene, ti prego non andare, non voglio separarmi di nuovo da te, fratello.-

Lui mi fissava con occhi spalancati, come se stesse pensando a come reagire, fece prima un passo indietro e poi...mi abbraccio'forte dicendomi:-Ti voglio bene sorellina- Non mi aspettavo una reazione del genere ma poi mi spiegó che infondo lo aveva sempre saputo... Lo sentiva quando ero in difficoltà e io fui felice di avere da sempre un collegamento con lui.
Andammo all'Olimpo e parlammo a lungo,gli dissi la mia età e gli raccontai la mia vita e lui mi raccontò le sue avventure.Dopo un po'mi venne in mente che avevo anche io qualcosa di molto importante da raccontare:Talia Grace, figlia di Zeus.

Avevo quattro anni ed ero destinata al campo mezzosangue, ero con una figlia di Atena, Annabeth Chase, un figlio di Ermes, Luke Castellan, un satiro, Grover Underwood e Talia.

Eravamo inseguiti da ciclopi e altri mostri e all'entrata del campo la coraggiosa figlia di Zeus intimo'a tutti noi di proseguire, solo io rimasi con lei ma ad un tratto disse:-Se morirò non ti perdonero' mai di non esserti salvata, allora mi rifugiai nel bosco.

Al mio ritorno non c'era nessuno solamente un corpo, il piccolo corpo senza vita di Talia sotto la pioggia, piansi e pregai gli dei e alla fine suo padre la trasformò in un pino, ogni giorno la storia di Talia mi infonde coraggio a me come a molti altri e ogni volta la ricordo come la coraggiosa bambina che si è sacrificata per amore.

Percy rimase a bocca aperta, mi raccontò tutto, Annabeth era la sua ragazza, Grover il suo custode, Talia era viva ed era una cacciatrice di Artemide e ... Luke, lui aveva cercato di uccidere i suoi amici ma poi si é fatto uccidere per loro ed é stato narrato da tutti come il grande eroe, prediletto figlio di Ermes, per fortuna che con loro avevano il Vello d'Oro e che ora Luke é ancora vivo! Non lo sapevate vero!?! Si è così, a Percy confessai anche di avere da sempre una cotta per Luke ma di non averlo mai detto a nessuno per Talia ma ora era una cacciatrice emm...lasciamo stare!Tornando a noi, passai due giorni con Percy all'Empire, vedemmo Poseidone le ninfe e festeggiammo, ci divertimmo davvero molto! Per i due giorni seguenti andammo insieme a trovare la mamma la quale pianse all'idea di vedere finalmente insieme i suoi "due piccoli eroi" ero al settimo cielo, potevo riabbracciare mio fratello.

Selen Jakson-la spada perdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora