Io e Nico eravamo ancora affettuosamente abbracciati quando Hazel si avvicinò a me e mi toccò il viso come per capire se mi trovassi davvero lí
-tu...con Nico....-
Immediatamente io e il figlio di Ade ci guardammo imbarazzati, sciogliemmo l'abbraccio e cercammo di non arrossire troppo
-no...cioé....noi...hazel...-
-Oh scusatee sono stata un po' invadente, ne parleremo dopo! Ora Selen devo farti vedere ai ragazzi!!! Quanto a te-si rivolse a Nico con fare malizioso-ne parliamo dopo- disse ridacchiando.
Mi trascinò verso la casa di Poseidone e Nico mi seguí, entrò prima lei.
-hei ragazzi! Indovinate chi ho trovato in camera di Nico!-
Tutti si guardarono
-ah e bravo Nico...-risero tutti
-no no non pensate male é una cosa seria!-precisò Hazel
Io entrai e tutti i nuovi arrivati sgranarono gli occhi
-tu?...-
-Giove non ti aveva uccisa?cioè, Zeus....-
Abbracciai Jason e Frank, quanto tempo era passato! Mi presentarono l'altra ragazza, Piper Mclean, figlia di Afrodite. Mi trovai subito bene con lei, aveva un carattere molto simile al mio, non era la solita e svampita figlia di Afrodite!
Parlammo per un po' e alla fine Jason esordì-abbiamo saputo che c'è stato un attacco al campo, cosa é successo?-
-bhe chimere, niente di che, ce la siamo cavata bene-disse Percy
-come no, benissimo!-ironizzò Nico
-bhe diciamo che ci sono stati dei feriti, avevamo sottovalutato la potenza di quei mostri ed eravamo un po' fuori allenamento ma per fortuna ora stiamo tutti bene e abbiamo imparato a non sminuire mai la forza dei nemici-precisai
Continuammo a chiacchierare e riflettere sul perché quei mostri avessero attaccato ma poi decidemmo che er normale, il campo brulicava di sangue divino!
-e al campo Giove come va?-
-bhe noi abbiamo ricevuto un attacco ieri, da un leone-
- ma voi intendete QUEL leone? Il leone nemeo?-
-si, ma lo abbiamo sconfitto.-
-bhe si é riformato in fretta!-esclamò mio fratello
-le porte della morte sono apposto, Gea non si sta risvegliando- rise Nico.
Dopo un po' tutti si recarono alle proprie case, mentre i romani furono accolti nei dormitori dei propri genitori in versione greca. Percy ovviamente mi chiese cosa fosse successo con Nico e gli raccontai tutto
-eravate sul punto di baciarvi ed Hazel ha interrotto? Da non credere Selen, poi per tutta la serata non ne avete più parlato? Cioè,mi stai dicendo che a breve potrei imparentarmi con Nico? Lo ripeto, da non credere!-
-bhe abbiamo rimandato, credo...-detto questo mi infilai completamente sotto le coperte nonostante il caldo. Mio fratello voleva tirarmi su il morale, allora iniziò a tirare i vestiti a caso per la stanza, a saltare sul letto e fare altre stupidagini del genere, ridemmo di gusto e poi stanchi, ci mettemmo a dormire.
Non riuscivo a prendere sonno.
Continuavo a pensare a Nico Di Angelo e a quello che era successo o... Che stava per succedere. Ad un tratto vidi una figura scura nel buio avvicinarsi al pavimento dove ancora giacevano i pantaloni di Percy, si fermò lì, li annusó per un po e poi uscì dalla casa. Avevo voglia di sfoderare Tempesta e vedere cos'era quella strana sagoma scura che tanto somigliava ad una Chimera, iniziai a pensare a quella che era scappata verso la foresta, li dove non c'è la barriera, continuai a rimuginare ma mi accorsi che ci avevo pensato troppo e ormai era tardi, la creatura era uscita dalla stanza. Decisi che era stata solo la mia immaginazione, che era causata dall'ansia del combattimento. Che motivo avrebbe avuto una bestia per annusare dei pantaloni e andarsene, quasi senza fare rumore e non attaccando chi si trovava in quella stanza.... Stavo solo sognando, mi dissi.
La notte passò in fretta e non sognai più. Andammo a fare colazione e lì trovammo tutti i nostri amici, compresi Apollo e Meg che erano tornati dal loro giro di perlustrazione dalla foresta. Fui tentata di chiedere loro se avessero visto un mostro insolito aggirarsi da quelle parti, magari una chimera silenziosa! Ma poi mi dissi che non era il caso, dovevo imparare a farmi meno problemi, almeno non più di quanti ne avessi già!
Salutai Nico con un timido cenno e lui fece lo stesso, mi rivolse uno sguardo dolce e mimó con le labbra "ne parliamo dopo" , io annuii e tutti insieme facemmo colazione. Decidemmo poi di allenarci un po' e allora io sfidai Percy a battermi, lui annuí convinto ma poi accadde impensabile.
Mio fratello fece per prendere Vortice dalla tasca, ma non c'era. Perlustrammo tutta la nostra casa e i posti in cui Percy l'aveva vista l'ultima volta. Nessuna traccia. La potente arma di Percy Jackson era sparita.
STAI LEGGENDO
Selen Jakson-la spada perduta
AcakPercy Jackson non é l'unico erede mezzosangue di Poseidone ancora in vita, infatti la protagonista di questo libro è proprio sua sorella, Selen Jackson che ritroverà l'amore di Percy e intraprenderà una nuova avventura con il fratello e gli amici al...