Ritrovi inaspettati

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Dovete sapere che io ero stata addestrata sull'olimpo e quindi avevo già una formazione da combattimento molto approfondita. Tutti pensavano che fossi la figlia di qualche ninfa e mi ero guadagnata la simpatia di molti dei, specialmente Apollo, Artemide e Atena.... Devo dire che gli dei non sono tanto male o almeno non orribilmente egoisti come vengono descritti. L'unico difetto che li accomuna è la vanità, naturale, sono dei! Poi ognuno di loro ha pregi e difetti a se come ognuno ha il suo potere. Quando hanno scoperto che ero figlia di Poseidone sono stati ancora più felici perché ovviamente pensavano al rapporto instaurato tra di noi e al fatto che anni dopo avrebbero potuto affibiarmi diverse imprese per loro conto, cosa che poi hanno fatto. Perfino Atena non si è smentita per quanto riguarda il nostro rapporto. La cosa che però non mi spiegavo ancora era il fatto che non morivo guardandoli nella loro vera forma, strano...

Tornando a noi.
Nonostante tutti quegli anni di addestramento non mi dispiacque affatto quando Chirone mi invitó a passare lì tutto il tempo che volevo... Avrei passato giornate intere con i miei amici, che gioia!
Rispolverai un po' il mio anello, Tempesta ,che poteva trasformarsi sia in un arco, sia in una spada di bronzo celeste, a seconda dell'arma di cui avevo più bisogno. Mi allenai un po' con Percy e devo dire che ci sapeva fare davvero, era anche più bravo di Luke! Talia era diventata davvero brava con l'arco e Annabeth era sempre impeccabile. Grover si limitava a belare ed esortarci da lontano, seduto ad una ventina di metri da noi mentre ruminava una lattina.

Chirone fu molto colpito da come combattevo e ne fui felice. Gli raccontai di quando Crono aveva fatto irruzione sull'olimpo durante la grande battaglia contro i titani, dove avevo combattuto al fianco di Ares, Apollo e Atena per fermare l'avanzata nemica, o nella guerra contro Gea quando avevo combattuto passando inosservata con gli altri semidei, tutto questo senza farmi notare per la sicurezza di Percy. Il centauro allora disse che sarebbe stato molto felice di avermi lì al campo insieme agli altri e proprio quando si allontanó corsero verso di noi sei ragazzi, con volti che non mi erano del tutto nuovi.

Quello biondo lo riconobbi subito, doveva essere Lee fletcher, figlio di Apollo. Mi si avvicinó subito e mi guardó sbalordito. -Dei dell'olimpo! Sei viva!- disse.
-Si Lee, mi sei mancato- lui mi guardó disorientato e rise -Sel non sono Lee, purtroppo Lee fletcher è morto diversi anni fa... Davvero non mi riconosci? Sono io! Will!-
-Will Solace?- lui annuì.
Lo abbracciai, quanto era cambiato! Non era più l'esile ragazzino timido e riservato che si arrabbiava anche per una sciocchezza, era sorridente, gli occhi più azzurri, i capelli più corti, era più massiccio probabilmente grazie agli allenamenti... Proprio mentre riflettevo sul cambiamento di Will ecco arrivare la figlia di Ares. -a quanto pare c'è un'altra novellina! Ciao Jackson!- sorrise e mi abbracció - quindi davvero siete fratelli voi due? Ti avviso, Percy è una schiappa! lo batto sempre!!-
- ah ah ,divertente Clarisse- disse Percy e ridemmo.
Poi arrivó Leo.
-sei ancora vivo/a- dicemmo entrambi all'unisono, ci stavamo divertendo tantissimo!

Poi lo vidi. Era lui. Non poteva esserne uscito. Eppure era lì e... Sorrideva!
-Nico?-
-A quanto pare si!-
-Come hai fatto ad uscire dal casinó? E Bianca?- al pronunciare il nome della ragazza il ragazzo si incupì per un attimo e io capii...
- mi dispiace -
- è tutto ok -
Ci abbracciammo forte. Rimanemmo così per un pó credo.
Conobbi Nico Di Angelo al casinó Lotus. Eravamo gli unici tre insieme a Bianca ad essere amici inseparabili in quel caisnó, avevo solo 10 anni e ci stetti un paio di giorni nei quali non mangiai i fiori perché sapevo tutto. Andai lì perché avevo sentito la voce di Ade che mi guidava. Mi disse che dovevo andare a recuperare i suoi figli ma non ci riuscii, degli uomini armati me lo impedirono. Scappai. Passarono molti anni prima che il senso di colpa svanisse. Non riuscivo a credere che lo stavo abbracciando di nuovo... Devo ammettere che si era fatto carino... davvero carino... Lasciando stare queste considerazioni personali... Vidi gli altri due ragazzi una che non poteva avere più di 13 anni e che aveva una faccia conosciuta alla quale peró non feci molto caso, ero concentrata sul' altro che.... Dei dell'Olimpo non poteva essere lui, cosa ci faceva lì il potente Apollo?

Selen Jakson-la spada perdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora