~• chills •~

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'Drinnn'

Ormai la sapete già la storia no? La solita parolaccia. Chi ha inventato sveglia può tranquillamente suicidarsi.

Come il solito la stessa felpa, dell' Adidas, skinny neri strappati e superstar.
Sta volta la linea di eyeliner la calco di più, forse perché mi sento più forte oggi.

Prendo il mio zaino, ormai torturato dal tempo e dal bianchetto. Lo guardo e ricordi affiorano alla mente.

***

- Rachele prendi lo zaino!! - urlò Luca, lanciando lo zainetto che chiedeva pietà, alla ragazza.
- no no no no no!! È nuovoo!! - ribattei io. - ecco la! ora ti ricorderai di noi. Sempre. - disse Rachele dopo aver scritto a caso le iniziali 'LR' Luca e Rachele.

***

Ricordo. Le scritte ci sono ancora. Sorrido al pensiero. Poi vabeh.. zampette, strappetti che Rachele faceva nel tempo libero. Poi firme. Tante firme.

Ma una scritta in rosso attirò la mia attenzione: 'ti amo' scritta da Luca. Non me ne ero mai accorta. E se fosse vera? No.. Non da Luca. Ma sorrido. Mi manca.

Faccio colazione con Nutella, come il solito, come tutte le mattine. Ma questa mattina sono tanto stanca..

Mi avvio alla scuola. Tra i miei pensieri. Una mano mi afferra la spalla. - Ostuni - dico scocciata.
- si piccola, che c'è che non va? -

È strano, questa mattina, non è lui.. Non è lo stronzo come il solito.

- niente. E se ci fosse qualcosa non te la direi a te - ribatto. - c'è qualcosa, lo leggo nei tuoi occhi. -
- basta Lorenzo -
- chiamami Ostuni. Solo le persone a cui tengo possono chiamarmi Lorenzo... -

È una pugnalata allo stomaco. Non pensavo mi rispondesse così.

Poi però il ragazzo continua con il discorso. - e se vuoi chiamarmi Lorenzo, fidati di me... Ti porterò in un posto speciale per me e lì mi dirai cosa non va -

Vuole proprio capire cosa c'è che non va. Non pensavo che uno come lui potesse interessarsi ai sentimenti delle persone. A quanto pare mi sbagliavo.

- mi fido - rispondo, non so nemmeno io il perché. Non capisco, scommetto che sono davvero i suoi occhi a stregarmi e farmi fare quello che vuole lui.

Mi prende per la mano. Mi porta lontano, lontanissimo dalla strada per la scuola. Ma non dice parola. Mi trascina e sicuro mi guida in quel posto. È convinto mi piaccia lì.

Forse pensa giusto. Forse mi capisce davvero. Ma che dico, è da due giorni che ci incontriamo. Solo Luca sa capirmi.

Poi mi molla la mano. E chiede di seguirlo. È un prato. Le mie compagne avrebbero detto 'ommioddio che tumblr!!' Come delle oche.

Ma io penso a lui, alla magnificenza di quel campo di cereali, abbandonato.

Mi prende per mano e mi porta sotto un' albero gigantesco, con un' altalena legata ad un ramo.

- divertiti, ma prima devi dirmi cosa hai. - mi ordina. Era tornato stronzo.

Ma non ci faccio caso.
- vedi, questa mattina ho guardato questo zaino. - guarda lo zainetto per poi interrompermi - capisco -
Dice.
Poi cambia sguardo. I suoi occhi sono puntati sulla scritta rossa. All' improvviso dice - no, non puoi stare qui! Qui con me!! È troppo speciale per me, vattene vattene!! Sei come tutte le altre. Una troia! - all' ultima parola sbarro gli occhi e ribatto - non puoi chiamarmi così!! Non mi conosci!! -
- so tutto di te Evangeline, tranne chi avevi lì con te. La settimana scorsa. Quindi hai un ragazzo? -

Sea inside him - Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora