Quarta lettera.

17 5 2
                                        

2 Luglio. Ore 7:00 P.M. Scottsdale- Arizona.
Ro del futuro,
Oggi è arrivato Lewis. Prima del suo arrivo qui a casa era tutto un gran caos, chi spazzava, chi lavava, chi preparava la camera, chi faceva la spesa. Insomma, erano tutti tesissimi. Io non ne trovo il senso, cioè, è un nostro parente e quindi perché tutto questo gran fra busto per un parente che viene a stare da noi? Non lo so. Comunque, dopo tutti i preparativi è arrivato finalmente 'sto Lewis. Quando è entrato ho sentito una strana sensazione. Tipo un dolore strano nel petto che non faceva male ma mi sentivo vuota. Mi faceva tenerezza. Con una valigia in mano, uno zaino sulle spalle e il cellulare collegato a un paio di cuffiette nell'altra mano, è entrato con lo sguardo basso. Sembrava triste, anzi, ma che dico, era triste. Ovviamente, che discorsi faccio? I genitori hanno divorziato, il padre è scappato di casa, la mamma non ha più la custodia dei figli, si è dovuto separare dalle sue sorelline, non dovrebbe essere triste? Come eri stupida a quindici anni cara Ro del futuro. Comunque, stavo dicendo, era triste e oggi non ha parlato per tutto il giorno. Quando è arrivata mamma mi ha chiesto di accompagnarlo in camera e aiutarlo a disfare la valigia. La sua camera è nel lato opposto del corridoio, davanti la mia. Mamma mi ha raccomandato di aiutarlo ogni volta che ne avrà bisogno. A me fa piacere e poi, come ti ho giá detto, ho voglia di conoscerlo. Non so perchè, ma mi incuriosisce. Appena entrati nella sua stanza gli ho mostrato tutti i mobili e le cose che c'erano da sapere. Gli ho detto "per qualsiasi cosa puoi chiedere a me, mamma mi ha incaricato di aiutarti per ogni problema" e lui ha risposto con un sorriso dolce. Devo dire che è proprio bello mio cugino quando sorride. Mi ha fatto piacere farlo sorridere, perché fino a quel momento aveva sempre lo sguardo basso e gli occhi spenti.
Dopo avergli mostrato la stanza, parla finalmente e dice "mi piacerebbe vedere meglio il resto della casa e sapere qualcosa di più sulle vostre abitudini e regole.. Non che io sia uno che le rispetti, sia chiaro, ma voi mi state aiutando e ho deciso di comportarmi bene. " Non rispetta le regole? Bene. Ovviamente io ho esaudito il suo desiderio e alla fine del giro turistico ho mostrato la mia stanza. Non so perchè ma, quando ci è entrato, gli si sono illuminati quei suoi occhi chiari e ha lasciato scappare un altro sorriso, come se quel luogo gli piacesse. Ma sai qual'è il bello, cara Ro futura? Il bello è che io mi aspettavo tutta un'altra reazione. Sai, la mia camera è piena di libri e fogli di carta dove scrivo, non è esattamente la stanza tipo di una adolescente, tappezzata di poster di cantanti famosi e musica sempre accesa. Ma nonostante ciò, a lui piaceva.
A cena non ha parlato, nonostante mamma carcasse di coinvolgerlo il più possibile nei discorsi. Finito di mangiare, mamma ha iniziato a sparecchiare, papà ha acceso la TV per vedere la partita con Joe, Stephanie è andata a giocare, io a scriverti lettere e Lewis si è chiuso in camera. Vorrei troppo sapere cosa sta facendo. Sai, durante la cena, non faceva altro che guardarmi di continuo (infatti Joe ci osservava un po' storto, ma noi ignoravamo). Forse ero sporca sul viso? Non lo so. So solo che non faceva altro che guardarmi. E io voglio troppo sapere il motivo.
Devo andare, ho sentito la porta della sua camera aprirsi. Ti terrò aggiornata al riguardo.
Fine quarta lettera di Roxanne.

When the sun setsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora